Costa Volpino, sorprende i ladri Ingegnere preso a pugni in casa
Li ha sorpresi mentre stavano rovistando nel suo appartamento, ha preso uno per la sciarpa per cercare di fermarlo e l’altro gli ha sferrato un pugno in pieno volto.
Li ha sorpresi mentre stavano rovistando nel suo appartamento, ha preso uno per la sciarpa per cercare di fermarlo e l’altro gli ha sferrato un pugno in pieno volto.
Prima ha minacciato e preso a schiaffi una pendolare in attesa del treno all’alba di sabato. Poi ha malmenato pure una guardia giurata in servizio di controllo sulle banchine della stazione ferroviaria di Bergamo, riuscendo anche – nella concitazione – a disarmarla e a impossessarsi della sua pistola d’ordinanza.
Il racconto del bibliotecario di Alzano dove è avvenuta la seconda aggressione.«Lanni veniva qui tutti i giorni, ma non parlava».
I feriti sono entrambi ottantenni. La prima aggressione alla mattina, fuori da un bar. Alle 18 il secondo episodio al parco Montecchio.
La sorella gemella di Massimo Bossetti, Letizia Laura, è stata aggredita nel pomeriggio di mercoledì 17 settembre da tre sconosciuti, che l’avrebbero sorpresa nel garage di casa dei genitori, a Terno d’Isola. Gli aggressori avrebbero inveito contro il fratello.
«Adesso ho paura, molta paura. Non mi sento più libero di uscire da solo in mezzo alla strada». A distanza di una settimana dall’accoltellamento tra due marocchini accaduto domenica sera nel centro di Montello, parla la vittima dell’aggressione.
Un marocchino di 30 anni di Castelli Calepio è stato accoltellato domenica sera da un connazionale nel parco pubblico di via dell’Assunzione a Montello. L’extracomunitario, colpito alle spalle e al torace, è stato trasportato in ospedale. Non dovrebbe essere in pericolo di vita.
«Vivo col terrore che un giorno mi chiamino per dirmi che mia figlia è stata ammazzata». Lancia un disperato appello alle istituzioni il padre della 33enne che lunedì a Torre Boldone è stata picchiata e ustionata con l’olio bollente dal compagno tunisino.
Due mesi fa era finita all’ospedale per l’ennesimo pestaggio del suo compagno e i medici le avevano dovuto asportare la milza. «Ha una lunga cicatrice sulla pancia», racconta un vicino di casa. Lunedì 14 luglio un tunisino di 24 anni l’ha nuovamente malmenata e le ha versato sul viso dell’olio bollente.
Un appartamento disordinato e sporco, macchie di sangue su mobili, pavimento e letto e soprattutto lacci vari, cinture di asciugamano e coltelli, questo quanto hanno trovato gli agenti del Corpo forestale dello Stato nell’appartamento del «killer» dei gatti, un 41enne di Trescore.
Un pregiudicato 60enne di Castrezzato (Brescia), B. S. M., è stato arrestato nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 luglio dai carabinieri di Urgnano per tentato omicidio. Ha usato una grossa ascia per tentare di colpire il responsabile della sicurezza del «Papeete»
Dopo la rissa tra extracomunitari, col ferimento in modo grave di uno di loro, la Lega scende in campo a Bergamo per chiedere di «intraprendere azioni di coordinamento con tutte le altre forze dell’ordine in modo tale da garantire un presidio costante nell’area centrale di piazza Matteotti».
«Sono stato aggredito e accoltellato in strada a Osio Sopra, dove mi hanno soccorso». Lo ha raccontato ai carabinieri di Treviglio poco dopo essersi risvegliato dall’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto, lunedì sera all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il ventunenne dominicano.
Dopo quella di domenica pomeriggio, un’altra rissa è scoppiata nel pomeriggio di martedì 8 luglio in piazza Matteotti, stavolta tra i parcheggiatori abusivi indiani e un gruppo di romeni. È successo alle 17,15: a lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti impauriti.
Un giovane immigrato accoltellato e soccorso per strada a Osio Sopra, ora ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’è stato operato. E poi tracce di sangue all’interno di un appartamento di Dalmine, a circa due chilometri di distanza.
Dopo che l’ambulanza del 118 è ripartita a sirene spiegate verso il «Papa Giovanni», sotto gli occhi atterriti di decine di turisti e clienti a caccia di saldi, gli addetti di A2A hanno lavato la pozza di sangue dal vialetto nei giardini davanti agli uffici dell’Anagrafe.
Costretta a prostituirsi il giorno dopo aver partorito. E’ uno degli episodi più truci e inquietanti raccontata da una ragazza agli inquirenti che hanno smantellato le gang della prostituzione che operavano fra Lallio, Osio, Boltiere, Dalmine e Bergamo.
Colpevole di duplice tentato omicidio, oltre che di rissa, e per questo condannato a quattordici anni di reclusione: questa la sentenza emessa martedì pomeriggio dal tribunale di Bergamo nei confronti di Mama Thiam, 21 anni, senegalese di Bonate Sopra.
Romina avrebbe dovuto partire ieri per il mare, in vacanza con il figlio e la mamma. E per settembre si era regalata il sogno di una crociera, il biglietto era già pronto. Quel che pare certo è che la donna, nubile, non aveva mai dato segni di volerla fare finita.
Giuseppe Pesenti lotta tra la vita e la morte al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo. L’uomo è stato colpito al capo con un avvitabulloni nella notte tra venerdì e sabato sera in via dell’Industria. In carcere un 53 enne, pregiudicato, ma il movente non è ancora chiaro.