Sclerosi multipla, compagna scomoda. Ma anche qui si può trovare la luce
LA STORIA. Monica Biasio: «Grazie al progetto Hard to reach incontro persone splendide e capisco meglio la malattia».
LA STORIA. Monica Biasio: «Grazie al progetto Hard to reach incontro persone splendide e capisco meglio la malattia».
L’APPUNTAMENTO. Da venerdì 16 a domenica 18 febbraio torna «Agri e Slow Travel Expo - Fiera dei Territori», il salone internazionale organizzato da Promoberg. In programma incontri, presentazioni, show cooking e intrattenimenti, con una grande area dedicata alle attività outdoor.
LA STORIA. Antonio Murelli: «I primi formicolii, poi la conferma della malattia. Aiutare Aism è fonte d’ispirazione».
Liberi di essere se stessi anche con la sclerosi multipla è oggi possibile. È questo il messaggio che è stato rivolto agli oltre 22 mila lombardi con la sclerosi multipla durante l’evento WillChair Table, promosso da Novartis e dall’Aism - Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
DIEGO GHIRARDELLI. La malattia è comparsa a 29 anni. Il giovane di Grumello ha elaborato strategie per ogni giorno.
LA STORIA. Andrea Abate a 29 anni riparte dopo il trapianto dal sogno di lavorare come meccanico delle due ruote.
La storia. Toni Crupi, pizzaiolo 44enne di Capriate, utilizza la scrittura per illuminare le sue giornate, insieme a tanta ironia.
Francesca Cangelli . Di Zanica, 44 anni: «Mi aiuta a controllare l’ansia e mi dà soddisfazioni». Il lavoro e gli affetti.
La nostra capacità di decidere è alimentata dalla proteina Igfbpl1 prodotta da particolari cellule staminali del cervello, localizzate intorno ai ventricoli in cui scorre il liquido cerebrospinale: lo hanno scoperto i ricercatori dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano guidati da …
La storia. I primi segnali per Egidio De Nunzio sono a 26 anni. «È una malattia invisibile e insidiosa, ma si può convivere».
Ricerca L’Asst Papa Giovanni XXIII è capofila di uno dei quattro progetti di ricerca finanziati da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando «Networking, ricerca e formazione sulla Sindrome Post Covid». Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 500.000 euro ed è coordinato da Maria Sessa, Direttore della Neurologia.