Il «Requiem del Gleno» e la temperatura che sale
La carovana dei ghiacciai domenica in quota al ghiacciaio del Gleno.
La carovana dei ghiacciai domenica in quota al ghiacciaio del Gleno.
L’ha fatta trasportare in elicottero il pastore Fabio Boni, di Parre. Un viaggio speciale per offrire un riparo in quota.
Il 23 agosto verrà dedicato un requiem agli ultimi ghiacci perenni rimasti nella Bergamasca. Guarda il foto confronto dal 2006 a oggi.
Nuova impresa per Busi, appassionato di speedflying.«Ero al terzo tentativo per via del vento. E poi lassù lo spazio è esiguo».
Il fenomeno non è nuovo, mai però così massiccio come segnalato in alta Val Cerviera sopra Valbondione. «Le cellule risalgono all’interno del manto nevoso».
L’apertura delle cascate del 21 giugno è stata annullata ma le abbondanti piogge di questi giorni hanno regalato ai pochi escursionisti saliti nella zona del rifugio Curò uno spettacolo inatteso.
Il primo appuntamento con l’apertura delle cascate del Serio è stato annullato. Era prevista domenica 21 giugno. Lo riporta una nota divulgata dall’ufficio turistico di Valbondione nella giornata di giovedì 4 giugno.
Sorpresa la mattina del 1° maggio per gli abitanti di Valbondione, complice il maltempo di giovedì 30 aprile. Imbiancati il Pizzo Coca e il Pizzo Cavrel
Ci voleva lo scoccare della primavera meteorologica per rivedere la neve imbiancare le nostre montagne.
Una giornata stupenda con cielo terso in pianura e in montagna il vento ha superato i 100 km/h.
La superficie dell’ultimo perenne si riduce. Anche lo spessore diminuisce: persi 2 metri in 12 mesi.Caldo e nubifragi, il declino nel corso del Novecento
L’ultimo appuntamento della stagione sarà il 13 ottobre nella cornice dei boschi autunnali.
Domenica 16 giugno, il primo dei cinque appuntamenti con le aperture delle cascate del Serio.
Come da tendenza ormai consolidata in questi ultimi anni si profila un altro inizio inverno assai deficitario dal punto di vista delle precipitazioni. Le conseguenze di queste anomalie climatiche sono molteplici.
Dopo qualche ora di tregua il vento sabato è tornato a soffiare nella parte alta delle valli spingendo contestualmente la colonnina di mercurio in campo positivo; situazione non favorevole quindi per le stazioni sciistiche, che da alcuni giorni avevano potuto rimettere in azione i cannoni ed ampliare così la loro superficie sciabile.
L’arrivo del vento ha permesso in serata di avere una vista incredibile come capita poche volte in un anno.
Era previsto e puntualmente è arrivato. Dopo qualche fugace vampata nel pomeriggio di domenica il vento ha aumentato la sua intensità durante la notte, soprattutto in montagna, come è stato infatti registrato dalle stazioni del Centro Meteo Lombardo; 76 chilometri orari al rifugio Curò, 98 a Capanna 2000 (in Arera), addirittura 148 ai 2365 del Lago della Vacca, in territorio bresciano.
Le Orobie bergamasche e il triplice salto in notturna della cascate del Serio hanno conquistato oltre seimila spettatori nonostante il maltempo.
Lago Gelt. L’origine nel suo nome, forse assegnato centinaia di anni fa, non lascia spazio a dubbi circa la tenacia con cui il ghiaccio tende ricoprirne la sua superficie, a volte fino a estate inoltrata.
Tracimato il bacino di Valmorta per le abbondanti precipitazioni delle scorse ore e triplice salto d’acqua anticipato per pochi eletti.
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