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Tetti solari anche in agricoltura: dal ministero 1,5 miliardi e agevolazioni fino al 60%

Articolo. I costi energetici totali rappresentano oltre il 20 per cento dei costi variabili per le aziende agricole. Sono in arrivo contributi per trasformare i tetti in fonti di energia pulita, unendo a questo anche la loro riqualificazione.

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Terzi per i consumi nella produzione alimentare

L’Italia, anche per la sua millenaria tradizione, è tra i Paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell’Unione Europea, terza dopo Francia e Germania.
I costi energetici totali rappresentano oltre il 20 per cento dei costi variabili per le aziende agricole, con percentuali più elevate per alcuni sottosettori produttivi.

Ecco perché il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali scende in campo con una misura studiata proprio per sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo però il consumo di suolo e quindi tutelando il più possibile l’ambiente.

Settori agricolo, zootecnico e agroindustriale

La dotazione finanziaria destinata alla concessione di contributi è particolarmente rilevante e ammonta a 1,5 miliardi di euro: 1,2 miliardi per le aziende agricole a quali si aggiungono 300 milioni per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli (come caseifici, salumifici …).

La misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, e ha anche l’obiettivo di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.

Insomma un intervento di riqualificazione e modernizzazione dal punto di vista energetico a tutto campo.

 

A fine mese un nuovo tutorial di Skille

L’occasione per il settore agricolo, zootecnico e agroindustriale è particolarmente interessante e il bando si aprirà dal 27 settembre.
Proprio per questo motivo stiamo preparando un nuovo tutorial di Skille che - con la collaborazione degli esperti di Europartner Milano (specializzati nell’assistere le aziende alle prese con i bandi della finanza agevolata) - consentirà agli operatori di capire meglio cosa serve e quali passi compiere per centrare l’obiettivo di ottenere i fondi pubblici disponibili.

Contributi fino al 60% e fino a 1 milione

L’agevolazione per il settore della produzione primaria prevede contributi per il 40% delle spese ammissibili (50% per le aziende delle zone svantaggiate), maggiorabile di 20 punti percentuali se il soggetto beneficiario è giovane agricoltore (di età non superiore a 40 anni alla data di presentazione della domanda di aiuto) oppure un agricoltore insediato nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto.

Le spese saranno ammissibili fino ad un massimo di € 750.000 € per progetto e di € 1.000.000 per soggetto beneficiario

Sarà possibile presentare la domanda, come detto, dal 27 settembre, e fino al 27 ottobre. Non è prevista la formazione di una graduatoria, quindi i contributi verranno assegnati secondo l’ordine di presentazione delle domande.

Ecco perché gli esperti di Europartner Milano sono già al lavoro, disponibili per una valutazione dei possibili progetti, e presto saranno anche con noi per illustrare tutti i dettagli con un tutorial dedicato a illustrare tutto quanto necessario.

Fondi per le eccellenze della ristorazione italiana

Sostegni in arrivo anche per le eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana. È l’obiettivo del fondo istituito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e da Invitalia che mette a disposizione 25 milioni di euro per il 2022 e 31 milioni per il 2023.

Anche a questo argomento - del quale abbiamo già trattato in questo articolo di Skille - dedicheremo un tutorial nelle prossime settimane

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