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Gas e nucleare in tassonomia. Ecco che cosa l’Europa ha approvato davvero

Articolo. Il Parlamento europeo di Strasburgo, com’è noto, ha votato e approvato il testo sulla tassonomia e ha respinto la proposta di modifica chiesta da alcuni parlamentari di area ambientalista. La risoluzione di rigetto sulla tassonomia ha ricevuto 328 voti contrari e 278 favorevoli. Gli astenuti sono stati 33. Il Parlamento europeo, quindi, non ha sollevato obiezioni all’atto delegato della Commissione sulla tassonomia per includere specifiche attività nel settore dell’energia nucleare e del gas, a determinate condizioni, nell’elenco delle attività economiche ecosostenibili coperte dalla cosiddetta tassonomia dell’Ue. Ma che cosa l’Europa ha approvato davvero?

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Una centrale nucleare in Francia

Il Parlamento europeo di Strasburgo, com’è noto, ha votato e approvato il testo sulla tassonomia e ha respinto la proposta di modifica chiesta da alcuni parlamentari di area ambientalista. La risoluzione di rigetto sulla tassonomia ha ricevuto 328 voti contrari e 278 favorevoli. Gli astenuti sono stati 33. Il Parlamento europeo, quindi, non ha sollevato obiezioni all’atto delegato della Commissione sulla tassonomia per includere specifiche attività nel settore dell’energia nucleare e del gas, a determinate condizioni, nell’elenco delle attività economiche ecosostenibili coperte dalla cosiddetta tassonomia dell’Ue. Ma che cosa l’Europa ha approvato davvero?

Che cos’è la tassonomia

Il Green Deal europeo ha stabilito che ogni finanziamento e ogni progetto promosso dalla Ue deve avere un valore ambientale, cioè essere utile per l’ambiente, o almeno non deve danneggiarlo.

L’Europa, per questo motivo, ha varato i criteri che permettono di stabilire quando una tecnologia, un prodotto, un progetto, un bene e così via rispondono a questi criteri ambientali. Questa è la tassonomia.

Realizzata con l’aiuto della Piattaforma di esperti per la finanza sostenibile, un gruppo di 57 ong, scienziati ed esperti, punta a diventare il principale standard per gli investimenti su ambiente e sociale.

La tassonomia determina i finanziamenti pubblici ma, cambiando l’appetibilità economica di un progetto o di un investimento, ne orienta anche il valore finanziario sui mercati privati del credito.

La tassonomia è uno strumento con il quale si vuole aumentare la trasparenza dei mercati finanziari per gli investimenti sostenibili del settore privato. Di conseguenza, non impone investimenti e non impedisce a nessun settore economico di riceverne.

Il Green Deal ha stabilito che finanziamenti e progetti promossi dalla Ue devono essere utili per l’ambiente o almeno non danneggiarlo

Il gas e il nucleare

La Commissione, dopo aver ascoltato anche il giudizio di esperti e scienziati, ha proposto la classificazione di alcune attività relative al gas fossile e all’energia nucleare come attività transitorie che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici, inserendole così nella tassonomia verde. L’inclusione di determinate attività nucleari e del gas è limitata nel tempo e dipende da condizioni specifiche e requisiti di trasparenza.

L’inclusione di determinate attività nucleari e del gas è limitata nel tempo e dipende da condizioni specifiche e requisiti di trasparenza

A quali condizioni il gas entra nella tassonomia

Nel caso delle attività legate al gas fossile, l’impianto dovrebbe funzionare solo a gas rinnovabile o a basse emissioni di carbonio entro il 31 dicembre 2035.

In tal modo si può contribuire ad accelerare la transizione dalle fonti energetiche ad alte emissioni, come il carbone, ai gas rinnovabili o a basse emissioni di carbonio.

I dettagli tecnici per il gas

Gli impianti a gas compresi nella tassonomia verde sono pochissimi e devono avere emissioni oggi non raggiungibili con le tecnologie comunemente disponibili.

L’atto delegato riguarda la generazione di energia elettrica a partire da combustibili gassosi fossili; la cogenerazione ad alto rendimento di calore e di fresco e di energia elettrica a partire da combustibili fossili gassosi; la generazione di calore e di fresco a partire da combustibili fossili gassosi in un sistema efficiente di teleriscaldamento e teleraffrescamento.

Ogni attività legata al gas deve rispettare una delle seguenti soglie di emissione: le emissioni durante il ciclo di vita sono inferiori a 100 g di anidride carbonica equivalente/kWh; oppure fino al 2030 (data di rilascio del permesso di costruzione), e se le energie rinnovabili non sono disponibili su scala sufficiente, le emissioni dirette sono inferiori a 270g di anidride carbonica equivalente/kWh; oppure, per l’attività di generazione di energia elettrica, le emissioni dirette annue di gas serra non devono superare una media di 550 kg di anidride carbonica equivalente/kWh della capacità dell’impianto nell’arco di vent’anni.

L’attività, in tal caso, deve soddisfare una serie di condizioni cumulative: ad esempio, sostituisce un impianto alimentato a combustibili fossili solidi o liquidi, garantisce il passaggio completo ai gas rinnovabili o a basse emissioni di carbonio entro il 2035 ed è sottoposta regolarmente a una verifica indipendente del rispetto dei criteri.

Gli impianti a gas compresi nella tassonomia sono pochissimi e devono avere emissioni non raggiungibili con le tecnologie disponibili oggi

I dettagli tecnici per il nucleare

Gli impianti nucleari compresi nella tassonomia verde sono pochissimi e devono adottare tecnologie oggi ancora sperimentali.

L’atto delegato Ue riguarda le tecnologie avanzate con ciclo chiuso del combustibile (di quarta generazione) per incentivare la ricerca e l’innovazione nelle tecnologie del futuro per quanto riguarda gli standard di sicurezza e la riduzione dei rifiuti (senza clausola di temporaneità); nuovi progetti di centrali nucleari per la produzione di energia, che utilizzeranno le migliori tecnologie disponibili (dalla terza generazione in su), saranno riconosciuti fino al 2045 (data di rilascio del permesso di costruzione); le modifiche e gli adeguamenti degli impianti nucleari esistenti per prolungarne il ciclo di vita saranno riconosciuti fino al 2040 (data di approvazione da parte dell’autorità competente).

Gli impianti nucleari compresi nella tassonomia verde sono pochissimi e devono adottare tecnologie oggi ancora sperimentali
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