< Home

Made in China 2025 settore per settore

Uno per uno i comparti produttivi sui quali la Cina di Xi Jinping gioca la sua sfida storica. L’innovazione industriale è la parte più ampia del documento.

Lettura 12 min.

Un programma a lungo termine

Made in China 2025 è il piano di riforma dell’industria presentato dal governo cinese nel maggio 2015. In un articolo precedente abbiamo approfondito l’analisi delle ragioni e del contesto macroeconomico che hanno spinto il presidente Xi Jinping a vararlo. Oggi entriamo nel merito delle opportunità che il programma offre agli imprenditori stranieri.

Obiettivi, settori e strumenti sono contenuti in un documento articolato e dettagliato, disponibile in lingua inglese (Scarica il pdf)), che si propone di rivoluzionare il sistema produttivo mandarino, facendogli fare un salto completo nell’era dell’industria 4.0.

Secondo la classica impostazione pianificatoria comunista, ma con categorie e termini occidentali, il documento dettaglia minuziosamente principi e obiettivi strategici, arrivando anche a definire degli indicatori spalmati fino al 2025 per ciascuno dei principi guida. Innovazione, qualità e valore, integrazione di It e industria, sviluppo sostenibile vengono applicati sul sistema produttivo cinese, riconosciuto come ancora arretrato, e per ciascuno sono indicate le azioni che dovranno essere compiute fino al 2025.

 

In primo piano vi è l’innovazione alla quale è dedicata la parte più ampia del documento. Su di essa la Cina di Xi Jinping gioca la sua sfida storica, definendo in tre tappe il cammino. Entro il 2020 possedere le tecnologie chiave dell’industria moderna: digitalizzazione, networking, industria 4.0 e rafforzare la qualità e la produttività nelle aree in cui è già leader. Nei cinque anni successivi il gigante asiatico vuole compiere un’impennata nella produttività e nell’integrazione dell’It nei cicli produttivi, portare l’impatto sull’ambiente ai livelli delle economie avanzate e accrescere il numero delle imprese multinazionali cinesi.

Per il 2035 la manifattura mandarina si posizionerà a un livello intermedio tra le potenze industriali, forte di importanti innovazioni nei settori che già la vedono primeggiare.

Ma il punto d’arrivo è tracciato per il 2049, centenario della rivoluzione maoista, per il quale Xi Jinping vede il suo paese leader tra le potenze industrializzate.

Per compiere questa corsa, Made in China 2025, al punto 3.6, definisce 10 settori in cui concentrare lo sforzo di innovazione. E questo è il capitolo più utile per l’imprenditore italiano che voglia approfittare delle ambizioni del Dragone per crescere.

In questo articolo ci soffermiamo su questa parte, analizzando uno per uno i 10 comparti e indicandone i principali operatori cinesi. Al termine il lettore troverà una check list che riassume le principali azioni settore per settore contenute nel piano. 

Made in China 2025

Indice

1.SITUAZIONE E AMBIENTE
1.1 L’industria globale affronta un cambiamento significativo
1.2 La tabella di marcia per lo sviluppo economico cinese affronta cambiamenti significativi
1.3 Costruire una potenza industriale leader è arduo e pressante

2. PRINCIPI STRATEGICI E OBIETTIVI
2.1 Principi guida
2.2 Principi di base
2.3 Obiettivi strategici
3. ATTIVITÀ STRATEGICHE E PUNTI CHIAVE
3.1 Capacità nazionale di innovazione della produzione
3.2 Integrazione completa di informatica e industria
3.3 Capacità industriali fondamentali
3.4 Qualità e marchio
3.5 Produzione verde
3.6 Innovazioni nelle aree principali
3.7 Adeguamento strutturale dell’industria
3.8 Manifattura orientata ai servizi e industria di servizio al prodotto
3.9 Internazionalizzazione dell’industria
4. SUPPORTO STRATEGICO E FORNITURA
4.1 Riforma dei meccanismi istituzionali
4.2 Ambiente di mercato equo
4.3 Politiche di supporto finanziario
4.4 Politiche fiscali e di tassazione
4.5 Sistemi multilivello di coltivazione del talento
4.6 Politiche per la media, piccola e micro azienda
4.7 Apertura dell’industria
4.8 Sistema di organizzazione e implementazione

1. Equipaggiamento marittimo avanzato e navi ad alta tecnologia

Negli ultimi cinque anni la Cina ha sviluppato particolarmente la produzione di equipaggiamento marittimo di esplorazione per il settore “oil and gas”, oltre che la produzione di vascelli di supporto e piattaforme di estrazione. Nonostante ciò, i prodotti cinesi non hanno ancora raggiunto standard avanzati e si mantengono nella parte bassa del mercato sotto un profilo di qualità e valore aggiunto.Il settore rimane molto dipendente dai progetti tecnici stranieri e a ha svantaggi competitivi sia dal punto di vista del management (scarsa formazione nel settore) che da quello delle capacità tecniche.

Come sappiamo vi è un focus particolare nel cercare di migliore le capacità di produzione. Nello specifico del settore l’attenzione è sulle navi di trasporto alimentate a gpl e a metano liquido (lng) di alto livello e sulle navi da crociera oltre che su vascelli a basso consumo (energy-saving) e quelli definiti “intelligenti”. Quindi, non si sta parlando solo di cantieristica pura, ma anche di fornire tutte le tecnologie necessarie per arrivare al prodotto finito (sistemi gps; tecnologie energetiche; parti meccaniche; software etc).

Per quanto riguarda le navi e piattaforme del settore petrolifero e gas, si sta dando priorità all’esplorazione in mare aperto. La cosa non dovrebbe sorprendere viste le scoperte di pozzi in zone per ora contese dalla Cina e da suoi vicini geografici e data l’importanza strategica di quelle risorse. Quindi, vi è grande attenzione negli strumenti, strutture ed equipaggiamento di supporto offshore; nei sistemi per testare e ispezionare quegli stessi strumenti; e nei sistemi di sicurezza.

L’obiettivo ultimo  è quello di trasformarsi in una potenza di costruzione marittima. Per raggiungerlo la Cina dovrà riuscire a costruire una supply chain integrata che incorpori design, costruzione, fornitura di equipaggiamenti e servizi tecnici.

2. Sistemi avanzati per il trasporto ferroviario

Negli ultimi dieci anni la Cina ha investito fortemente sui treni ad alta velocità e sulle infrastrutture necessarie, siglando partnership con società come Alstom, Siemens, Bombardier, Hitachi and Kawasaki, ed arrivando a costruire circa 18.000 km di rotaie per treni ad alta velocità. Oggi il settore è all’avanguardia e, probabilmente, uno dei più avanzati al mondo. Il focus è ora sugli Its (Intelligent Trasportation Systems) che integrano telematica e ingegneria e che aiutano le ferrovie ad essere più sicure, efficienti (da un punto di vista di consumo energetico) e con un minor impatto ambientale.

3. Macchine e tecnologie agricole

La produzione di macchine agricole è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi dieci anni. Allo stesso tempo, a un tale aumento non è corrisposto un profilo di qualità tecnologica e per questo l’industria cinese del settore dipende ampiamente dalle importazioni di prodotti di qualità. Inoltre, i processi agricoli, la velocità e la metodologia (meccanica) della produzione cambiano in maniera significativa all’interno del paese.In alcune zone, la produzione agricola a “dimensioni ridotte” è, infatti, la norma.

L’obiettivo cinese è quello di adottare nuove tecnologie che portino ad un aumento della produzione, ad un efficientamento del sistema: integrazione delle coltivazioni, “industrializzazione” dell’allevamento, riciclo dei rifiuti. Su quest’ultimo tema, in particolare, vi è un focus indiretto dati gli obietti del Made in China 2025. Si aprono dunque occasioni per tutte quelle realtà in grado di poter fornire tecnologia e materiali di alto livello, oltre che servizi di consulenza tecnica.

4. Aviazione ed equipaggiamento aerospaziale

La crescita nel settore dell’aviazione negli ultimi 20 anni è sotto gli occhi di tutti gli osservatori. L’aumento ha interessato ogni componente del settore, dalla ricerca al design, passando per il testing, la produzione, le riparazioni e manutenzioni. Airbus, Boeing, Rolls-Royce e Bombardier sono presenti da anni nel paese e le sedi di produzione principali sono a Harbin, Shenyang, Xi’an, Chengdu, Shanghai, Tianjin e Zhuhai. Lo scopo cinese è quello di arrivare, entro il 2020, ad avere un’industria di settore competitiva a livello globale e leader a livello continentale per aggiornamenti e riparazioni. Inoltre, punta a diventare competitiva nella produzione di grandi aerei e motori classe C, e a competere nella produzione di elicotteri di media dimensione; negli aerei privati di alto livello ed in quelli per “uso speciale” e di emergenza.

Chiaramente, il settore è già più sviluppato rispetto ad altri ma esistono possibilità di collaborazione in r&d (con tutte le difficoltà che possono derivare con il sistema cinese al riguardo); design; sviluppo di nuove tecnologie e, soprattutto, fornitura di nuove tecnologie, software e sotto-sistemi.  Inoltre esiste la possibilità per la fornitura di parti ad alta tecnologia ed alta qualità.

5. Biotech, farmaceutica, equipaggiamento medico di alto livello

Si calcolano investimenti per circa 748 miliardi entro il 2020 e, inoltre, le riforme al sistema sanitario potrebbero essere un’altra porta di entrata per le società italiane. In particolare, la diseguaglianza di offerta sanitaria tra le zone rurali e quelle urbane è estremamente significativa ed il governo sta cercando di risolvere questo grande problema stimolando l’upgrade del sistema, costruendo o migliorando 3700 ospedali comunitari e 11000 cliniche.Le zone rurali e remote, in generale, dovranno necessariamente fare affidamento sulla tecnologia (come, per esempio, su sistemi di diagnosi remota, devices medici). I fornitori cinesi del settore vengono fortemente influenzati dal governo per far sì che adottino tecnologia diagnostica molto performante e “verde”, e vengono incentivati a chiudere accordi di ricerca e sviluppo, produzione e crescita di mercato con partner stranieri. Il Made in China 2025, come sappiamo, punta a far crescere le capacità cinesi in tutti i settori e anche questo non fa eccezione. Lo scopo finale è quello di avere capacità domestiche in aree come la produzione di robot nel settore medicale; macchine per MRI (risonanza magnetica); devices medici portatili (i cosi detti “wearable devices”); software e prodotti per la telemedicina; stampanti 3D biologiche; tecnologia per le cellule staminali etc. Questo è un settore dove il vantaggio comparativo di paesi come l’Italia è molto forte e, perciò, le realtà italiane partono avvantaggiate per una questione di Know-how.

6. Circuiti integrati e Ict di nuova generazione

L’industria Ict cinese ha avuto un grande sviluppo negli ultimi anni ed i giganti come Alibaba, Baidu, Tencent e Huawei sono diventati attori di primo piano a livello mondiale. Gli attori internazionali operanti nel mercato cinese hanno spesse volte trovato grandi difficoltà, in particolare per le restrizioni del governo cinese in molti dei settori dell’Ict. La crescita del settore mobile è impressionante. La Cina conta ora con più di 674 milioni di consumatori “broadband” (di cui 230 milioni utilizzano network G4). Di particolare interesse: nuove tecnologie per la produzione di circuiti integrati; 5G network e strumenti; software industriali e sistemi operativi; tutti i prodotti connessi al Internet of Things (Iot, internet delle cose); software e hardware per comunicazione sicure e criptate.

7. Equipaggiamenti e tecnologia energetici

In questo momento la Cina ha istallato la più grande capacità di produzione energetica del mondo e la più grande capacità (sempre istallata) per energia termica , idroelettrica, eolica e solare.  Questo apre chiaramente delle possibilità per gli esperti del settore, data la necessità di avere, da un lato,  forniture di buona fattura e alta tecnologia e, dall’altro, la necessità di manutenzione. Inoltre, nonostante una così massiccia istallazione di strumenti di produzione energetica, vi sono grandi difficoltà nella rete di distribuzione. L’energia derivata dal carbone (che, come sappiamo, è teoricamente recessiva visto il focus del Made in China 2025 sui miglioramenti ambientali, ma che allo stesso tempo, rimane importante vista la grande necessità di energia del paese) è storicamente collocata a nord del paese; l’idroelettrica a ovest; e gran parte della produzione eolica a nord e ovest. La maggior parte del fabbisogno energetico, però, è a sud e ad est. Per questo vi sono grandi opportunità per le società in grado di fornire strumenti, prodotti e materiali che possano aumentare ulteriormente le capacità di produzione di energia, prodotti e strutture per la trasformazione e per la trasmissione di energia. Inoltre vi è ampia richiesta di componenti fondamentali come valvole di sicurezza, interruttori, rettificatori. In alcune aree l’obiettivo dichiarato del Made in China 2025 è di arrivare ad avere il 95% della produzione del settore a livello domestico.  Anche expertise (consulenza tecnica e di management) per l’energia nucleare è tra i servizi richiesti, in particolare vista l’intenzione cinese di diventare esportatori di energia nel continente.

8. Strumenti per macchine a controllo numerico avanzate e robotica

Circa 5000 società sono coinvolte nella produzione di macchinari cinesi, con una produzione del valore totale vicino ai 90 miliardi di euro annui. Come risaputo, la Cina è il più grande produttore mondiale di macchinari dal 2002. Allo stesso tempo, però, è ancora carente dal punto di vista tecnologico, al punto che solo circa il 10% dei propri prodotti vengono esportati. La maggior parte dei componenti vengono oggi importati da paesi come l’Italia, la Germania, gli Usa, Giappone e Sud Corea. Il Made in China 2025 punta ad aumentare decisamente  quel 10% di export e per fare ciò apre la porta a tutti i sistemi di controllo ad alta tecnologia, robotica avanzata, stampanti 3D e ogni altro strumento adatto per migliorare la loro qualità e performance.

9. Veicoli a basso consumo energetico e veicoli a con sistemi di propulsione a “nuova energia”

I sussidi per la produzione domestica di veicoli elettrici e a “nuova energia”, come definita dai documenti cinesi, hanno portato ad una crescita del mercato. Anche altri incentivi, quali riduzioni sull’imposizione fiscale a cui sono assoggettati quei veicoli e l’annullamento del costo di registrazione hanno influenzato la crescita. Gli investimenti per la costruzione di infrastrutture di ricarica e distribuzione sono concentrati particolarmente a Beijing, Shanghai, Shenzhen and Guangzhou. Il governo è, al momento, il più grande acquirente di tali veicoli, dato che il 30% di tutti quelli acquistati dalla pubblica amministrazione devono necessariamente rientrare questa nella categoria “elettrici o ibridi”. Anche in questo caso il Made in China 2025 vuole aumentare la produzione domestica di questo settore e, allo stesso tempo, stimolare il mercato di tali veicoli e delle relative infrastrutture. In particolare, si concentra sugli ibridi elettrici “plug-in” (PHEV), sui veicoli ad idrogeno (FCEV), sui veicoli pubblici e commerciali, ed infine sui veicoli intelligenti e connessi (smart). Questo comporta la forte possibilità di collaborazione e investimenti comuni su strutture energetiche (anche per quanto riguarda la distribuzione dell’energia), lo sviluppo dei sistemi di carica energetica, ed in generale in progetti di ricerca e sviluppo per migliorare efficienza e performance dei veicoli.

Oltre agli operatori cinesi, sappiamo che vi sono società come Volvo che sono state acquisite da gruppi di controllo cinesi. Queste hanno anche il vantaggio di essere più vicine, geograficamente, alle realtà italiane oltre che essere all’interno dell’Ue con tutte le garanzie che ciò comporta.

I principali operatori del mercato cinese

BYD
BAIC
Chery

10. Nuovi materiali e materiali avanzati

Fin dal 2010 il governo cinese ha dato priorità allo sviluppo di alcuni settori interessati da nuovi materiali, come metalli strutturali e funzionali ad alte prestazioni, polimeri artificiali, compositi ad alte prestazioni e così via.  Il Made in China 2025 cerca di portare all’estremo lo stesso concetto, nel tentativo di raggiungere i più alti standard internazionali riguardo, per esempio, ai processi manifatturieri a basso impatto ambientale, materiali per condizioni estreme e materiali “ultra-thin”. Il vantaggio ottenibile, ancora una volta, è quello dato dal poter aiutare i produttori cinesi ad aumentare il valore della loro produzione. Al momento la Cina si basa sulle importazioni di nuovi materiali, ma sta cercando (anche in questo settore) di migliorare le proprie capacità domestiche. Su tutti, i comparti più interessati sono l’aerospace, le ferrovie, l’automotive, i circuiti integrati, la plastica e i metalli.

Ecologia trasversale a tutti i comparti

 Infine, a livello trasversale, sappiamo che il Made in China punta a ridurre l’inquinamento esistente in Cina. Nonostante il piano cinese non affronti direttamente la questione, lo fa in maniera indiretta (creando un obiettivo da raggiungere) e questo comporta ampi spazi in ogni settore, da quelli del cittadino riciclo dei rifiuti urbani fino a quelli relativi al trattamento dei rifiuti di ogni settore toccato dal Piano.

 

Checklist

I 10 settori di Made in China 2025

  1. Equipaggiamento marittimo avanzato e navi ad alta tecnologia

    Equipaggiamento Marittimo high-tech

    Materiali adatti all’uso marittimo

    Prodotti/Materiali/Strutture per esplorazioni in alto mare

    Energia rinnovabile Offshore

    Navi da crociera di lusso e yachts

  2. Sistemi avanzati per il trasporto ferroviario

    Infrastrutture ferroviarie

    Materiale per rotaie, snodi, etc

    Materiali e strumenti per controllo operazioni & testing

  3. Macchine e tecnologie agricole

    Strumenti di alto livello per coltivazione

    Strumenti di alto livello per allevamento, produzione di cibo e processamento

    Macchinari per raccolta Agricola in grande scala

    Sistemi “smart” e integrati per raccolta

    Agronomi e know how

    Ricerca e sviluppo

    Nuovi materiali per il raccolto

  4. Aviazione ed equipaggiamento aerospaziale

    Areei per trasporto commerciale passeggeri

    Elicotteri & specialisti

    Parti, componenti ed equipaggiamento

    Aree privati e di lusso

    Equipaggiamento e strumenti speciali per aeroporti

  5. Biotech, farmaceutico, strumentazione medica di alto livello

    R&D e clinical trials

    Product testing & compliance

    Digital health

    Medical devices di alta qualità

    Strumenti di diagnostica in vitro

  6. Circuiti integrati e Ict di nuova generazione

    Hardware & software

    Nuove infrastrutture e sistemi di telecomunicazioni & software industriali

    Tecnologie per Cloud computing

    Integrazione dati & analitiche avanzate

    Smart Grids

  7. Equipaggiamenti e tecnologia  energetici

    Energia a carbone

    Energia nucleare

    Energia eolica marina (strutture e rete)

    Sistemi di sicurezza e monitoraggio

  8. Strumenti per macchine a controllo numerico avanzate e robotica

    Computer numerical control tools (CNC)

    Robotica

    Stampa 3D

    Strumenti e macchinari di alta qualità

  9. Veicoli a basso consumo energetico e a “nuova energia

    Veicoli Elettrici

    Veicoli Ibridi

    Fuel cell vehicles (Veicoli FCV)

    Veicoli intelligenti e interconnessi

    Veicoli sportive di lusso

  10. Nuovi materiali e materiali avanzati

    Materiali metallici speciali

    Metalli strutturali

    Fibre e materiali composite ad alta performance

    Vetri e ceramiche avanzate

    Polimeri avanzati

Leggi altri articoli
Non solo profitti, ma valore sociale: la carica delle tremila società Benefit
None Cresce di mese in mese il numero di aziende che, insieme al business, decide di perseguire un beneficio comune, che indica nel proprio oggetto …

Fidelizzare le persone in azienda? Il welfare è la chiave del successo
None Secondo alcune statistiche il 56% dei lavoratori ha infatti intenzione di cercare un nuovo lavoro entro l’anno: alcuni si accingono all’età pensionabile, i giovani …

La startup inclusiva che mette ordine nelle relazioni con mappe visuali
None Si chiama «Spunto Edu», è made in Bergamo, fondata da due giovani e si sta imponendo come il primo portale web per il supporto …

Volete avviare una nuova impresa o lavoro autonomo? Un milione dalla Regione
None Volete avviare una nuova impresa? Regione Lombardia mette a disposizione un milione per sostenere l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita Iva …