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Addio al polistirolo, i cartoni per imballaggio tagliano le emissioni

Articolo. I cartoni per l’imballaggio possono tagliare le emissioni di anidride carbonica e salvaguardare l’ambiente. Lo studio di AzzeroCO2, società di consulenza per la sostenibilità e l’energia fondata nel 2004 da Legambiente e Kyoto Club, confronta la linea di cartoni cushionPaper™, prodotti da Grifal di Cologno al Serio, e dimostra che, rispetto al polistirolo, permettono di evitare di immettere in atmosfera fino a 418mila kg di anidride carbonica per ogni 100mila kg di materiale. La quantità di anidride carbonica tagliata è pari a quanto assorbono in un anno 59.714 alberi su una superficie grande quanto 84 campi da calcio.

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Il cushionPaper™ soddisfa ogni esigenza di imballaggio. Molto flessibile, si adatta ai prodotti di qualsiasi forma, anche dal profilo irregolare. E a parità di volume taglia le emissioni

L’analisi LCA, Life Cycle Assessment, sul ciclo di vita dei prodotti cushionPaper™, realizzati con la tecnologia brevettata cArtù®, rivela come siano fino all’80% più ecologici dei materiali plastici e consente ora a Grifal di chiedere la relativa certificazione internazionale di qualità.

L’azienda di Cologno al Serio, cento dipendenti e mezzo secolo di attività compiuto l’anno scorso, è leader nel mercato delle soluzioni d’imballo all’insegna della sostenibilità.

Studio di AzzeroCO2, società di Legambiente e Kyoto Club: il prodotto cushionPaper di Grifal fino all’80% più ecologico dei materiali plastici

«Sostituire la plastica è facile e conviene», spiega Fabio Gritti, presidente e Ceo di Grifal. «cushionPaper™ adempie alle esigenze di protezione, bloccaggio, riempimento e avvolgimento. È realizzato tramite un sistema produttivo che crea onde alte da 10 a 20 mm e ne genera il 50% in più rispetto al cartone tradizionale. La percentuale di materiale riciclato del cushionPaper™, rispetto al polistirolo, passa dal 10 al 100 per cento, le emissioni di anidride carbonica da 64 kg a 16 kg per metro cubo, il costo a tonnellata per lo smaltimento da 18 a 2,8 euro. I prodotti cushionPaper™ sono in carta riciclata e riciclabile, perfettamente inseriti nel modello dell’economia circolare».

L’azienda di Cologno al Serio leader della sostenibilità. Per cushionPaper™ può chiedere la certificazione Lca

Nicola Merciari, responsabile dell’area sostenibilità di AzzeroCO2, conferma i dati di Grifal: «Il nostro l’obiettivo è accompagnare le aziende e gli enti pubblici in percorsi di sostenibilità, evidenziandone i punti di forza e di debolezza perché pianifichino strategie di riduzione delle emissioni e dei consumi e il riposizionamento sul mercato green. Perseguire la sostenibilità consente di tagliare la spesa e, nello stesso tempo, di aumentare il fatturato. Oggi il consumatore finale è molto più attento».

Si evitano 418mila kg di anidride carbonica per ogni 100mila kg di materiale: quanto assorbono in un anno 59.714 alberi

Un sondaggio di Ipsos di aprile scorso – ricorda Merciari – rivela come due terzi dei cittadini di tutto il mondo concordino sui cambiamenti climatici come crisi tanto grave quanto quella del coronavirus e vogliano che le azioni di ripresa economica gli assegnino la priorità. Evitare prodotti che hanno molti imballaggi, tra l’altro, è, secondo il sondaggio, il cambiamento più popolare. «Noi misuriamo non solo le emissioni, ma anche gli effetti dei prodotti sul consumo di acqua e di suolo», continua Merciari. «Si abusa del termine impatto zero. È impossibile. L’approccio ragionevole e responsabile è quello di ridurre emissioni e consumi derivanti da sprechi. Gli impatti inevitabili si possono ribilanciare attraverso compensazioni, come la piantumazione di alberi che assorbano tanta anidride carbonica quanta ne è risultata emessa dal processo già reso il più possibile efficiente».

AzzeroCO2: nelle aziende la riduzione dell’impronta di carbonio e degli impatti ambientali è in espansione

AzzeroCO2 e Legambiente promuovono, con il ministero dell’Ambiente, un progetto nazionale di forestazione, “Mosaico verde”, per riqualificare il territorio italiano e gestire in modo sostenibile i boschi esistenti. «Non siamo sognatori», rimarca Merciari. «Oggi l’attenzione alla riduzione dell’impronta di carbonio e degli impatti ambientali è in espansione nelle aziende. Multinazionali decidono di rendere sostenibili parti rilevanti del proprio mercato. Brand famosi strizzano l’occhio alla generazione dei Fridays for Future, nello stesso modo in cui sono attenti al prezzo e alla qualità, e possono avere più successo delle istituzioni e della stessa istruzione nel modificare i comportamenti d’acquisto. Il business buono ha la capacità di essere traino e leader del cambiamento. Le aziende che più investono sulla sostenibilità, poi, sono quelle che, nei momenti di crisi, reggono meglio. Resta, comunque, ancora molta strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi di taglio delle emissioni e di rispetto dell’ambiente».

Mezzo secolo di packaging industriale

Grifal Spa è un’azienda tecnologica, attiva dal 1969 nel mercato del packaging industriale, e progetta e produce imballaggi performanti ed eco-compatibili. Grifal, grazie ai costanti investimenti in ricerca e sviluppo, ha arricchito negli anni la propria offerta con prodotti innovativi, tra cui Mondaplen® e cArtù® (nella foto, 2017): quest’ultimo è un cartone ondulato rivoluzionario, in grado di sostituire le plastiche per l’imballo. La linea di prodotti con il marchio cushionPaper™ nasce dalla tecnologia cArtù®.

La strategia di Grifal prevede l’affermazione di cArtù® come nuovo standard di imballaggio eco-compatibile grazie alla realizzazione di una rete internazionale di siti di produzione in partnership con aziende del settore e di clienti rilevanti e attraverso lo sviluppo del canale di vendita on-line. Il simpatico marchio del prodotto richiama il leggendario re e condottiero perché designa il cartone più grosso nel suo genere e suona come il nome dialettale: cArtù® è destinato alle grandi aziende, mentre cushionPaper™ si rivolge alle piccole e medie imprese e può sostituire la plastica a un prezzo vantaggioso. «Abbiamo scelto di realizzare la analisi LCA su uno dei nostri prodotti di punta per avere un approccio più concreto e misurabile alla sostenibilità, da sempre al centro del nostro lavoro e dei nostri processi di innovazione», conclude Fabio Gritti, Ceo e presidente di Grifal. «Grazie a questa analisi non solo abbiamo certificato l’impatto ambientale della nostra produzione come molto più basso dei tradizionali prodotti da imballo, ma abbiamo individuato anche le fasi critiche per definire le azioni di miglioramento».

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