Bossetti, ancora testimoni a discarico La Corte decide sulla lista dei testi
Udienza numero trentasei, venerdì 1° aprile, al processo contro Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio.
Udienza numero trentasei, venerdì 1° aprile, al processo contro Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio.
Il processo a Massimo Giuseppe Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio, entra nella fase della battaglia per i testimoni.
«Non si può continuare con testimonianze che portano prove negative». Il giudice Antonella Bertoja che preside il processo Bossetti chiede un cambio di rotta alla difesa.Rincara la dose il legale della famiglia.
Non ha visto l’hard-disk dei due computer di casa di Massimo Bossetti ma dalla documentazione che ha analizzato, e che è negli atti del processo, l’informatico forense Giovanni Bassetti parla di nessuna ricerca illecita fatta dal muratore di Mapello.
Ricomincia dopo la mini-pausa di Pasqua il processo a carico di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio: siamo all’udienza numero 35.
È stata una deposizione ad alta tensione quella che si è svolta nell’aula della Corte d’assise di Bergamo di Walter Brembilla, il custode del centro sportivo dal quale sparì Yara Gambirasio il 26 novembre del 2010.
Trentaquattresima udienza venerdì mattina 18 al processo contro Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. È ufficialmente cominciata la carrellata di testimoni a discarico, citati dalla difesa dell’imputato.
Il processo Bossetti continua a Bergamo con nuovi colpi di scena. La difesa ha iniziato a interrogare i suoi testimoni e nel primo pomeriggio sono stati sentite altre tre persone.
Ascoltato anche Giovanni Terzi, il tecnico informatico che si è occupato di installare il pc della famiglia Bossetti.
È stata archiviata la querela per diffamazione sporta da Massimo Bossetti contro il medico legale Fabio Buzzi che aveva parlato in televisione.
«Signor Bossetti, ci dica: perché c’è il suo Dna su Yara Gambirasio?». È solo il calcio d’inizio, ma il pm Letizia Ruggeri cerca subito il gol con pallonetto a sorpresa da centrocampo.
Si parte con la questione del furgone bianco il pomeriggio dell’interrogatorio di Massimo Bossetti. Ancora incalzato dal pm Letizia Ruggeri.
«Chi ha fatto male a Yara non può aver agito da solo». Lo dice Massimo Bossetti durante l’interrogatorio fiume di venerdì mattina 11 marzo.
L’hanno vista entrare con discrezione poco prima dell’udienza. In aula ad ascoltare le risposte di Massimo Bossetti anche la moglie Marita Comi, che era assente la scorsa settimana.
Venerdì 11 marzo è in programma un’udienza chiave del processo che vede Massimo Bossetti alla sbarra per l’omicidio di Yara. La giornata sarà dedicata interamente all’interrogatorio del muratore da parte dell’accusa, delle parti civili e della difesa.
Nella mattinata del 10 marzo a Bergamo si è tenuta l’udienza in cui Massimo Bossetti figura come parte offesa dopo aver denunciato il professor Fabio Buzzi per le affermazioni sul Dna a «Segreti e Delitti» su Canale 5. Il giudice si è riservato sull’opposizione all’archiviazione, la decisione nei prossimi giorni.
Dopo i due carabinieri sul materiale informatico recuperato dai computer di Massimo Bossetti, dopo le polemiche sul dna e lo spionaggio informatico, oggi è il giorno del muratore di Mapello accusato della morte di Yara Gambirasio.
Mattinata di controesame per i due consulenti informatici dei Carabinieri: il sottotenente Giuseppe Specchio e il maresciallo Rudi D’Aguanno del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma (Racis) parlano ancora di «copioso materiale pornografico».
C’è chi è arrivato alle 7 per essere sicuro di prendere posto in aula. E se si pensa che i cancelli del Tribunale aprono alle 8.30 si può intuire che quella di venerdì 4 marzo è un’udienza molto attesa: Massimo Bossetti sarà chiamato a rispondere alle domande di accusa e difesa.
Il giorno di Massimo Bossetti. Venerdì 4 marzo il muratore di Mapello sarà chiamato a rispondere alle domande di accusa e difesa.