Gestire i figli perché c’è sciopero a scuola
«E la giornata di una donna si riorganizza»

«Venerdì 4 marzo la dirigente scolastica scrive a tutte le famiglie degli studenti che frequentano la scuola primaria di Albino “F.lli Bulandi” comunicando che la scuola a causa di uno sciopero indetto dal personale Ata (4 bidelle) non potrà garantire la sicurezza degli alunni e che pertanto la stessa rimarrà chiusa». Lo scrive un nostro lettore.

«Pensate lo stupore delle famiglie nel leggere la circolare e soprattutto il panico nel doversi organizzare per dove lasciare il figlio/a durante la giornata: qualcuno ha chiesto ai nonni o parenti, altri ai vicini di casa e altri ancora hanno dovuto prendere un giorno di ferie con magari un po’ di malumore del datore di lavoro».

«Circa 250 studenti a casa in vacanza forzata e i relativi insegnati impossibilitati a svolgere il proprio lavoro. La dirigente scolastica nei limiti previsti dalle normative è riuscita almeno a “salvare la giornata” ai suoi dipendenti, ricollocandoli su altri sedi dell’istituto comprensivo. Ma i ragazzi invece? Una giornata di scuola persa...bhe oggi c’è il sole! E ancora oggi si parla di investire sempre più nella cultura e nell’istruzione dei nostri figli...».

E aggiunge un’altra lettrice: «Essere donna e mamma spesso e volentieri è complicato: c’è il diritto del personale Ata di scioperare, ma c’è anche il diritto di mamma e donna nel vedere garantito l’altro diritto alla scuola. E poi c’è il diritto al lavoro come donna che lavora e che invece deve riorganizzare la giornata perchè la scuola è chiusa».

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