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Un miliardo per i pannelli solari nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale

Articolo. C’è quasi un miliardo di euro a disposizione per installare pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Prepariamoci in tempo.

Lettura 3 min.

Svincolarsi dai costi dell’energia

Selezionare e finanziare progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del Pnrr (Missione 2, componente 1, investimento 2.2 denominato “Parco Agrisolare). Sono compresi i fabbricati destinati alla ricezione e ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

L’obiettivo del bando “Parco agrisolare Pnrr” che sarà pubblicato entro fine giugno dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è permettere ai settori interessati di rendersi sempre più autonomi per quanto riguarda la disponibilità di energia elettrica.

La dotazione finanziaria è veramente considerevole: al momento le risosrse residue sfiorano il miliardo di euro, per la precisione 993 milioni

Parola agli esperti

Come spiegano gli esperti di Europartner Milano - società specializzata nell’assistere le aziende alle prese con i bandi della finanza agevolata - l’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti di fabbricati strumentali ha l’obiettivo di creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, adeguamento, ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico.

Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti solo se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda, e se la loro capacità non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete, purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

Tutti gli investimenti devono rispettare la regola del DSNH (non arrecare danno significativo).

Il bando dovrebbe essere pubblicato entro la fine di giugno, ma il consiglio degli esperti agli imprenditori dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale è quello di cominciare già a muoversi per predisporre la documentazione necessaria per non perdere l’occasione di ottenere gli interessanti finanziamenti a disposizione.

Scarica qui a lato la scheda riassuntiva del bando.

I possibili beneficiari

Sono soggetti beneficiari:
- imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- imprese agroindustriali;
- indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
- i soggetti di cui sopra costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Gli interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Unitamente alle attività di cui sopra, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

 

Le agevolazioni previste

L’agevolazione prevede un contributo in conto capitale, secondo le seguenti aliquote.

Per le aziende agricole
(stanziati € 693.031.470,19 se in autoconsumo, € 75.000.000 non in autoconsumo):
- 80% dei costi ammissibili per gli investimenti che non eccedono l’autoconsumo
- 30% dei costi ammissibili per gli investimenti che superano l’autoconsumo con aumento delle aliquote in base alla dimensione aziendale e alla localizzazione.

Per le aziende agroindustriali
(stanziati € 150.000.000):
- 80% dei costi ammissibili

Per le industrie di trasformazione da prodotti agricoli in non agricoli
(stanziati € 75.000.000):
- 30%, con aumento delle aliquote in base a dimensione aziendale e localizzazione.

Almeno il 40% delle risorse è destinato ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

I limiti massimi

Per tutte le tipologie di investimento, le spese ammissibili hanno un limite massimo determinato in base alle kWp previste dal nuovo impianto:
- per installazione dei pannelli fotovoltaici, massimo € 1.500/kWp;
- per i sistemi di accumulo, ulteriori € 1.000/kWp (comunque non oltre € 100.000);
- per dispositivi di ricarica elettrica per mobilità sostenibili, una spesa fino a massimo € 30.000,00;
- per tutte le altre opere: € 700/kWp

Gli esperti di Europartner sono a disposizione dei lettori di Skille per una pre-valutazione gratuita dei progetti degli imprenditori interessati.

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