Marita all’uscita dal Tribunale
L’udienza è finita da pochi minuti e Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, esce dal Tribunale.
L’udienza è finita da pochi minuti e Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, esce dal Tribunale.
La data della sentenza è stata fissata: 1° luglio. Quel giorno il giudice deciderà se Massimo Bossetti è il colpevole dell’omicidio di Yara Gambirasio. Prima però sono state fissate ancora due udienze.
Nuova puntata del processo Bossetti, venerdì 27 maggio. All’udienza riservata alla difesa, mamma Ester ha deciso di non presenziare, cambiando idea all’ultimo momento. Si è però presentata Marita Comi, la moglie di Massimo Bossetti, che non era prevista in questa lunga giornata in Tribunale.
Intercettata a Redona: per gli inquirenti è l’opera di un mitomane.
Venerdì il processo a Massimo Bossetti vedrà gli interventi degli avvocati Pezzotta e Pelillo.
Caso Yara, il pm Letizia Ruggeri ha chiesto l’ergastolo e 6 mesi di isolamento per Massimo Bossetti. Una requisitoria fiume che si è protratta per due udienze e 13 ore: la prima è durata 8 ore, la seconda 5. Ecco i dieci punti principali dell’accusa.
La requisitoria del pm di Bergamo Letizia Ruggeri per il processo a carico di Massimo Bossetti, accusato del delitto di Yara.
Mercoledì 18 maggio dalle 15 riparte il processo: il pm Letizia Ruggeri presenterà la richiesta di condanna nei confronti Massimo Giuseppe Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio.
Nel pomeriggio il pm cercherà di convincere i giudici riguardo alla bontà delle presunte prove e, alla fine, invocherà la condanna dell’imputato. Quantificherà anche l’entità della sanzione che ritiene congrua per il muratore di Mapello. Sarà l’ergastolo?
Si è conclusa alle 19 la prima parte della requisitoria del pm Letizia Ruggeri nel processo a carico di Massimo Bossetti. Il magistrato aveva iniziato il suo intervento alle 9,50. Il muratore era in aula, davanti a lei, accusato della morte di Yara Gambirasio.
Massimo Bossetti, venerdì 13 maggio, avrà due avversari in aula: un pm e la fredda aritmetica del Codice penale. Al processo per l’omicidio di Yara Gambirasio è il giorno della requisitoria di Letizia Ruggeri, il magistrato che ha condotto le indagini e sostenuto l’accusa in dibattimento.
Ivo Mazzoleni, presidente dell’associazione «La passione di Yara» che sostiene i ragazzi in difficoltà, ha comunicato che la coreografia organizzata dai tifosi nerazzurri prima di Atalanta-Chievo è stata rimandata.
La decisione della Corte d’Assise di Bergamo sulle 5 perizie richieste dai difensori del muratore di Mapello a processo per il delitto di Yara.
Il pm Letizia Ruggeri nell’udienza del 22 aprile si è opposta a tutte e 5 le perizie chieste dalla difesa del muratore di Mapello imputato per l’omicidio di Yara. La Corte si è riunita per decidere, nel pomeriggio il verdetto.
Udienza importante quella di venerdì 15 aprile per il processo Bossetti con la difesa che ha chiesto una valanga di perizie e il pm Letizia Ruggeri che sia prodotta la corrispondenza «infuocata» tra l’imputato e una detenuta e un supplemento d’indagini sulle telecamere che, il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio, ripresero il furgone che per l’accusa è quello di Bossetti, per la difesa no.
Nel corso dell’udienza del processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti ha citato una fisioterapista che lavora nella palestra dalla quale scomparve il 26 novembre del 2010 la tredicenne poi trovata uccisa.
Stamattina al tribunale di Bergamo riprende il processo a Massimo Bossetti, alla sbarra con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Sono una decina i testimoni della difesa che verranno sentiti nell’udienza odierna.
Nell’abbraccio dei genitori di Yara il pubblico che ha affollato il palazzetto dello Sport di Brembate Sopra ha avvertito con emozione la grande passione di questa famiglia toccata dalla grave perdita della figlia.
Dopo una mattinata nella quale si sono succedute testimonianze di persone che hanno dichiarato di non aver visto né Massimo Bossetti, né il suo autocarro il giorno della scomparsa di Yara nei pressi del centro sportivo di Brembate Sopra, è arrivata una serie di notizie abbastanza rilevanti.
È scattata, venerdì 1° aprile, la 36ª udienza del processo Bossetti ed è continuata la serie di testimonianze di persone, chiamate dalla difesa, che gravitavano nelle ore della scomparsa di Yara Gambirasio nella zona del centro sportivo di Brembate Sopra. Ed è stata una serie di «non ho visto nulla».