Quante volte ci si rende conto di conoscere poco o nulla della provincia in cui si vive? Perché un comune ha la declinazione «al Serio» piuttosto che «d’Adda», perché alcuni luoghi della bergamasca hanno il leone veneto e altri no, e ancora, quali strade e vie univano i territori delle province lombarde quando l’asfalto non esisteva ancora?
A queste e altre domande si può rispondere senza correre a digitare parole chiavi sui motori di ricerca e senza cercare video di spiegazione. Basta armarsi della voglia di uscire di casa e scegliere quale dei 23 castelli lombardi visitare, toccando con mano – e piedi – la storia che più ci è vicina.
Meglio di un documentario o della ricostruzione di una serie tv, infatti, ci sono le «Giornate dei castelli», che mettono in rete oltre venti località sparse nella pianura bergamasca e bresciana, ma anche nel cremasco e sul confine milanese del fiume Adda, mostrando un territorio affascinante e ricco di personaggi e aneddoti sconosciuti.
Le date
La data da segnare sul calendario è quella della prima domenica del mese, a partire dal 5 marzo, in aggiunta alle festività che si susseguono ad aprile, per un totale di otto giornate dedicate fino a giugno. Nello specifico si inaugura il 5 marzo, come detto, per proseguire il 2, 10 e 25 aprile, continuando l’1 e 7 maggio e chiudendo in bellezza il 2 e 4 giugno.
A curiosi, appassionati, famiglie e gruppi di amici si apriranno le porte e i portoni delle dimore storiche, ponti levatoi e torri d’avvistamento, ripercorrendo battaglie e costumi di una Bergamo medievale. Dopo la pausa estiva, i tour riprendono da settembre a dicembre.
Tra musica e virtual tour
Novità di questa edizione è l’accordo con le associazioni delle bande musicali bergamasche e bresciane che terranno concerti bandistici in location d’eccezione, mentre altre progettualità vedranno il circuito dei castelli di Pianura da scoprire intrecciarsi con mostre d’arte, esposizioni e il progetto «Inedita» dell’associazione deSidera, che ospita letture di opere ideate da scuole di scrittura creativa con testimonial d’eccezione.
Negli scorsi mesi, inoltre, l’associazione Pianura da scoprire ha messo a disposizione sul proprio sito web sette tour virtuali, che consentono l’esplorazione da casa di altrettanti castelli, per permettere a chiunque di viaggiare e godere di questi beni culturali.
Scoprire i borghi storici, in ogni caso, permette di partecipare ai numerosi eventi che nei diversi mesi vengono organizzati in concomitanza delle giornate d’apertura, tra rievocazioni, concerti, mercatini d’antiquariato, degustazioni e speciali iniziative dedicate ai più piccoli.
Bergamo e Brescia medievali
Da pochi anni a questa parte nella mappa delle dimore storiche visitabili sono entrate alcune “chicche” che sono state aperte al pubblico poche volte. Tra queste c’è il bresciano Borgo di San Giacomo che ospita il Palazzo ex Della Volta oppure il Borgo di Orzivecchi con Palazzo Martinengo e l’Oratorio dei Disciplini, un piccolo gioiello ricco di affreschi. Sempre nella pianura bresciana, ma già rinomato e metà di migliaia di turisti è il castello di Padernello, elegante maniero circondato dal fossato, che domina il piccolo paese che fu della nobile casata dei Martinengo.
Domenica 2 aprile, invece, un tour in pullman partirà dalla città di Brescia sulle tracce del grande condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, includendo la visita al castello di Solza, paese natale del capitano di ventura, il castello di Malpaga, suo quartier militare e dimora ricca di pregiatissimi affreschi, nonché il borgo medievale di Martinengo, con i notevoli lasciti civili e religiosi voluti dallo stesso Colleoni.
«Tra i punti del dossier del progetto “Capitale italiana della cultura” compariva proprio la tematica “La città dei tesori nascosti” mirata a ripensare, reinterpretare e riprogettare il rapporto con i patrimoni culturali e anche i significati e gli usi che i cittadini attribuiscono loro. Proprio a questo punto ci siamo ispirati per le novità di questo 2023» ha raccontato Raffaele Moriggi, presidente di Pianura da scoprire, mentre Diego Moratti aggiunge: «Ci auguriamo che questo tour tematico sia il primo di una lunga serie di proposte che permettano di scoprire in modo nuovo il patrimonio storico lombardo».
Le informazioni sempre aggiornate su quali e quante località sono aperte in ogni data di apertura, gli orari, costi e dettagli delle visite si trovano sul sito www.pianuradascoprire.it, dove sono disponibili anche i recapiti a cui prenotare per telefono o email.