Il caso Valbrem va in Regione
I sindacati: «Si ritiri la mobilità»

Si è svolto nella giornata di lunedì 25 ottobre l'incontro, presso la IV Commissione della Regione Lombardia, per discutere del caso Valbrem. Da parte del sindacato, riferisce Gianfranco Maifredi, «è stata sottolineata la richiesta di ritirare la procedura di mobilità e attivare ogni forma di ammortizzatore sociale possibile, per far fronte alle esigenze dei 116 lavoratori dell'azienda». Da parte sua la proprietà ha ribadito la decisione di chiudere gli stabilimenti di Lenna e Presezzo e non ha fatto aperture di alcun tipo, in questo appoggiata anche dai rappresentanti di Confindustria, secondo cui senza assicurazioni di un proseguimento del finanziamento della cassa in deroga questa è l'unica decisione tecnica possibile.

Dalla Commissione è comunque partita la richiesta di interessare la Giunta Regionale e il Ministero dello sviluppo economico, perché si attivino sulla necessità di avviare le procedure per gli ammortizzatori sociali e per ritirare la mobilità, oltre che verificare possibilità alternative sul piano industriale. «Giudichiamo positivo l'impegno della commissione e auspichiamo che l'azienda decida di recedere dall'idea della mobilità che porterebbe di fatto a un licenziamento di massa senza prospettive per i lavoratori – ha dichiarato Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl -. Nello stesso tempo è indispensabile utilizzare strumenti alternativi come la deroga o la Cigs, all'interno dei quali aprire soluzioni diverse alla chiusura degli stabilimenti. Sollecitiamo infine Confindustria a non nascondersi dietro i tecnicismi e di trovare soluzioni che esulino dalla mobilità». Il prossimo incontro si terrà il 9 novembre in Provincia.

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