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La casa smart sta rimescolando le professionalità di tutta la filiera

bianca. I tecnici che operano nella realizzazione degli edifici ad alto contenuto ecologico e innovativo sono chiamati a ibridare le loro competenze. E così le aziende che li approvvigionano stanno cambiando pelle. Il caso della Barcella (Bg) recentemente passata alla famiglia Marigliano (Na)

Lettura 6 min.
La convention della Barcella nella sede della Megawatt di Casoria (Na). In primo piano da sinistra: Domenico e Giovanni Marigliano, Demetrio Trussardi, Luca Marigliano

Se c’è un luogo dove ecologia e tecnologia viaggiano insieme e disegnano una qualità nuova della vita, è la casa. Parlare di ambiente e innovazione digitale oggi è un mantra nel mondo dell’industria, ma la gente lo può capire quando, entrando in una nuova casa, prende in mano lo smartphone e con pochi clic mette in moto lo spazio della sua vita che diventa una pelle in grado di modellarsi sul benessere di chi ci va ad abitare.

La volontà di vivere rispettando la natura, limitando l’impatto carbonico della nostra presenza nel mondo, ha radicalmente trasformato il concetto stesso di casa. Oggi gli edifici sono delle biomacchine complesse, che richiedono una progettazione sofisticata, impensabile negli anni del boom economico e dell’energia a basso costo abbondantemente sprecata a danno del pianeta.

Gli impianti che innervano le abitazioni ecologiche

Il disegno qui sotto può dare un’idea delle tecnologie che oggi compongono la casa sostenibile, ma si tratta di uno schema molto semplificato.

L’autonomia energetica prima di tutto

Partiamo dal tetto: i pannelli solari, fotovoltaici o termici, permettono di rendere quasi del tutto autonomo energeticamente l’edificio. Ma dietro si portano accumulatori e serbatoi. L’accumulo di elettricità fino a pochi anni fa era il grande problema. Oggi le batterie in litio hanno migliorato le loro prestazioni rendendole affidabili quando non c’è il sole. Inoltre sono riciclabili. Ma soprattutto sono in continuo miglioramento e ogni anno si propongono tecnologie nuove.

Ma il risparmio energetico si misura soprattutto nel riscaldamento. L’impianto idraulico si è trasformato: si sono affermate le pompe di calore che utilizzano l’energia elettrica e quella termica prodotta dai pannelli solari per riscaldare acqua, immagazzinata in contenitori da 500-1000 litri. Non ci sono più i caloriferi. Il riscaldamento a pavimento utilizza acqua con temperatura a 30-32 gradi, mentre i termosifoni richiedevano anche a 60-70 gradi. Le pompe di calore funzionano anche per il raffrescamento estivo.

Oggi gli edifici sono delle biomacchine complesse, che richiedono una progettazione sofisticata

Appositi sensori e centraline di controllo governano le temperature e l’illuminazione interne a seconda dell’occupazione delle stanze, mentre altri comandano tende e tapparelle per catturare l’irradiazione solare d’inverno o per respingerla d’estate.

Ossigenazione essenziale per il benessere delle persone

La tecnologia garantisce anche la corretta ossigenazione della casa e l’eliminazione degli inquinanti dell’aria, che sono più insidiosi all’interno che all’esterno delle abitazioni. La ventilazione meccanica controllata (Vmc) estrae l’aria dagli ambienti dove vi è maggiore produzione di CO2 e di inquinanti, batteri compresi, e la espelle. Nei punti di scambio con l’esterno, vi sono delle lamelle che utilizzano il calore prodotto all’interno per riscaldare l’aria che entra. Queste apparecchiature conferiscono agli ambienti domestici quella sensazione di confort che si ha quando si soggiorna in edifici costruiti nelle classi A.

Tutte queste apparecchiature conferiscono agli ambienti domestici quella sensazione di confort che si ha quando si soggiorna in edifici costruiti nelle classi A

Vi sono poi le tecnologie che favoriscono il risparmio di acqua, oggi più che mai necessario, soprattutto nelle docce e nell’irrigazione.

Strumenti sofisticati per la sicurezza

Il benessere delle persone è supportato anche dagli strumenti che aiutano la sicurezza della casa, sia quella causata dagli agenti naturali, come gli incendi, che dalle intrusioni di ladri e malintenzionati. Sensori, allarmi, telecamere a riconoscimento facciale hanno oggi una precisione stupefacente e possono essere gestite anche da remoto con il proprio smartphone.

Tutto converge nello smartphone

Demetrio Trussardi

Direttore generale di Barcella

LinkedIn

Ecco, lo smartphone è il vero punto di convergenza di tutta questa tecnologia. «È il telecomando della nostra vita», esclama Demetrio Trussardi, direttore generale della Barcella di Azzano S.Paolo (Bg).

E come tutto converge nello smartphone, così le professionalità che ruotano attorno alla casa e le aziende che le supportano stanno subendo un processo di unificazione fortissimo. Come spiega Trussardi: «Noi tutti, fino a non molti anni, fa avevamo l’antennista di fiducia, lo specialista del cancello automatico, l’elettricista e l’idraulico di fiducia. Poi è arrivato l’esperto degli allarmi, che ha imparato a installare anche le telecamere. Poi sono arrivati i tecnici delle reti, infine quelli della domotica. Tutti, dal produttore al consumatore, hanno dovuto cambiare approccio alla casa, hanno dovuto superare una barriera ancora oggi non facile, ossia quella dell’integrazione degli impianti. L’idraulico si è dovuto aggiornare per maneggiare le pompe di calore, che hanno anche una notevole componente elettrica, l’installatore elettrico ha dovuto fare lo stesso nei confronti delle componenti termosanitarie».

Oggi l’interlocutore per i problemi della casa è uno solo, i clienti vogliono un professionista che sia in grado di risolvere tutte le problematiche che sono sempre più ibride.

La trasformazione di Barcella

È questa rivoluzione che ha spinto la Barcella, azienda di distribuzione di prodotti elettrici, a integrare nella propria attività anche i prodotti idro-termo-sanitari. Una decisione che si accompagna a una profonda revisione della proprietà, delle strategie, delle strutture e dell’organizzazione per questa storica società bergamasca che, dopo l’improvvisa scomparsa della sua anima propulsiva, Guido Barcella, morto l’1 gennaio 2022, è stata acquisita dalla famiglia di Giovanni Marigliano, fondatore della Megawatt di Casoria (Na) a cui fa capo il primo gruppo italiano nel settore.

Oggi l’interlocutore per i problemi della casa è uno solo , i clienti vogliono un professionista che sia in grado di risolvere tutte le problematiche che sono sempre più ibride
Domenico Marigliano

Amministratore delegato di Barcella

In un comparto che si sta globalizzando e nel quale si verificano quasi quotidianamente fenomeni di concentrazione nelle mani di poche multinazionali, la nuova proprietà ha un approccio opposto: punta a mantenere i marchi acquisiti, valorizzando e addirittura potenziando il loro radicamento territoriale. È quanto accaduto anche con Barcella, alla quale è stato dato un nuovo slancio e una nuova strategia, come ha spiegato Domenico Marigliano, amministratore delegato dell’azienda di Azzano S.Paolo: «Noi crediamo nell’integrazione dei settori idro-termo-sanitario con quello delle elettroforniture. L’acquisizione della Barcella, un’azienda di grandi tradizioni, ci ha permesso di portare anche in Lombardia le nostra visione di questo mercato. Vogliamo che essa cresca anche in Veneto ed Emilia-Romagna triplicando il fatturato nei prossimi otto anni».

Le strategie di rinnovamento della società bergamasca sono state presentate alla forza vendita e ai responsabili aziendali nel corso di una convention che si è svolta il 30 marzo nella sede della Megawatt, a Casoria.

In quel contesto abbiamo intervistato Domenico Marigliano.

Cento consulenti per clienti che vogliono crescere

A realizzare gli obiettivi della nuova proprietà è stato chiamato il manager bergamasco Demetrio Trussardi. «Non si tratta solo di sommare in uno due settori molto diversi –spiega- ma di cambiare profondamente il nostro approccio. Dobbiamo mutare pelle. I nostri clienti sono quei tecnici che stanno attraversando la rivoluzione della casa domotica ed ecologica e che sempre di più si trovano ad ibridare le loro competenze. Noi dobbiamo diventare dei veri e propri consulenti dei nostri clienti, non solo dei rivenditori. Dobbiamo accompagnarli per farli crescere, per aiutarli a diventare unico interlocutore del loro cliente».

Così nei programmi di Barcella vi è l’assunzione di cento specialisti delle varie tecnologie che ruotano attorno alla casa: «Questi nuovi assunti –continua Trussardi- dovranno supportare gratuitamente i nostri clienti in tutte le fasi del loro lavoro: nella fase pre-impianto andranno con loro ad effettuare dei sopralluoghi, li assisteranno nella progettazione, nella realizzazione e nel collaudo».

La Barcella aprirà un’academy interna in cui ogni sera verrà erogata a piccoli gruppi di clienti formazione gratuita sui vari sistemi tecnologici.

Ancora Trussardi: «Fa parte integrante di questo percorso il nostro progetto giovani: quest’anno ne stiamo assumendo trenta, ma vorremmo continuare ogni anno a inserirne di nuovi, perché abbiamo bisogno della loro freschezza e delle loro idee».

Nel video che segue Trussardi riassume la sua visione del mercato e le linee di sviluppo di Barcella.

In totale in Barcella sono in programma 150 nuove assunzioni entro il 2023, dopo le 80 già effettuate dal luglio 2022.

Tutte queste innovazioni richiederanno alla Barcella di curare con attenzione non solo gli ambienti di lavoro in modo da renderli all’altezza del modello di efficienza che propugnano per gli edifici costruiti dai loro clienti, ma anche il clima aziendale. «Abbiamo un progetto di welfare –conclude Trussardi- che punta a far sentire le persone valorizzate. Ci deve essere un benessere sociale all’interno e all’esterno della nostra impresa».

Un logo che integra la forza elettrica e idrica

 

Il profondo cambiamento che interesserà la Barcella sarà accompagnato da un forte investimento sull’immagine e sugli edifici. L’attuale sede di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, sarà oggetto di ristrutturazione, adeguata al rebranding dell’azienda. Come per tutte le altre realtà parte del Gruppo, anche Barcella Spa mantiene la sua identità aziendale e territoriale specifica. Il rebranding presentato alla convention di Casoria, che ha coinvolto logotipo e pittogramma del logo Barcella, si presenta oggi con una turbina stilizzata, elemento meccanico che, a partire dall’acqua, genera energia e così collega queste due forze. Inoltre, la produzione idroelettrica ed eolica è interamente green, quindi genera un’energia sostenibile.

In programma, inoltre, la costruzione di una nuova struttura di 32.000 mq adiacente all’attuale che ospiterà nuovi uffici, sale meeting, un ampio magazzino e spazi per la formazione e il benessere dei dipendenti.

Restyling di tutti i punti vendita

 

Anche i 39 punti vendita sul territorio di attività di Barcella (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) saranno oggetto di importante azione di restyling graduale che risponderà a un duplice obiettivo: rafforzare la nuova identità comune aziendale e ripensare gli spazi per renderli funzionali alla vendita del materiale idrotermosanitario affiancato a quello elettrico.

Nel 2023 è prevista l’inaugurazione della nuova filiale di Padova, la prima che vedrà l’introduzione del materiale idrotermosanitario: 10.000 mq complessivi tra magazzino, rivendita, spazi per accogliere i clienti e per i collaboratori. Seguirà il rinnovo dei punti vendita di Peschiera Borromeo (4.500 mq) e delle province di Monza-Brianza e Reggio Emilia.

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