Bossetti, depositata la nuova istanza «Siti pedopornografici? No, pop up»
Claudio Salvagni, legale del carpentiere di Mapello, in carcere da giugno per l’omicidio di Yara Gambirasio ha consegnato a Brescia la nuova istanza di scarcerazione.
Claudio Salvagni, legale del carpentiere di Mapello, in carcere da giugno per l’omicidio di Yara Gambirasio ha consegnato a Brescia la nuova istanza di scarcerazione.
In principio fu il Dna (il «faro dell’inchiesta», per dirla con il pm Letizia Ruggeri), l’asso che ogni magistrato inquirente vorrebbe fra le sue carte per portare a processo un sospetto omicida. Un indizio granitico, ma (a voler trovare un neo) forse un po’ impersonale e asettico per la maggioranza dell’opinione pubblica, che di nuclei, cromosomi e alleli ha solo qualche vaga reminiscenza scolas…
È lì, fra le pieghe digitali della memoria dei due computer di Massimo Bossetti, che gli inquirenti hanno cercato il presunto movente dell’omicidio di Yara Gambirasio.
«È diventata per me una ragione di vita, non mollerò mai, fino alla fine. Sono Innocente, vi prego di credermi»
«L’analisi del Dna mitocondriale estratto dalle tracce 31G19 e 31G20 palesava una situazione insolita: a fronte di quantità significativamente elevate di Dna maschile in tali campioni (circa il 50 per cento nel campione 3G19 e il 70 per cento nel campione 31G20), l’analisi del Dna mitocondriale evidenziava un aplotipo misto con una componente maggioritaria riconducibile alla vittima e una minorit…
C’è anche una relazione della consulente scientifica della difesa, la professoressa Sarah Gino, nell’istanza di scarcerazione preparata dal legale di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni.
Un detenuto del carcere di via Gleno, compagno di sezione di Massimo Bossetti, è stato sentito dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) come persona informata sui fatti, nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio.
L’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti:«Le affermazioni del procuratore Francesco Dettori sono emblematiche delle difficoltà della Procura nell’ammettere gli evidenti e già acclarati errori compiuti».
Il procuratore di Bergamo, Francesco Dettori interviene sulle recenti notizie riguardanti la vicenda Yara.
La relazione del consulente della procura: il dna mitocondriale non è attribuibile al muratore. Gli esperti: ma quello che conta è il dna nucleare e i risultati di quattro laboratori non lasciano dubbi.
Un lunghissimo articolo che ripercorre la storia del delitto di Yara Gambirasio. Lo ha pubblicato l’8 gennaio il Guardian, sul suo sito on line.
Il caso di Yara con l’arresto del suo presunto assassino, Massimo Bossetti, è stata una delle notizie più rilevanti in ambito nazionale nel 2014 ed è naturale che i pezzi dedicati alle indagini siano stati gli articoli di cronaca di gran lunga più letti sul sito internet de L’Eco di Bergamo lo scorso anno.
Si riapre la querelle tra il pm Letizia Ruggeri e l’esponente del Carroccio. Il gip di Venezia ha disposto che il pm formuli entro 10 giorni l’imputazione coatta.
Il furgone di Massimo Bossetti sarebbe stato ripreso più volte a Brembate Sopra nella zona della palestra il 26 novembre del 2010, giorno della scomparsa di Yara Gambirasio.
Silvia Gazzetti, indicata d’ufficio il giorno dell’arresto, e poi confermata come legale di fiducia dal carpentiere di Mapello in cella per l’omicidio di Yara Gambirasio ha rimesso il mandato.
Un’intervista del settimanale «Oggi» sul caso Yara con un testimone che avrebbe riconosciuto Bossetti, vicino a casa Gambirasio il giorno della scomparsa della ragazzina.
Resta in silenzio Massimo Bossetti, sottoposto a interrogatorio nella mattinata di lunedì 24 novembre il carcere. Il muratore di Mapello, in cella da cinque mesi con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il pm Letizia Ruggeri ha ifirmato martedì, di sua iniziativa, un provvedimento di revoca del regime di isolamento giudiziario, in cui da 136 giorni si trovava il muratore di Mapello, accusato dell’omicidio di Yara
Un’ora con famiglia per Massimo Giuseppe Bossetti. L’artigiano di Mapello, accusato di essere l’assassino di Yara, ha potuto riabbracciare in carcere i tre figli in occasione del suo 44° compleanno.
Proseguono le indagini scientifiche a carico di Massimo Bossetti, l’artigiano edile di Mapello in carcere da oltre quattro mesi con l’accusa di aver ucciso Yara.