La violenza di Israele e il silenzio del mondo
MONDO. «L’operazione Jenin è finita», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
MONDO. «L’operazione Jenin è finita», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
ESTERI. Si può fare quel che fa, inevitabilmente, il presidente Macron: prendersela con i provocatori, potenziare lo spiegamento di forza pubblica, mandare i blindati in strada, additare i social come un luogo di promozione della violenza, chiedere la collaborazione delle famiglie, promettere giustizia per Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso dalla polizia a Nanterre.
STADIO. Proseguono le indagini sui fatti del 19 febbraio, perquisiti tre giovani atalantini: avrebbero fatto parte di un gruppo che in viale Giulio Cesare aggredì agenti che stavano arrestando un uomo accusato di aver preso parte ai tafferugli. Avviate le procedure per i Daspo. Il totale dei denunciati sale a 95, di cui 77 leccesi e 18 atalantini, emessi oltre 20 Daspo.
IL COMMENTO. Con la rivolta di sabato scorso sono iniziati i mal di pancia russi per la comunità internazionale. E adesso che cosa succederà in un Paese con migliaia di bombe atomiche? In un Paese in cui lo Stato ha perso il monopolio della forza e si è rotta la catena di comando? Purtroppo è accaduto quello che alcuni specialisti «Cassandre» - tra i quali chi scrive - temevano fin dalla primave…
IL COMMENTO. Evghenij Prigozhin ha presentato il conto al Cremlino. Per anni conosciuto come il «cuoco di Putin» e uomo dell’entourage presidenziale, ha capito di persona al fronte in quale vicolo cieco si è infilata la Russia. Le sue continue esternazioni in questi mesi hanno riempito i social media, tanto da farlo diventare in meno di un anno la quinta personalità più popolare del Paese, stand…
LA GUERRA. I miliziani della Wagner sono arrivati «a 200 chilometri da Mosca», ma ora fanno «marcia indietro», annuncia Yevgeny Prigozhin. Nella capitale russa misure antiterrorismo. Putin alla nazione: «Difenderemo il nostro Stato da qualsiasi tradimento». L’alta attenzione delle cancellerie europee.
Questo slogan è stato utilizzato molte volte nel movimento curdo turco, nelle manifestazioni e negli incontri delle donne curde dall’inizio del 2003. Tuttavia, si è diffuso ampiamente dopo la guerra civile siriana nel 2011. Ora è cantato in Iran ed è diventato globale. Ma qual è la sua origine?