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Quattro consigli per essere più green in cucina

Articolo. A pochi giorni dalla «Giornata Mondiale della Terra», vi forniamo alcune pratiche per aiutarvi a ridurre gli scarti di cibo. Pianificazione, conservazione, consapevolezza e riutilizzo solo le parole chiave: ecco come possiamo mangiare bene, senza sprechi

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La « Giornata della Terra » è una ricorrenza che si celebra ogni anno il 22 aprile in ben 192 paesi nel mondo. Quella della salvaguardia del pianeta è una tematica sicuramente attuale, ma questa ricorrenza ha una storia ben più lunga. Il primo Earth Day fu istituito nel 1970, con 20 milioni di cittadini americani che si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra a seguito di un disastro ambientale in California avvenuto qualche mese prima. Oggi più che mai sentiamo questo tema vicino. Ma la nostra attenzione verso il pianeta non può limitarsi a una sola occasione: la differenza la possiamo fare cambiando il nostro stile di vita ogni giorno, anche nelle piccole cose.

In cucina, ad esempio. Pensate che secondo il report dell’Osservatorio Waste Watcher International, il valore dello spreco di cibo in Italia ammonta a oltre 13 miliardi di euro, con più di 4 milioni di tonnellate di cibo gettato via in un anno. Sì, solo in Italia. E non iniziate a puntare il dito contro i ristoranti, le mense e i supermercati: ogni settimana, in media, nelle case italiane si buttano 566,3 grammi di cibo. Tra i principali alimenti che sprechiamo ci sono verdure, latticini, dolci, carne cruda, pane e formaggi.

Siamo sicuramente lontani dall’obiettivo 12.3 dell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite , che indica di dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite entro la fine di questo decennio, riducendo le perdite di cibo lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola. Difficile non allarmarsi davanti a cifre del genere, ma non tutto è perduto. Possiamo imparare a gestire in modo consapevole le nostre scorte alimentari seguendo alcuni semplici consigli. Ecco come!

La tecnica del “meal prep”

Pianificare e preparare con anticipo: sono le basi della tecnica del “meal prep” (abbreviazione per preparation), una strategia che ha moltissimi vantaggi. È ottima per chi è sempre di corsa e ha poco tempo per cucinare (leggi “la sottoscritta”), ma non vuole rinunciare a pasti sani e bilanciati, diversificando le ricette.

Come funziona? Il mio primo step è quello di pianificare un menù settimanale definendo con anticipo cosa si mangerà per tutti i pasti principali della giornata, dal lunedì alla domenica. La pianificazione si traduce in una lista della spesa molto ristretta, riservata agli ingredienti che servono per comporre il menù della settimana.

A questo punto, non resta che accendere il fornello e dedicare un pomeriggio (solitamente la domenica) alle preparazioni più lunghe. Io mi muovo così: cucino le verdure con anticipo e le porziono direttamente in contenitori ermetici. Poi divido carne e pesce freschi in porzioni e li conservo in congelatore, negli appositi sacchetti. Durante la settimana, cuocio o scaldo solo ciò che serve per completare il piatto.

Il risultato? Un sacco di tempo risparmiato durante la settimana, oltre al fatto che – acquistando solo lo stretto necessario – evito di buttare via gli ingredienti non cucinati e non lascio avanzi.

Evitare gli sprechi partendo dalla spesa

Non andate mai al supermercato senza aver prima preparato una lista precisa degli ingredienti che vi servono. Pianificare con anticipo il menù della settimana vi può aiutare anche in questo senso, così potrete fare la spesa seguendo un preciso piano di azione, risparmiando anche tempo. Se non siete abituati a carta e penna, utilizzate la tecnologia: io sfrutto Alexa ad esempio, oppure le note sullo smartphone.

Preparate la vostra lista tenendo conto anche della stagionalità degli alimenti: acquistando prodotti freschi, locali e di stagione potete contribuire a ridurre l’impatto ambientale legato ai trasporti degli alimenti e alla coltivazione intensiva.

Imparate a fare la spesa dopo mangiato: se andate al supermercato poco prima di pranzo, sarete invogliati ad acquistare molto più cibo di quello che vi serve, riempiendo il frigorifero di cibo che poi non avrete occasione di consumare. La fame è cattiva consigliera!

Conservare il cibo al meglio

Non serve solo saper mangiare e saper comprare: come conserviamo gli alimenti è importantissimo, e può davvero fare la differenza. Ogni prodotto ha dei requisiti specifici. Alcuni alimenti devono essere tenuti al fresco, in frigorifero o freezer, mentre altri possono essere conservati a temperatura ambiente. È sufficiente leggere attentamente l’etichetta per capire quale metodo è il più appropriato per ogni alimento.

Dopo l’apertura, poi, assicuratevi di chiudere sempre per bene la confezione: il contatto con l’aria o con l’umidità potrebbe accelerare il deterioramento del prodotto, o la perdita di sapore e consistenza. Per mantenere l’insalata pronta, se non finisco tutto il sacchetto, inserisco un foglio di carta da cucina che assorbe l’umidità e la mantiene fresca: funziona davvero, provateci!

Il frigorifero è un ottimo alleato per la conservazione del cibo, ma sapete come posizionare gli alimenti al suo interno? Il ripiano inferiore è quello più freddo, ottimo per carne, pesce o latticini. Per le verdure potete utilizzare gli appositi cassetti o il ripiano intermedio. Tutto questo non vi rende green se avete l’abitudine di riempire il frigo con troppo cibo: più alimenti ci saranno al suo interno e più il frigo consuma per tenere una temperatura adeguata.

Scartare solo lo stretto necessario

Vi svelo un segreto: io odio il cestino dell’umido. Va svuotato con frequenza, il sacchetto troppo pieno si rompe, nei periodi caldi l’odore non è dei più piacevoli. Insomma, per me è una vera e propria scocciatura.

Per questo cerco sempre di ridurre al minimo gli scarti che produco in cucina. E non basta cucinare solo le giuste porzioni, per evitare avanzi. Cerco sempre di utilizzare tutte le parti degli alimenti (almeno quelle edibili). Ad esempio, gli scarti della verdura sono ottimi per preparare in casa il dado per il brodo. Mettete tutto in una padella con un pizzico di sale e un filo d’olio e lasciate appassire lentamente. Quando le verdure sono ben asciutte, lasciate raffreddare e frullate. Versate negli stampini del ghiaccio e congelate.

Con il pane vecchio preparo dei crostini, le croste di formaggio sono buonissime in una zuppa.

Se proprio non avete modo di utilizzare gli scarti alimentari, potete utilizzarli per il compostaggio. Io non ho il pollice verde e quindi non uso questa tecnica, ma vi assicuro che è un’ottima soluzione per produrre naturalmente e senza fatica un compost per concimare il vostro orto.

Ormai non avete più scuse: quattro semplici consigli che, seguiti giorno per giorno, vi aiuteranno nella riduzione del vostro food waste . Se non volete farlo per il pianeta, almeno fatelo per il vostro portafoglio!

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