Rifiuti, il nuovo accordo Rea
Pirovano: gli aumenti sono del 4%

Provincia di Bergamo e Rea Dalmine Spa hanno firmato, nei giorni scorsi, la nuova convenzione che fissa il costo di incenerimento per gli oltre 200 Comuni bergamaschi che conferiscono i rifiuti (circa 110 milioni di chili all'anno) al termovalorizzatore di Dalmine.

Provincia di Bergamo e Rea Dalmine Spa hanno firmato, nei giorni scorsi, la nuova convenzione che fissa il costo di incenerimento per gli oltre 200 Comuni bergamaschi che conferiscono i rifiuti (circa 110 milioni di chili all'anno) al termovalorizzatore di Dalmine.

La nuova tariffa sarà di 113 euro a tonnellata a partire dal 1° gennaio 2012 e fino al 2026. Fino a fine anno, invece, resterà in vigore l'attuale tariffa di 86,58 euro a tonnellata. L'accordo - spiega un comunicato della Provincia - offre a Comuni e Società di gestione del ciclo dei rifiuti anche una serie di altre opportunità.

Nel testo si precisa anche che è falso dire che la tariffa rifiuti aumenterà del 30%: l'aumento è mediamente del 4%, perché ad aumentare è solo il costo dell'incenerimento mentre le altre voci che compongono il processo di smaltimento dei rifiuti restano invariate

A questo accordo, spiega il presidente della Provincia Ettore Pirovano, si è arrivati «dopo la decisone unilaterale di Rea di portare la tariffa per l'incenerimento dei rifiuti dagli attuali 86,58 euro a 142 euro a tonnellata con un aumento del 67%. Un rincaro che secondo Rea sarebbe servito a recuperare i 20,7 milioni di sconto applicato sulla tariffa dal 2001 al 2008. Ovviamente ci siamo immediatamente opposti, abbiamo invitato i Comuni a congelare i pagamenti e a non rinnovare la convenzione. Subito dopo abbiamo indetto gli Stati generali, fissato una serie di incontri con i Sindaci e le Società che gestiscono la raccolta (da cui è nato un fronte guidato dal Comune di Albino) per trovare una linea d'azione condivisa e, contemporaneamente, abbiamo continuato a confrontarci con Rea».


Secondo Prirovano quello di 113 euro a tonnellata «è l'accordo più vantaggioso che si potesse fare. Un aumento del 30% rispetto al 67% preteso da Rea. Ma è falso dire che la tariffa rifiuti aumenterà per i Comuni del 30%. Ad aumentare del 30% è solo l'incenerimento che è una parte del processo di smaltimento composto da varie voci che restano invariate. L'aumento della tariffa per i Comuni andrà da un minimo di +2% a un massimo di +7,5% a seconda della differenziata attuata.  In un Comune di media grandezza e nella media provinciale di raccolta differenziata il costo dell'incenerimento passerà dal 14% al 18% facendo aumentare (mediamente) la tariffa rifiuti del 4% e non del 30. Ed è altrettanto chiaro che più si ricicla e si recupera meno si manda in inceneritore, meno si spende. Senza contare che il risultato conseguito con questo accordo azzera il passato, evita azioni di rivalsa sui Comuni e chiude una stagione di monopolio permettendo ai Comuni di aprirsi al mercato, andare a gara in un bacino regionale, incenerendo dove i costi sono più vantaggiosi».

E a proposito proprio della gara, Pirovano aggiunge: «A fine 2011, 15 Comuni e altrettante Società di gestione vedranno scadere la loro convenzione con Rea e potranno decidere se rinnovarla (con la nuova tariffa) o se andare a gara, scegliendo di conferire le loro 65 mila tonnellate di rifiuti al miglior offerente. Naturalmente anche Rea potrebbe partecipare presentando una tariffa inferiore. Il fronte guidato dal Comune di Albino sta andando avanti con l'organizzazione del bando (con l'assistenza legale degli uffici della Provincia) e potrebbe essere presto seguito da altre 15 realtà (quindi altre 35 tonnellate) il cui accordo con Rea scadrà nel corso del 2012».

E cosa potranno fare quei comuni che hanno già rinnovato la convenzione fino al 2015, di fronte a eventuali tariffe più economiche offerte dal mercato? Dovranno comunque sottostare all'accordo più oneroso sottoscritto con Rea? Spiega Pirovano: «Una pubblica amministrazione può uscire da qualsiasi contratto se dimostra di pagare di più a parità di servizi ricevuti. Fortunatamente per la maggior parte di Comuni e Società la convenzione scade quest'anno. Con questo accordo è stato cristallizzato lo status quo, azzerato il pregresso, vanificate possibili azioni di rivalsa sui Comuni. Ora i giochi sono nuovamente aperti e Comuni e Società possono puntare a trovare una tariffa più conveniente».

E sulla richiesta avanzata dalla Rea per realizzare la terza linea di incenerimento Pirovano è categorico: «La raccolta differenziata in Bergamasca aumenta e di conseguenza diminuiscono i rifiuti da portare in inceneritore. Non si vede quindi la ragione di ampliare ulteriormente l'impianto».

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