Ubi Banca insegna ai ragazzi la sostenibilità nelle imprese

Articolo. Saranno gli studenti degli istituti scolastici secondari di Bergamo e provincia i primi ad essere coinvolti nella fase pilota del progetto di educazione «Futurità» di Ubi Banca. L’iniziativa vuole far scoprire come le professioni di domani ci aiuteranno a sviluppare un’economia più sostenibile

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Formare studenti per una professione e un’economia green

Saranno gli studenti degli istituti scolastici secondari di Bergamo e provincia i primi ad essere coinvolti nella fase pilota del progetto di educazione «Futurità» di Ubi Banca. L’iniziativa vuole favorire la diffusione della cultura della sostenibilità all’interno del mondo scolastico e in particolare tra gli studenti del 3° e 4° anno delle scuole superiori. In questa prima fase saranno coinvolti almeno 40mila studenti. Ai ragazzi e alle scuole che partecipano al progetto sono previsti importanti riconoscimenti. Saranno infatti assegnate borse di studio per un valore complessivo di 100.000 euro alle migliori tesi o project work realizzati dagli studenti sulla base del percorso formativo seguito. Per le scuole, invece, è prevista la fornitura di dotazioni tecnologiche a supporto della digitalizzazione delle attività didattiche.

Il percorso del progetto Futurità è già tracciato e definito: simulare di essere il fondatore di un social network che deve proteggere la privacy dei suoi utenti salvaguardando al tempo stesso i profitti della propria impresa; oppure vestire i panni di un Energy Manager impegnato a valutare l’impatto ambientale derivante dall’attività quotidiana dell’azienda per cui lavora; oppure ancora scoprire come un motore di ricerca possa alimentare la flora dell’Amazzonia sono solo alcuni degli esempi delle attività previste per i giovani studenti e i loro insegnanti coinvolti dal programma di educazione. Un percorso sostanzialmente che intende aiutare a comprendere i meccanismi utili ad attuare strategie di sviluppo economico sostenibile di medio e lungo periodo, facendo altresì conoscere il ruolo che imprese e professioni possono svolgere a supporto di questo percorso.

E il mondo del lavoro, delle professioni e delle nuove imprese restano un po’ sempre al centro dell’intero progetto e percorso di formazione. Andando a incontrare i ragazzi proprio sui loro terreni e cercando di intercettare anche le loro attese di informazione su quello che li aspetta sotto il profilo dell’occupazione che verrà.

 

«L’iniziativa – specificano da Ubi Banca - è infatti pensata per coinvolgere in modo del tutto nuovo e «contemporaneo» i giovani studenti e far scoprire loro come le professioni di domani ci aiuteranno a sviluppare un’economia più sostenibile. Un progetto che si distingue per contenuti e modalità di apprendimento, grazie all’impiego di una metodologia didattica «blended», tecnica che coniuga l’attività svolta in classe insieme ai docenti con una piattaforma di learning collaborativa».

Tra i principali argomenti oggetto della formazione, gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e la salvaguardia dell’ambiente, così come tematiche della massima attualità e strettamente connesse alla sostenibilità, eppure escluse dai programmi scolastici, quali quelle relative alla privacy e ai dati sui social, alla smart mobility e alle nuove professioni digitali.
Gli istituti scolastici coinvolti per primi nella fase pilota del progetto (oltre a Bergamo l’iniziativa partirà anche nelle scuole secondarie della provincia di Brescia), saranno invitate a partecipare al programma nel secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2019-2020: in questa prima fase sono quindi circa 40.000 i giovani delle classi terze e quarte potenzialmente coinvolti nell’attività.
Il 16 gennaio è in calendario a Bergamo l’evento di presentazione dell’iniziativa ai dirigenti scolastici della provincia orobica.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia. Digital partner del progetto è WeSchool, leader italiano della didattica digitale.

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