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Così il nuovo assistente virtuale può aiutare le aziende

bianca. La novità dirompente di ChatGPT, il programma lanciato da OpenAI, consiste nell’interazione non confinata alla gamma di prodotti di una singola azienda, ma estesa a ogni campo. Il nome completo è chat Generative Pretrained Transformer. Si tratta di uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale che ricorre ad algoritmi di apprendimento automatico per generare, all’input dell’utente, risposte simili a quelle umane.

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Risposte su tutto, interazione illimitata

La novità dirompente di ChatGPT, il programma lanciato da OpenAI, consiste nell’interazione non confinata alla gamma di prodotti di una singola azienda, ma estesa a ogni campo. Il nome completo è chat Generative Pretrained Transformer. Si tratta di uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale che ricorre ad algoritmi di apprendimento automatico per generare, all’input dell’utente, risposte simili a quelle umane.

L’assistenza virtuale testuale non nasce con ChatGPT. I chatbot, ovvero i programmi informatici che interagiscono con gli utenti, esistono da moltissimo tempo, chiamati, appunto, assistenti virtuali e reperibili nei siti aziendali sotto la voce «chatta con noi». In questi casi i programmi sono istruiti a fornire risposte legate solo ai prodotti e servizi aziendali, cercando di interpretare nel migliore dei modi una libera domanda dell’utente o, ancora più meccanicamente, guidandolo con una serie di domande possibili per trovare la risposta più corretta a un problema o disservizio.

La rivoluzione di ChatGPT, l’applicazione informatica erede dei servizi per i clienti sui siti delle imprese

ChatGPT è stato lanciato il 3 novembre 2022 da OpenAI, società di San Francisco che fa capo a Microsoft, sbaragliando la concorrenza degli altri colossi del web, come Alphabet, che possiede Google, e Apple. La versione più recente dell’applicazione è aggiornata all’1 marzo scorso. La fase di lancio è fondamentale, perché l’applicazione si basa su una serie di algoritmi che devono apprendere per migliorarsi. Usandola, infatti, gli utenti stessi permettono al programma di imparare, correggersi e migliorarsi, aiutando gli sviluppatori a creare versioni sempre più efficienti e precise.

Già al momento del proprio rilascio, in ogni caso, ChatGPT ha fornito molto velocemente un gran numero di risposte su una vastissima gamma di argomenti. È possibile chiedergli di spiegare e risolvere un concetto matematico, scrivere un biglietto di auguri, stendere un programma di allenamento, scrivere un post sui social network, elaborare domande per un esame, redigere un comunicato stampa o un semplice articolo di giornale, creare un documento giuridico. Può anche, più tecnicamente, elaborare strisce di codice necessarie alla programmazione informatica. Quanto lo rende diverso e più avanzato rispetto ai modelli già in uso, chiamati InstructGPT, è la possibilità di fornire risposte più lunghe e pertinenti, comprendendo meglio le intenzioni espresse dagli utenti con le loro richieste. Fornisce, inoltre, risposte che sembrano più simili a quelle umane.

Ricerche di mercato su generi e prodotti selezionati

I chatbot realizzano raccolta ed elaborazione dei dati, attività fondamentali per aggiornare le strategie di marketing delle aziende, ottenendo performance migliori. Proprio il «customer care», ovvero il servizio clienti sarà uno dei settori più toccati dall’introduzione di ChatGPT. Grazie alla sua innovativa capacità di dialogo, infatti, si potranno gestire sempre meglio le richieste degli utenti, rispondendo alle domande frequenti o risolvendo disservizi senza dover impiegare personale.

ChatGPT personalizzerà e migliorerà le strategie di marketing, potenziando l’e-commerce e la vendita al dettaglio

Dati e conoscenze relativi ai clienti inoltre, permettono la progettazione di campagne di marketing sempre più personalizzate, potenziando l’e-commerce e la vendita al dettaglio con veri e propri consigli per gli acquisti più diretti ed esclusivi di quanto i siti permettano attualmente. ChatGPT potrà essere utilizzata, inoltre, per compilare ricerche di mercato su un particolare settore o prodotto, consentendo al personale di concentrarsi sull’analisi dei dati piuttosto che sulla raccolta.

Una rete neurale basata sul concetto di attenzione

Sul sito ufficiale dell’applicazione si legge che ChatGPT si fonda su una rete neurale basata sull’innovativo concetto di attenzione. Sintetizzando la spiegazione tecnica di questa definizione, si può dire che tutto dipende dal modello differente, e più innovativo, di apprendimento con cui è stata formata l’intelligenza artificiale di ChatGPT, che ha acquisito come non ripetersi e modificare le informazioni accumulate.

Nelle imprese consentirà al personale di concentrarsi sull’analisi anziché sulla raccolta dei dati

Non solo: a differenza della maggior parte dei chatbot, ChatGPT ricorda le interazioni precedenti avvenute all’interno della stessa conversazione, rendendo le risposte più naturali. Nelle settimane seguite al rilascio, ChatGPT è stata letteralmente presa d’assalto, tanto da utenti comuni, quanto da comunicatori, filosofi, tecnici, studiosi, che hanno voluto metterla alla prova. I risultati sono stati opposti ma paritari, com’era immaginabile.

Passo avanti significativo nella comprensione del linguaggio umano naturale. Ma attenzione: senza nessuna creatività

Tutto il programma, infatti, è pensato per elaborare delle risposte: quanto una domanda sia precisa o fuorviante dipende molto dall’utente che la pone. Il sito dell’applicazione chiarisce: «La tecnologia GPT è uno strumento potente, ma presenta alcune limitazioni. GPT non è ancora in grado di comprendere il contesto, il che significa che può produrre testo che potrebbe non avere senso in determinate situazioni. Inoltre, GPT non è in grado di generare contenuti creativi, quindi non è in grado di produrre idee o storie originali. Infine, GPT non è in grado di produrre contenuti su misura per un utente o una situazione specifici, quindi non è in grado di fornire contenuti personalizzati».

L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale si propongono di sostituire la ripetitività di pensiero, così come un braccio automatico sostituisce la ripetitività di azione di un operaio: questo non significa che l’umanità sia costretta a soccombere. Anzi, il sogno di scienziati e ricercatori è proprio il «nuovo umanesimo», da realizzare nell’accrescimento delle caratteristiche peculiari dell’uomo.

ChatGPT può sostituire la ripetitività di pensiero come un braccio automatico l’azione di un operaio. La mente umana insostituibile

Articoli di finanza da «machine learning» tacciati di plagio

La testata americana Cnet inizia a pubblicare articoli prodotti con una tecnologia di machine learning senza avvisare redazione e lettori. Un’altra testata, Futurism, fa analizzare i testi a un esperto, che li taccia di plagio.

Libro sul «senso della vita», autore l’intelligenza artificiale

In Sud Corea la casa editrice Snowfox Books pubblica il libro «45 modi per trovare il senso della vita» scritto con ChatGPT. Anche traduzione in coreano e illustrazione della copertina generati dall’intelligenza artificiale.

Sfida per i lettori: scoprire gli articoli firmati dalla tecnologia

Il quotidiano Il Foglio nasconde tra le pagine, ogni giorno e per un mese, un testo scritto dall’intelligenza artificiale. I lettori che riusciranno a individuare tutti gli articoli scritti con questa tecnologia saranno premiati.

Errore del chatbot Bard: Google perde 100 miliardi di dollari

Google perde 100 miliardi di dollari divulgando il video promozionale del chatbot Bard non ancora presentato ufficialmente. Il crollo in Borsa a causa di un errore nella risposta della nuova tecnologia sulle foto degli esopianeti.

Chattare per finta con personaggi storici, di fantasia e viventi

Il sito Character.Ai permette di chattare con personaggi storici, protagonisti dei cartoni animati e supereroi, personalità viventi attraverso un modello di linguaggio neurale, in grado di generare risposte di testo simili alle umane.

All’origine le chat aziendali con assistente virtuale per i clienti

I primordi delle chat di intelligenza artificiale sono quelle automatiche dei servizi aziendali per i clienti, in cui un assistente virtuale risponde a domande basilari, guidando spesso all’interno di contenuti programmati.

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