Inquinamento, un killer spietato Ogni anno 10.802 morti in Lombardia
Oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono «avvelenati» dall’inquinamento atmosferico: è come se «scomparisse» improvvisamente un’intera città delle dimensioni di Aosta.
Oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono «avvelenati» dall’inquinamento atmosferico: è come se «scomparisse» improvvisamente un’intera città delle dimensioni di Aosta.
Comune di Ciserano cita in giudizio per il rimborso delle spese di bonifica le quattro aziende che hanno inquinato con il cromo VI (esavalente) la falda acquifera fra Zingonia e Treviglio.
Sulla pagina Facebook del gruppo «Sei di Palosco se...» si accende il dibattito su una serie di immagini in cui si vedono pesci morti e carcasse di animali. Il caso segnalato anche all’Asl. Nei giorni scorsi gli interventi di pulizia degli argini.
I sindaci del Sebino dicono basta: bisogna intervenire sui veleni dell’ex Selca di Berzo Demo in Valle Camonica che rischiano di finire nell’Oglio e da lì arrivare dritti dritti nel lago.
Metalli pesanti, idrocarburi, fluoruri e chissà cos’altro. Escono da un capannone bresciano e finiscono nel fiume Oglio per arrivare al lago d’Iseo.
Legambiente in un nuovo rapporto, il dossier «Mal’Aria», delinea la mappa delle peggiori città italiane. Bergamo al 19° posto per le polveri sottili, ma per l’ozono è nella top 5.
In Lombardia un milione di auto di troppo: secondo Legambiente la densità di autovetture è al 500% della media europea.
La ricerca dell’Osservatorio Autopromotec: a Bergamo 150 mila veicoli dannosi per l’ambiente. Al settimo posto in Lombardia, la provincia più ecologica è Como seguita da Lecco.
«Il fatto che sindaci non siano soddisfatti delle risposte tecniche, solo perché non piacciono, non è una opzione seria».
La Lombardia dichiara guerra allo smog con due delibere approvate dalla Giunta regionale.
Bambini a scuola a piedi, caminetti spenti, auto in garage e un maglione in più per non surriscaldare case e uffici. Ecco il decalogo di Legambiente per l’autodifesa dall’inquinamento.
Si chiamano polveri sottili alias Pm10 e della loro presenza ce n’eravamo quasi scordati. L’estate - come tradizione - aveva lasciato il posto all’ozono, ma ora le polveri sono tornate prepotentemente alla ribalta superando il valore limite per tre giorni consecutivi nello scorso weekend dal 26 al 28 settembre.
I Comitati di Bergamo, Grassobbio, Seriate e Bagnatica e i rilievi Arpa sullo scalo: «Come potrà la Procura continuare ad archiviare istanze sacrosante sollevate dai cittadini, rispetto, ad esempio, all’illegittimità dei voli notturni?»
Per la gioia delle bambine bergamasche anteprima, sabato 30 agosto alle 15, all’Uci Cinemas di Curno di «Winx club: il mistero degli abissi». Il film sarà nelle sale a partire da giovedì 4 settembre.
L’ozono non concede tregua e bucato la prima soglia. Il caldo di questi giorni ha contribuito non poco ad innalzare i valori di questo che è a tutti gli effetti un gas naturale nocivo per la nostra salute.
L’area di applicazione delle norme antismog sarà ampliata a partire dal 15 ottobre 2015 e passerà in tutta la regione da 209 comuni a 570. Per quanto riguarda Bergamo invece, oltre ai municipi già presenti nell’area arancio, saranno inseriti 74 nuovi comuni nell’area gialla.
Non sono molti i comuni bergamaschi che possono fregiarsi del titolo di «pollice verde». Sui 244 paesi della nostra provincia, solo 37 hanno ricevuto l’ok da Legambiente, che in questi giorni ha pubblicato la classifica dei «Comuni ricicloni 2014».
Da terra di cave e discariche (autorizzate o abusive) a terra di boschi, oasi naturalistiche e parchi per la produzione di energie ecocompatibili. Il processo di rigenerazione della Bassa Bergamasca sembra pronto a proseguire.
Marcello Moro ha patteggiato 3 mesi e 25 giorni, convertiti in 28.750 euro, per la vicenda riguardante i rimborsi (contestati ) avuti durante il periodo in cui lo stesso era presidente del Consorzio di Bonifica della Media pianura bergamasca.
Nuova segnalazione su via Magrini per quanto riguarda lo stabile della ex mensa che da sempre è al centro delle polemiche per il degrado in cui si trova e per la mancata bonifica di un’area di recente urbanizzazione.