Atalanta, analisi di bilancio/2 Ricavi saliti a 188 milioni, crediti per 64. Nuova curva, lo stadio ne vale 17 in più - I dati

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Q uando si guarda ai bilanci delle società calcistiche la principale voce a cui si presta attenzione è la perdita o l’eventuale utile d’esercizio: questa partita rappresenta infatti la perfetta sintesi dell’economicità della gestione. In altre parole indica se un club è in grado (o meno) di produrre ricavi in grado di fronteggiare i costi. Di questo valore e delle sue determinanti, iscritte nel Conto Economico dell’Atalanta, ci siamo occupati la scorsa settimana (clicca QUI per leggere l’articolo). Stavolta invece analizzeremo la seconda parte del bilancio 2019 della società nerazzurra, ossia lo Stato Patrimoniale. Da questo documento si evince il valore dei beni di proprietà della società, noto come Attivo: alcuni di essi sono fisicamente riconoscibili perché trattasi di terreni, fabbricati e macchinari, altri sono immateriali come i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (in parole semplici i cartellini). In più ci sono i soldi depositati in cassa e banca e i crediti. L’altra faccia della medaglia è data dal Passivo, costituito essenzialmente da due parti (e altre meno note) i cui importi sono agli antipodi: il Patrimonio Netto indica la capitalizzazione del club e pertanto maggiore è il suo valore migliore è lo stato di salute del club. L’altra componente sono i Debiti che come è evidente risultano contenuti in una gestione sana. Vediamo ora i dettagli.