Nutrizione e ambiente: «curarli» per curarci

Nutraceutica. Il tema sarà al centro dell’8ª edizione del simposio promosso dall’Asst «Bergamo Est».

Venerdi 24 febbraio, dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia, riparte l’iniziativa del Simposio Nutrizionale dell’Asst Bergamo Est, un evento giunto alla 8ª edizione, organizzato dal direttore dell’ Unità di Gastroenterologia e Nutrizione clinica, prof. Fabio Pace, e rivolto non soltanto ad operatori sanitari, ma anche a tutti coloro che sono interessati ai temi ormai d’attualità, legati alla salute, alla nutrizione e all’ambiente, e che conosciuti e studiati ci consentono di vivere meglio.

Il simposio si articola in 8 relazioni molto diverse per obiettivi e taglio. La relazione introduttiva «Nutrire la salute» sarà tenuta del prof. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri. Il tema principale verterà sul concetto, fondamentale per tutti noi, che una svolta ecologica (o meglio, una transizione ecologica) è sempre più necessaria, anche in ambito sanitario. Se è vero che tutti gli indicatori ambientali sono fonte di preoccupazione (aumento delle temperature dell’aria e dei mari, eventi climatici sempre più estremi, desertificazione e alluvioni) è anche vero che la sanità deve essere immaginata con il focus del «One health», e cioè del fatto che non può esservi salute per l’uomo in un pianeta sempre più malato: devono essere curati entrambi.

La seconda relazione, del prof. Lorenzo Morelli dell’Università Cattolica, sarà centrata sui cibi «viventi» cioè quegli alimenti, da sempre presenti nella dieta Mediterranea, ottenuti per fermentazione, grazie all’azione di lieviti (il lievito madre, per il pane; il Saccaromyces per il vino o la birra). Questi alimenti ci regalano quotidianamente molti doni utili per la nostra salute e per quella del nostro Microbiota Intestinale, un vero e proprio organo dentro di noi che ci fornisce microelementi, vitamine e molecole indispensabili per la nostra salute.

Il prof. Luca Piretta, del campus Biomedico di Roma, ci presenterà vantaggi e svantaggi del nuovo sistema di etichettatura degli alimenti attorno al quale sono nate recentemente molte polemiche.

La prof.ssa Hellas Cena, Ordinario di Nutrizione Clinica all’Università di Pavia, presenterà dati, meccanismi e strategie di trattamento del gravissimo problema dei bambini obesi. Questo fenomeno, purtroppo in costante aumento soprattutto nel Sud, colpisce una vasta popolazione di bambini ed è particolarmente temibile, non solo sul piano metabolico ma anche su quello psicologico, nell’età evolutiva.

La carenza di vitamina D è quasi normale nelle persone adulte, che si espongono poco al sole. D’altra parte, la vitamina D, ritenuta una volta importante esclusivamente nel metabolismo osseo, è una molecola con una molteplicità di funzioni fisiologiche: immunologica, attiva nella prevenzione di patologia cardiovascolare e neoplastica, e molto altro ancora. Tuttavia è controverso se la supplementazione più efficace sia attraverso «boli» periodici o attraverso la somministrazione quotidiana di piccole dosi quotidiane. Il dilemma verrà affrontato dal prof. Vincenzo Sorrenti, farmacologo dell’Università di Padova.

Il dr. Michele Sculati, nutrizionista in Bergamo, si occuperà delle diete chetogeniche (utilità, indicazioni, controindicazioni, effetti metabolici), il cui uso iniziale era destinato alla terapia di complemento dell’epilessia refrattaria e successivamente sono state impiegate largamente a scopo di indurre calo ponderale. La dieta chetogenica è un regime alimentare che riduce in modo drastico i carboidrati, aumentando di contro le proteine e soprattutto i grassi. Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è «costringere» l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia. In presenza di carboidrati, infatti, tutte le cellule ne utilizzano l’energia per svolgere le loro attività. Ma se questi vengono ridotti a un livello sufficientemente basso esse cominciano a utilizzare i grassi, tutte tranne le cellule nervose che non hanno la capacità di farlo. Si avvia quindi un processo chiamato chetosi, perché porta alla formazione di molecole chiamate corpi chetonici, questa volta utilizzabili dal cervello.

La dr. ssa Vincenza Serra, responsabile del team Nutrizionale di Asst Bergamo Est, si occuperà del particolare supporto nutrizionale richiesto dal paziente oncologico. Malnutrizione o denutrizione rappresentano ostacoli e potenziali complicanze della terapia e peggiorano l’esito e prolungano le degenze.

L’ultima relazione sarà affidata al prof. Pace ed è intitolata: «La Nutraceutica: solo business o anche dati concreti?». Un titolo provocatorio che propone l’analisi in modo approfondito di tutti gli aspetti legati alla «Nutraceutica»; secondo la European Nutraceutical Association i nutraceutici, termine ottenuto dalla crasi tra sostanze nutrizionali e farmaceutici, sono prodotti i cui effetti sono rilevanti per la salute, non sono sostanze o prodotti chimici formulati per specifiche indicazioni, ma contengono nutrienti anche in forma concentrata.

Per info: www.asst-bergamoest.it; [email protected]

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