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Accelerator , fondi Ue per tutte le aziende. I consigli nella nostra videointervista

Articolo. Il bando Accelerator è lo strumento più importante messo in campo dalla Ue per sostenere le singole piccole e medie imprese, in particolare le start-up e le società spin-out. I fondi stanno arrivando: guarda la nostra videointervista.

Lettura 6 min.

Il più vasto programma di ricerca e innovazione al mondo

Quasi cento miliardi di euro (95,5 per la precisione) per quello che è da sempre il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo. Stiamo parlando della poderosa dotazione finanziaria di Horizon Europe, il nuovo Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione nato sulla scia del precedente Horizon 2020 e attivo sino al 2027.

Un ruolo chiave del nuovo settennato lo gioca sicuramente il Consiglio di Innovazione europeo della Commissione europea, che mira a sostenere le singole piccole e medie imprese (Pmi), in particolare le start-up e le società spin-out, per consentire loro di sviluppare e ampliare innovazioni rivoluzionarie.

Negli scorsi anni, tramite i bandi europei, anche nella Bergamasca sono arrivati da Bruxelles diversi milioni di euro (spesso a fondo perduto) che hanno consentito a molte aziende di cambiare (decisamente in positivo) la loro storia: ma le potenzialità targate Bergamo sono decisamente buone e, se sviluppate e presentate nei modi adeguati, potrebbero tradursi in ulteriori nuovi finanziamenti alla nostre imprese.

Il tutorial di Skille per Horizon Europe

Proprio per questo motivo da quasi due anni Skille offre agli imprenditori bergamaschi, grandi e piccoli, la possibilità non solo di restare aggiornati sulla finanza agevolata - strumento di finanziamento delle aziende spesso troppo poco sfruttato - ma anche di potersi confrontare con gli esperti per avere suggerimenti, proposte, valutazioni delle proprie idee, dei progetti che possono raggiungere lo scopo di ottenere un contributo pubblico.

Grazie a una serie di webinar di Skille sono stati tantissimi coloro che hanno scoperto come iniziare nel giusto modo un percorso per ottenere un finanziamento, agevolato o addirittura a fondo perduto.

Ai primi di maggio abbiamo avuto il supporto degli esperti attraverso un tutorial che può essere visionato a questo link in qualsiasi momento sul nostro sito; sempre dal sito è anche possibile scaricare le slide e la documentazione utile per comprendere meglio il funzionamento, i tempi, i modi e le scadenze delle varie chiamate per il bando Horizon Europe.

Per contattare la nostra redazione è possibile utilizzare questa email - [email protected]

Il bando Accelerator è una carta vincente

Tra le carte vincenti messe sul tavolo dall’European Innovation Council (Eic) c’è il bando Accelerator considerato dagli esperti del settore lo strumento più importante messo in campo dalla commissione europea per sostenere le singole piccole e medie imprese (Pmi), in particolare le start-up e le società spin-out, dando loro un contributo concreto per sviluppare e ampliare le innovazioni rivoluzionarie.

Come ci spiega Laïla Aoufi, responsabile del Team Accelerator di Inspiralia (società con sede a Madrid che, al pari di Europartner Milano, è specializzata nel sostenere le imprese alla ricerca di finanziamenti pubblici o privati a fondo perduto o agevolato), Accelerator finanzia le Pmi e le start up che si presentano da sole (non quindi in consorzio, come richiesto per altri bandi) che hanno un prodotto innovativo e davvero fortemente “dirompente”, già in possesso di alta tecnologia ma in grado di fare una differenza sostanziale sul mercato.

Le risorse date dall’Ue tramite Accelerator sono davvero importanti, si arriva sino a ben 2,5 milioni di euro a fondo perduto per i costi di sviluppo dell’innovazione.

Inoltre c’è la possibilità di ottenere sino a 15 milioni di euro sotto forma di equity, con l’Ue nel ruolo di socio “di minoranza” (il 25% delle quote) a sostegno del progetto. Inoltre, le aziende selezionate da Eic ricevono coaching, tutoraggio, accesso a investitori e aziende e molte altre opportunità come parte della comunità Eic.

Il Consiglio accoglie con favore le candidature di innovatori in tutti gli Stati membri dell’Ue e nei Paesi associati al programma Orizzonte Europa, in particolare quelle di startup e Pmi con ceo donne.

«Il prodotto deve distinguersi da quelli dei competitors»

Laïla Aoufi

responsabile del Team Accelerator di Inspiralia

«Avere un prodotto innovativo non è sufficiente per portarsi a casa i milioni di euro dati dal ‘Ue - sottolinea Laïla Aoufi -. Il prodotto deve distinguersi da quelli dei competitors, non basta migliorare (di poco) il mercato dell’hi-tech; l’innovazione deve davvero incidere profondamente sul mercato, spesso creando (spesso) un nuovo mercato».

«Un’altra caratteristica vincente sta nel fatto che il prodotto deve interessare un mercato di ampie dimensioni. La commissione europea dà contributi a fondo perduto molto consistenti, ma è chiaro che li concede solo se il prodotto ha ampie possibilità di successo dal mercato. Infine, è fondamentale avere un team molto competente e affiatato, composto da esperti sia nello sviluppare ‘tecnicamente’ il prodotto hi-tech, sia nel pianificare lo sviluppo e nella commercializzazione del prodotto stesso».

Viste le carte vincenti, quali sono invece gli errori che un’impresa di Bergamo non si può proprio permettere chiamando la Commissione europea?

«È difficile trovare il mix perfetto tra innovazione tecnologica e sviluppo del business - osserva Laïla Aoufi -. Poter dimostrare che c’è una differenza molto sostanziale rispetto alla concorrenza è fondamentale. La difficoltà maggiore è data dalla concorrenza, che in Europa è davvero ad altissimi livelli. Essendo (Accelerator) il miglior bando possibile per le Pmi, a ogni apertura del bando si presentano migliaia di imprese di tutta Europa, e tutte con potenzialità molto forti: dobbiamo essere i migliori dei migliori».

«Attenzione all’inglese, è fondamentale»

«Poi - prosegue Laïla Aoufi - anche se c’è un miglioramento rispetto agli scorsi anni, le imprese italiane continuano ad avere ancora molte difficoltà con la lingua inglese, che è la lingua “madre” quando ci si presenta a Bruxelles. Tutto il (corposo e dettagliato) materiale del progetto va redatto in inglese, così come in perfetta lingua inglese va affrontato il colloquio finale (cronometrato al minuto) in cui, oltre a esporre il progetto, si deve rispondere ad una serie di domande da parte dei sei tecnici che compongono la commissione esaminatrice».

Nel video la nostra intervista: il bando Accelerator spiegato da Inspiralia

«Concludo con un altro problema, molto serio: le imprese italiane non sono ancora molto “aperte” ad accettare anche la parte di equity previste dal bando. Accelerator infatti, oltre a dare un contributo a fondo perduto, prevede anche la possibilità che la Commissione europea entri a far parte del progetto, con una percentuale che non può comunque superare il 25% e con un importo massimo di 15 milioni di euro. Le imprese dovrebbero superare tale ritrosia, anche perché circa il 90% dei progetti finanziati sono di tipo “misto”, ovvero in parte a fondo perduto e in parte in equity».

Quando si presenta la domanda per il finanziamento Eic Accelerator è necessario allegare una presentazione (sia testo che video) e rispondere a una breve serie di domande sull’innovazione e sul team. Normalmente si riceve un feedback entro un mese.

Se la domanda soddisfa i criteri di base per il finanziamento, si è invitati a preparare una domanda completa da presentare entro una delle date periodiche; l’ultima è stata il 23 marzo scorso. Ora le successive sono dal 10 al 20 maggio (secondo round di interviste), il 15 giugno (seconda selezione), dal 12 al 23 settembre (terzo round d’interviste), il 5 ottobre (terza selezione), dal 21 novembre al 2 dicembre (quarto round di selezione).

Tante le proposte, ecco le scadenze

 
 

Nello step di marzo le proposte presentate sono state quasi 1.093 (imprese da 35 paesi, il 14% delle aziende a guida femminile), per un totale complessivo di 6,4 miliardi di finanziamenti richiesti. Due richieste su tre hanno riguardato un finanziamento di tipo “misto” (fondo perduto e partecipazione equity).

Se si riesce a superare i primi step, l’impresa viene invitata per la fase finale a Bruxelles per un colloquio faccia a faccia con la giuria dell’Eic.

Da Onore conquista la Ue e ottiene 1,3 milioni

 

Tra le imprese del nostro territorio che si sono distinte negli scorsi anni per essersi meritata i contributi dell’Ue c’è la ML Engraving, azienda con sede a Onore, in alta Valle Seriana, al top in Europa nell’incisione laser 3D su stampi, dei veri e propri artisti delle texture laser.

«Proprio per l’avanzato contenuto tecnologico della produzione e per essere in prima linea anche sui temi dell’eco-sostenibilità e del benessere sul posto di lavoro - osserva Laïla Aoufi - l’azienda ha ottenuto dall’Ue 1,3 milioni di euro a fondo perduto per sviluppare ulteriormente i suoi prodotti e la sua attività. L’attività di ML Engraving è fondata su un rivoluzionario sistema di produzione che permette la digitalizzazione di tutte le fasi di lavoro, colmando il gap tra progettazione e incisione laser; il tutto a zero impatto ambientali: è un esempio concreto di attività e prodotti capaci di cambiare, molto in positivo e in maniera dirompente, il mercato».

Individuare i punti di forza e le innovazioni delle aziende

Il video istituzionale per i 75 anni di Inspiralia

La responsabile in Inspiralia del gruppo che lavora 365 giorni l’anno sul bando Accelerator sottolinea quanto sia importante (da parte loro) individuare i punti di forza e le innovazioni delle aziende per aiutarle a reperire fondi pubblici e privati, in modo da sviluppare al meglio il loro prodotto e lanciarlo sul mercato.

Come abbiamo già visto in alcuni articoli precedenti con protagonisti gli esperti del gruppo Europartner (sedi a Milano, Brescia e Genova, da oltre 25 anni specializzati nei settori dei bandi e della finanza agevolata alle imprese), quando ci si confronta con migliaia di aziende d’eccellenza di tutta Europa, più che una scelta diventa un imperativo categorico farsi affiancare da professionisti esperti.

«Le imprese possono ovviamente provarci da sole, nessuno meglio di loro sa che cosa sono in grado di fare - commenta Laïla Aoufi, che da anni insieme a Inspiralia collabora con i colleghi di Europartner -: ma è davvero molto complicato per loro arrivare al traguardo finale dei bandi europei».

«Bisogna conoscere tutto nei minimi dettagli, parlare perfettamente in inglese e, soprattutto, dare le risposte perfette al 100% a ogni richiesta che arriva dalla commissione».

«Non è proprio possibile sbagliare - prosegue - e ci sono solo due opportunità di fare centro, altrimenti si deve aspettare almeno un anno prima di ripresentare il progetto. Per questo credo che sia un ottimo investimento farsi aiutare da professionisti esperti. Insieme a Europartner abbiamo una forte esperienza maturata sul campo, siamo un punto di riferimento solido. Dopo aver raccolto tutte le informazioni (sin nei minimi dettagli) dell’azienda, sappiamo bene come affrontare il lungo e complesso percorso dei bandi europei; sappiamo consigliare e affiancare al meglio le imprese, per tradurre le loro idee in progetti attrattivi in grado di conquistare i cospicui contributi dell’Unione europea». L’Europa chiama; i soldi (e tanti) ci sono. Alle tante imprese made in Bergamo che sanno essere ‘dirompenti’ non resta che farsi avanti.

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