I conti del calcio/2 I bilanci delle italiane: perdite enormi, plusvalenze, marchi ipervalutati. I dati di un sistema malato

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N ella puntata precedente che se volete potete leggere cliccando QUI , ci siamo occupati di analizzare lo stato economico di alcuni club europei attraverso l’analisi dei dati di bilancio. Ne è uscito un quadro piuttosto confortante dove quasi tutte le società hanno fatto registrare aumenti alla voce ricavi ed un ritorno all’utile. Ovviamente la riapertura totale degli stadi ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno specie per le società che hanno stadi di proprietà, all’estero praticamente tutte, e percentuali bulgare nell’occupazione dei posti. Più in generale si è evidenziato che i risultati sportivi sono e resteranno la linfa principale per un buon risultato economico ma il tutto deve essere accompagnato da una sana gestione finanziaria. Al termine abbiamo potuto dividere le società in 3 categorie in base alle seguenti diverse caratteristiche.

1. Vincere quasi ad ogni costo

2. Fare utili è più importante dei risultati

3. La terza via, quella dell’equilibrio a cui abbiamo iscritto l’Atalanta

Juventus, Inter, Fiorentina e Lazio

E’ il momento a questo punto di fare l’analisi dei bilanci delle squadre italiane, analisi su cui grava uno spettro oscuro rappresentato dall’indagine della Procura di Torino nei confronti della Juventus e dei suoi amministratori in merito alle plusvalenze fittizie, all’accordo stipendi, ai rapporti con i procuratori e ad una presunta opacità nei rapporti crediti-debiti con altre società tra cui figurerebbero Atalanta, Udinese, Sampdoria, Sassuolo, Empoli ed altre squadre minori o estere.