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RadiciGroup, anche il nylon trova una seconda vita

Articolo. Presentata alla fiera Domotech di Hannover una nuova gamma innovativa di filati con contenuto da riciclo. E il Gruppo industriale di Gandino annuncia l’acquisizione al 100% di un’azienda specializzata nel recupero di fibre sintetiche.

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Doppio colpo di RadiciGroup tutto in chiave green

Doppio colpo grosso tutto in chiave green e con un forte contenuto di innovazione alla RadiciGroup in questo inizio di 2020. Un nuovo balzo lungo il percorso dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, vero valore tangibile dell’azienda e sempre più componente determinante della strategia di crescita e di competitività sul mercato tessile, moda e automotive. Il primo passo è l’annuncio di una nuova gamma di filati, sul mercato con il marchio Renycle, risultato di un processo di recupero del nylon per trasformarlo in nuova materia prima e, a fine vita, riciclabile al 100%.

Angelo Radici

Presidente del Gruppo industriale RadidiGroup

Secondo passaggio, l’acquisizione al 100% dell’impresa Zeta Polimeri, storica azienda italiana della provincia di Vercelli, con esperienza trentennale nel recupero di materiali “pre e posto cunsumer”, in particolare di fibre sintetiche e di materiali termoplastici. Una acquisizione non proprio a sorpresa, dato che RadiciGroup collabora «da tanti anni con Zeta Polimeri – ha spiegato Angelo Radici, Presidente del Gruppo industriale di Gandino – e ne apprezziamo la serietà e la competenza nella selezione e nella lavorazione dei materiali. Grazie al loro know-how e alle sinergie tra le nostre aree di business possiamo fare squadra per ottimizzare la valorizzazione degli scarti e offrire ai nostri Clienti prodotti performanti e sostenibili».

L’abbinata di tutte queste competenze tecnologiche consolida ulteriormente, per il Gruppo industriale di Gandino, la strategia di tutela dell’ambiente e della strategia commerciale, di risposta e di attenzione a un mercato sempre più esigente.
Si tratta certamente di una nuova svolta per il mondo delle fibre da recupero destinate ad applicazioni in ambito tessile-moda, dell’arredo e dell’automotive. Novità che le imprese del settore hanno potuto apprezzare direttamente alla fiera di settore Domotex, in corso ad Hannover e dove è stato presentato il nuovo prodotto.

Ma sono i numeri della forte riduzione dell’impatto ambientale e dell’alto risparmio di risorse naturali che rilanciano il valore innovativo e tecnologico del prodotto, frutto dell’integrazione verticale nella filiera del nylon e delle sinergie tra le diverse aree di business dalla chimica, ai tecnopolimeri alla produzione di filati. «Renycle consente infatti di risparmiare oltre l’87% di energia e il 90% di acqua - spiega Nicola Agnoli, responsabile dell’Area fibre di RadiciGroup - ottenendo le medesime prestazioni in termini di qualità. Inoltre si riducono le emissioni di CO2 di quasi il 90%». Non solo: il nuovo prodotto Renycle diminuisce la necessità di ricorrere a nuove materie prime di origine fossile, abbinando la riduzione dell’impatto ambientale alle consuete caratteristiche tecniche di alto livello. Un ulteriore dettaglio tecnico spiega che dalle prime misurazioni interne è stato rilevato che questo nuovo prodotto presenta performance ambientali estremamente vantaggiose rispetto al polimero vergine di PA6.

 

Aumenta e si consolida sempre più, quindi, la specializzazione di RadiciGroup di recuperare e trasformare ogni scarto di produzione in una nuova risorsa. Oggi il Gruppo è in grado di selezionare i diversi materiali e finalizzarli allo loro seconda vita più appropriata, fino a ieri in ambito tecnopolimeri e da oggi, con il nuovo prodotto Renycle, anche per realizzare filati per pavimentazioni tessili, tappeti e moquette di design, fino ai capi di abbigliamento più preziosi della moda made in Italy.
«È un puzzle che si va completando – commenta Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup – Da sempre gli investimenti e gli sforzi del Gruppo sono rivolti alla sostenibilità di prodotti e processi. Abbiamo una lunga esperienza nel recupero e valorizzazione degli scarti provenienti da tutte le nostre lavorazioni per dare loro una seconda vita nel mondo dei tecnopolimeri. Con queste novità vogliamo diventare protagonisti di un mondo tessile sempre più sostenibile».

Soddisfatto anche l’Amministratore di Zeta Polimeri Domenico Zulato: «In RadiciGroup abbiamo trovato un partner responsabile capace di dare continuità al nostro business e attento quanto noi alla tutela dell’ambiente, in particolare al riciclo e all’energia verde, nonché alla qualità indiscutibile dei prodotti. Insieme avremo modo di essere fornitori di materie prime eccellenti nate dal riciclo degli scarti di nylon che alimenteranno non solo il mondo plastico, ma che saranno al servizio anche del tessile».