Il cedimento a Lovere, dopo la «fase acuta» scoppia la polemica

BOTTA E RISPOSTA. I volantini diffusi dalla minoranza: «Fragilità nota da tempo, problemi sottovalutati». La replica: «Opportunismo veramente sconcertante».

Nonostante qualche disagio per gli automobilisti che, percorrendo la strada Rivierasca, incrociano i mezzi pesanti, sembra funzionare la soluzione temporanea individuata per i problemi della viabilità fra Castro e Lovere dopo il cedimento di una porzione di via Paglia nella notte fra il 7 e l’8 marzo. Ora che la fase acuta dell’emergenza sembra passata, ma la conclusione prevista dei lavori è fissata al 10 aprile e si ragiona sulle cause, si accende il confronto politico in Comune.

Polemiche sul crollo, minoranze all’attacco

Dopo aver ricordato l’impegno di Vasco Vasconi, il sindaco che vent’anni fa si trovò per primo a fronteggiare l’emergenza degli sprofondamenti in località Trello, la minoranza di «Lovere Domani» ha diffuso un volantino per ricordare agli attuali amministratori che «il crollo verificatosi in via Giorgio Paglia non può e non deve essere liquidato come un evento inaspettato e imprevedibile: la fragilità idrogeologica della zona è nota da moltissimo tempo». Tra le possibili cause del cedimento, è stata indicata l’acqua che, quando piove, scende da via Nazionale e sgorga copiosa a fianco dell’Ostello: «È un fenomeno noto da anni – sottolinea Lovere Domani –. Evidentemente il problema è stato sottovalutato». E se al crollo avesse contribuito l’attività di scavo legata ai lavori di messa in sicurezza dell’area di Cornasola, la minoranza segnala che ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. «Come gruppo consiliare – prosegue la nota – avevamo chiesto un consiglio comunale aperto, ma la richiesta ci è stata respinta. Verrà invece data comunicazione dello stato dei lavori durante il Consiglio per l’approvazione del Bilancio», tra una ventina di giorni: «L’urgenza era dettata dalla volontà di contribuire, tutti assieme, alla ricerca della soluzione più opportuna: ancora una volta si è persa l’occasione di condivisione e collegialità».

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La risposta della maggioranza

Oltre a respingere la richiesta di un consiglio comunale ad hoc, la maggioranza de «L’Ago di Lovere» ha diffuso a sua volta una replica decisamente piccata: «Troviamo veramente sconcertante l’opportunismo del gruppo di opposizione di “Lovere Domani” che, dopo un sonno letargico durato cinque anni, contraddistinto da sole nove interpellanze e dalla totale mancanza di iniziative e di proposte, sfrutta il cedimento del tratto di strada di via Paglia a fini elettorali». Sulla sottovalutazione della cascata di via Paglia, «Lovere Domani» ricorda «le segnalazioni inoltrate negli ultimi otto anni ad Anas sulle condizioni della strada, della regimazione delle acque meteoriche e sulla necessità di un intervento, ma sono sempre rimaste inascoltate, tant’è che per porre rimedio all’immobilismo di Anas, l’amministrazione ha commissionato con proprie risorse un progetto di intervento sulla cascata per un importo di 130.000 euro, i cui lavori sono stati ritardati dalla pioggia dei giorni scorsi». «L’Ago di Lovere» ricorda il proprio impegno per le altre situazioni difficili del territorio e di aver ottenuto «finanziamenti regionali per la mitigazione del rischio idrogeologico per circa 4,5 milioni di euro». Confronto rimandato al prossimo Consiglio.

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