Naso, gola e orecchie: ecco come proteggerli

OTORINOLARINGOIATRIA. La primavera è una stagione«pericolosa»: allergie e raffreddori si possono complicare.

L’inverno è alle spalle ma raffreddore, mal di gola e otite sono i malanni tipici di questa stagione. Il meteo instabile della primavera con alternanza di giornate calde e soleggiate a giorni freddi e ventosi e gli sbalzi di temperature tra ambienti interni ed esterni sono infatti causa di disagi e malesseri e i virus del raffreddore e delle sindromi da raffreddamento approfittano dell’instabilità climatica per attaccare le vie aeree causando infiammazione, secrezione mucosa, congestione nasale e starnuti, mal di gola, dolore agli orecchi e febbre.

Polveri e agenti inquinanti

Quest’anno, inoltre, la carenza di precipitazioni, con il conseguente incremento delle polveri e degli agenti inquinanti, non ha aiutato a proteggersi al meglio come conferma il dottor Michele Bovarini, otorinolaringoiatra operativo presso il Centro Medico di Gorle: «Il nostro sistema immunitario può avere difficoltà a difenderci dalle centinaia di ceppi virali che causano questi malanni e possono quindi comparire dolori muscolo-scheletrici, occlusione nasale con difficoltà respiratoria, secrezione nasale abbondante (sierosa e mucosa), mal di testa, bruciore alla gola e talvolta anche qualche linea di febbre. Questo quadro sintomatologico, seppure non grave, condiziona molto il normale svolgimento delle attività quotidiane e una visita specialistica precoce permette un inquadramento del quadro clinico e la conseguente prescrizione di farmaci specifici: antinfiammatori assunti per via orale, o sotto forma di spray nasali e per bocca, cortisonici e occasionalmente antibiotici aiutano il paziente sollevandolo da un corredo di sintomi invalidanti».

Attenzione anche alla quotidianità: alleggerire troppo in fretta l’abbigliamento può infatti essere rischioso e qualche consiglio pratico poi può aiutarci a prevenire questi malanni: come prima regola, per proteggerci al meglio dagli sbalzi di temperatura è opportuno vestirsi a «cipolla» per evitare di prendere freddo o, al contrario, di essere coperti troppo e sudare. Per proteggere la salute della gola attenzione anche all’alternanza tra negozi, uffici o mezzi pubblici che hanno ancora il riscaldamento e quelli dove invece è già in funzione l’aria condizionata. Attenzione anche il a consumare alimenti e bevande a temperature troppo elevate, mentre è consigliato mantenere la gola sempre ben idratata bevendo molto.

Gli antinfiammatori

«L’assunzione di antinfiammatori per via orale e spray decongestionanti nasali in genere è sufficiente per debellare con successo nel giro di pochi giorni il raffreddore comune - prosegue Bovarini -. Purtroppo occasionalmente, specie se non si interviene tempestivamente con una cura adeguata, un semplice raffreddore può complicarsi con una sinusite. In questo caso, lo specialista otorinolaringoiatra, dopo una accurata visita obiettiva, può ritenere necessario anche un approfondimento diagnostico mediante Tac o Risonanza Magnetica del massiccio facciale per individuare la migliore strategia terapeutica».

Rischi per l’orecchio

La primavera è infine una stagione «pericolosa» anche per l’orecchio. «Un semplice raffreddore può complicarsi in un’otite acuta che causa dolore auricolare, successivamente fastidiosi ronzii o fischi, temporaneo calo dell’udito e occasionalmente qualche linea di febbre – conclude Bovarini -. Quando siamo colpiti da un raffreddore, un’influenza o un’allergia si genera infatti un accumulo di secrezioni mucose che possono chiudere la tuba di Eustachio (canale che collega l’orecchio al naso e alla gola) e la presenza di virus e batteri determina una infezione di queste secrezioni causando l’otite. I pazienti però sono spesso riluttanti a richiedere un parere professionale da parte di uno specialista e si recano dal medico di famiglia soltanto quando la sintomatologia percepita diviene intollerabile e quando la terapia, solitamente da banco, risulta inefficace. Per questo consiglio una visita specialistica otorinolaringoiatrica all’insorgere dei primi sintomi per permettere al paziente di avere una diagnosi precoce e iniziare subito una terapia adatta, limitando quindi il più possibile l’evoluzione dei sintomi e la degenerazione del quadro clinico».

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