Salgono a 3 i casi di infezione da meningococco
Regione: «Avviata la profilassi a Villongo»

Dopo il terzo caso di cui si è avuta notizia lunedì 23 dicembre (un operaio di 36 anni ricoverato in prognosi riservata a Brescia ), la Regione congiuntamente al sindaco hanno deciso di proporre una campagna di vaccinazione rivolta a tutta la popolazione tra gli 11 e i 50 anni.

«Le analisi hanno confermato un nuovo caso di Sepsi da Meningococco C per un cittadino residente a Villongo. Abbiamo già avviato le profilassi ed estenderemo l’offerta vaccinale fino ai 50enni del paese».

Lo annunciano l’Assessore al Welfare Giulio Gallera e il Sindaco Maria Ori Belometti, illustrando le azioni che si stanno mettendo in campo, insieme alle Ats di Bergamo, di Brescia e alla Asst di Bergamo Est a seguito di un nuovo caso di infezione (il terzo in pochi giorni) verificatosi nella stessa comunità locale e che vede ricoverato un 36enne in prognosi riservata all’Ospedale di Brescia.

«Oltre alle operazioni di profilassi antibiotica – aggiunge l’Assessore – che hanno già coinvolto familiari e conoscenti, abbiamo deciso di estendere il piano di offerta vaccinale avviato a seguito dei primi due eventi: stiamo già procedendo a contattare direttamente e personalmente tutti i giovani residenti di età compresa fra gli 11 e 25 anni, ed ora pensiamo di coinvolgere i medici di base per formulare la proposta di vaccinazione alla popolazione fino a 50 anni».

Sono confermate le aperture aggiuntive dell’ambulatori a Sarnico sede Presst ASST Bergamo Est, P.zza Libertà 37, nei giorni 24 - 27 - 30 e 31 dicembre e 2 - 3 gennaio ore 9-12 con accesso libero. Contestualmente l’Assessore Gallera e il sindaco Maria Ori Belometti stanno valutando l’apertura un ambulatorio straordinario in paese, in locali che verranno definiti nelle prossime ore a cura dell’Agenzia per la Tutela della Salute di Bergamo, per procedere a sedute aggiuntive di vaccinazione. 

I due casi precedenti

Nelle scorse settimane, analoghe infezioni da Meningococco C avevano colpito due ragazze di Villongo, una delle quali era deceduta in ospedale. Allora erano state avviate le profilassi per oltre 400 contatti e formulate proposte vaccinali ai coetanei delle due giovani.

Secondo gli esperti, il batterio pare sia particolarmente aggressivo e determina infezioni generalizzate particolarmente gravi. «Siamo in stretto contatto con l’Istituto Superiore di Sanità – sottolinea l’Assessore Gallera – con cui abbiamo condiviso le linee d’intervento e gli approfondimenti necessari».

© RIPRODUZIONE RISERVATA