L’incidente di Endine, era appena uscito di casa: «In un attimo cambia tutto»

Ranzanico. Zenoni era originario di Darfo, dove domenica ci saranno i funerali. Il dolore del fratello: «Conosceva la strada, uno schianto senza spiegazioni».

«È la vita, e quello che è successo a mio fratello ce lo ricorda: dobbiamo viverla a fondo, ogni istante, perché potrebbe essere l’ultimo». Silvio Zenoni scuote la testa, passeggia avanti e indietro all’ingresso della sala del commiato a Darfo dove è stata portata la salma di suo fratello Angelo, il camionista di 55 anni morto venerdì mattina a Ranzanico nell’incidente stradale che ha mandato in tilt per quasi dodici ore la statale 42.

Leggi anche

Dopo essere stato estratto dalla cabina di guida, ormai privo di vita, l’uomo era stato portato al cimitero di Endine; da lì la salma nel pomeriggio è stata portata a Darfo, dove vive la famiglia di Angelo Zenoni e dove domenica verrà celebrato il funerale. La sala del commiato è a pochi passi dalla chiesetta dedicata alle vittime della tragedia del Gleno; dal cortile si sente scorrere l’acqua del Dezzo. Mentre è confortato da un conoscente, Silvio Zenoni aggiunge: «Mio fratello ha sempre fatto il camionista, conosceva la statale 42 benissimo. Questa mattina (ieri, ndr) era partito da pochi minuti, non poteva essere stanco. Non so proprio cosa sia potuto succedere… Magari le telecamere puntate sulla statale potrebbero aver ripreso qualche altro veicolo incrociato da mio fratello, o qualche altra anomalia, ma per ora l’incidente non ha spiegazioni. È il nostro destino, che in un attimo cambia tutto».

Angelo Zenoni era cresciuto a Darfo e da un paio d’anni si era trasferito nella casa della compagna Lory, a Ranzanico, in una delle abitazioni del villaggio Angela Maria, proprio sopra la statale 42. Da qui al luogo dell’incidente sono pochi minuti d’auto, tre chilometri e mezzo appena. Niente, per chi come il cinquantacinquenne di Ranzanico era abituato a percorrere decine di migliaia di chilometri all’anno. Dalla primavera scorsa aveva iniziato a lavorare per la ditta di trasporti e logistica Bertoni Angelo Remigio; la sede è a Piangaiano, da lì ieri mattina è partito il suo ultimo viaggio. I colleghi lo ricordano come «una persona buona», magari di poche parole e poco propenso a raccontare di sé e delle propria vita «ma un collega eccezionale, che non aveva mai sollevato questioni e aveva sempre lavorato al meglio, dando una mano a tutti noi».

La sala del commiato a Corna di Darfo sabato sarà visitabile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19. Domenica i funerali, alle 16, saranno celebrati nella chiesa di Santa Maria a Darfo. Oltre alla compagna e al fratello, il camionista di Ranzanico lascia nel dolore anche la mamma Rosina e numerosi amici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA