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Imprese che fanno cultura scientifica, l’ Academy digital per attrarre i talenti

Articolo. Un nuovo modello nei percorsi di formazione specialistica: la piattaforma web di Diapath nasce come percorso per creare e condividere conoscenza scientifica fra tecnici , esperti, accademici e giovani studenti su temi di alto contenuto e che valorizza il brand e i know-how dell’azienda

Lettura 5 min.

Un asset strategico per il capitale umano

Un podcast per andare oltre l’Academy aziendale. Il modello si evolve, alla portata delle Pmi, e diventa piattaforma digitale per intercettare e portare in azienda i migliori talenti e profili professionali che ancora non si trovano. Strutturata finora per prevedere e garantire formazione in una logica di continuous re-skilling e up-skilling interno, impostata per aumentare le conoscenze fra i dipendenti, formazione tecnica e professionale, e rinsaldare all’interno la cultura aziendale, ora la corporate academy entra in pieno nella dimensione digitale.
Diventa hub di contenuti online, eroga, fa incontrare e condivide saperi e valori aziendali in un confronto globale delle competenze. Lo fa con nuovi strumenti e canali digitali organizzati in serie su più piattaforme per webinar, podcast, blog di approfondimento, archivi di documenti e articoli specialistici organizzati come ipertesti. L’ulteriore salto alza la qualità dei contributi, i livelli del sapere condiviso, con l’autorevolezza scientifica degli interlocutori, professionisti, docenti, esperti di richiamo internazionale.

«Cambia il primo presupposto. È una rivoluzione in cui è l’impresa a creare e divulgare cultura scientifica ai massimi livelli, con strumenti digitali, facilmente fruibili da tutti e ovunque, perfino mentre si è al lavoro in laboratorio. Alla fine si crea una community di esperti, professionisti, studenti universitari e neolaureati o, nel nostro caso, di patologi o professionisti di laboratorio in giro per il mondo, con cui ci si può confrontare, condividere e scambiare idee smart, best practice, scenari o segreti di routine».

Laura Vavassori

Corporate marketing coordinator di Diapath

Laura Vavassori traccia subito il perimetro del nuovo progetto, lei che lo ha fatto crescere nel ruolo di Corporate marketing coordinator di Diapath, impresa di Martinengo, specializzata nella produzione e lo sviluppo di strumenti e apparecchiature per anatomia patologica, prodotti destinati a laboratori, ospedali e centri di ricerca di tutto il mondo. Lo annuncia da Palermo, dove venerdì scorso, all’università statale, Diapath ha inanugurato la collaborazione scientifica al corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedioco alla facoltà di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata. Un corso di specializzazione con oltre 60 studenti. «Una nuova finestra aperta come presidio sul capitale umano - spiega Vavassori - per trasformare anche questa occasione in una relazione continua con i giovani e come focalizzazione al business».

 

Cresce il valore del brand aziendale

Accanto all’Academy aziendale, alla Knowledge Academy e alla Academy Digital, ora Diapath aggiunge la piattaforma web, il Lab Talks. «Questa strategia è soprattutto una dimostrazione dei valori del brand, che si è evoluta ulteriormente. L’hub è pensato per il nostro target finale e si rivolge a un pubblico esterno e specialista. Ma nasce su una premessa – spiega Alberto Battistel, Chief operating officer di Diapath -: la crescita personale e professionale continua attraverso la condivisione delle esperienze con altri professionisti che hanno competenze simili».

Alberto Battistel

Chief Operating Officer Diapath

E con questo obiettivo la piattaforma è organizzata intorno a un repository, in cinque sezioni, che include una gamma oggi di oltre 120 articoli scientifici, news, una serie di webinar (il primo ciclo ha avuto 1.090 iscritti professionisti di laboratorio, da oltre 46 paesi del mondo), il loro calendario, programmi formativi, un blog, interventi in podcast e interviste con opinion leader ed esperti nel settore dell’anatomia patologica, istologia e citologia. Ma il valore aggiunto del la piattaforma è la capacità di favorire l’internazionalizzazione delle competenze.

 

I contenuti dei webinar, gli interventi nei podcast, la documentazione scientifica sono infatti il risultato di interventi di un team di specialisti e professionisti di notorietà internazionale con i quali i profili più tecnici possono dialogare alla pari. Da qui anche la sfida per Diapath. «È forse più una grande occasione. È una “dichiarazione” ai dipendenti sull’investimento nel loro talento da parte dell’impresa – precisa Battistel -. In questo momento di sostenuta crescita aziendale è importante allineare la rete su skills comuni e alte, per favorire i processi di cambiamento e innovazione».

I mercati intanto sono sempre più internazionalizzati e tecnologici. Le competenze giuste, i giovani talenti formati non si trovano. «Siamo convinti che anche questo progetto sia una leva per essere più impresa attrattiva – spiega Laura Vavassori -, rispetto non solo ai nostri interlocutori della materia tecnica e medica. Ma verso quei talenti, quei giovani ad alto potenziale e con competenze specifiche di cui le imprese faticano a intercettare. Strategia che sta funzionando», sottolinea Vavassori, da un’azienda con 110 dipendenti, una media d’età inferiore ai 32 anni, oltre il 50% sono donne laureate in discipline Stem. E le università sono l’altro grande perno attorno a cui ruota il progetto Lab Talks.

Intercettare i giovani un percorso virtuoso

La definizione nel dettaglio del proprio fabbisogni di profili
È il dato di partenza: chiarezza sui profili di cui ha bisogno l’azienda. Un quadro non sempre definita o disponibile. Consente poi di individuare strumenti, canali e l’offerta per intercettare e proporre i candidati.

Predisporre un percorso efficace di talent acquisition
Per attrarre le migliori risorse occorre investire sull’intero percorso di talent acquisition, con molta attenzione a una chiara comunicazione dai valori aziendali, alla reputazione, alla responsabilità sociale.

Comunicare una coerente employee value proposition
I giovani hanno a disposizione informazioni infinite: questo obbliga l’azienda alla coerenza tra la mission dichiarata e i comportamenti organizzativi (modi di fare e lavorare pratici e messaggi coerenti).

 

Investire e comunicare il proprio brand aziendale
Determinante investire sul proprio brand non solo per attrarre candidati, ma anche come leva di engagement: le persone devono stare bene in azienda e trovare un senso, uno scopo in ciò che fanno.

Individuare i canali digitali corretti per veicolare la proposta
Importante creare un action plan che veicoli i messaggi sia sull’interno sia sull’esterno, con particolare cura sulla parte dell’immagine online, contenuti testuali, foto, video, podcast, che siano chiari e attrattivi.

Non basta saper fare, ma occorre far sapere
Si impone in ogni azienda il social media marketing: sapersi promuovere ricorrendo ai social. È centrale oggi nella produzione, pubblicazione e promozione di contenuti per essere attrattivi verso i giovani.

Alberto Battistel

Chief Operating Officer Diapath

Talk

Dopo l’Academy, ora il Lab Talks per la formazione e la condivisione di conoscenza specialistica. Può essere un canale per intercettare e attirare nuovi talenti e profili specialistici difficili da reperire?

Le nuove generazioni esprimono una percezione diversa rispetto a tematiche come skill, crescita e carriera. Diapath, per rispondere all’evoluzione del mercato, ha scelto la strada dell’innovazione e affinché questo avvenga, è necessario identificare i bisogni formativi dell’azienda e istruire il personale seguendo obiettivi e strategie aziendali. Con questa evoluzione in atto, cambia anche il rapporto tra collaboratori, candidati e organizzazione. Creare un’Academy è stata per Diapath una sfida e anche una grande occasione. Si tratta di una “dichiarazione” ai dipendenti sull’investimento nel loro talento da parte dell’azienda. L’Academy sviluppa le competenze all’interno dell’azienda e nella rete distributiva. In questo momento di sostenuta crescita aziendale è importante allineare la rete su skills comuni e alte, con l’obiettivo di favorire ulteriormente i processi di cambiamento e innovazione. Questa strategia è soprattutto una dimostrazione dei valori del Brand, che si è evoluta ulteriormente con la creazione di Diapath Lab Talks. Diapath Lab Talks è l’Hub pensato per il nostro target finale e si rivolge ad un pubblico esterno e specialista: patologo, tecnico di laboratorio o studente. Nasce su una premessa: la crescita personale e professionale continua attraverso la condivisione delle esperienze con altri professionisti che hanno competenze simili.

Quali sono i vostri prossimi obiettivi di crescita societaria e di dipendenti?

Il nostro obiettivo di crescita principale è quello di completare l’integrazione della controllata in Germania ottimizzando i processi e replicare in seguito con la filiale Diapath France in Francia, costituita a inizio marzo, che sarà pienamente operativa nei prossimi 3 mesi. La strategia della presenza diretta è fondamentale in questa fase storica dell’azienda. Valutiamo rappresentative dirette, anche in altri Paesi, per poter avere un rapporto fiducia e garantire un’alta qualità di servizio con il cliente finale.

E guardando più da vicino il mercato quali strategie state impostando?

L’innovazione costante di prodotto è già nel nostro dna. Stiamo ora potenziando strategie di mercato per rafforzare la nostra presenza commerciale. In questo, gioca un ruolo chiave la formazione a distanza e l’assessment continuo delle filiali controllate all’estero e del distributore.
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