Operaio cade da un’impalcatura a Venezia: muore sul lavoro a 48 anni
Originario della Sicilia, aveva 48 anni e viveva in provincia di Bergamo. È precipitato da 5 metri di altezza.
Originario della Sicilia, aveva 48 anni e viveva in provincia di Bergamo. È precipitato da 5 metri di altezza.
Da gennaio a novembre 2021, a Bergamo 10.795 denunce: in aumento rispetto al 2020. I morti sono stati 18, lo stesso numero pre-pandemia.
Ogni anno lo Stato accantona grazie all’Inail un miliardo. Il presidente Bettoni: «Sarebbe importante lasciarne almeno una quota all’istituto». Il ruolo della cultura della sicurezza e la necessità di nuove norme.
Al netto delle denunce da Covid e in rapporto all’anno scorso. Mazzola (Cisl): «Il disavanzo Inail da destinare alle famiglie delle vittime».
Seimila giorni senza infortuni che comportino assenze del lavoro: è il traguardo raggiunto e superato da Chryso Italia, azienda leader nell’ambito della chimica applicata alle costruzioni.
L’operaio è stato trasportato in codice rosso in ospedale con l’elisoccorso.
I vigili del fuoco della centrale di Bergamo sono intervenuti in via Lega Lombarda intorno alle 2,30 della notte tra sabato 6 novembre e domenica 7.
Infortunio sul lavoro a Costa di Mezzate nella mattinata di venerdì 29 ottobre, alla Molino Nicoli, azienda che produce cereali. In gravi condizioni un uomo di 55 anni, un autista.
Dalle 7.727 del 2020 si è passati alle 7.296 del 2021. Maccarini (Anmil): l’anno scorso molte legate al virus.
Nel 2021, al netto delle denunce legate al Covid, in crescita gli infortuni anche mortali. Cisl Bergamo: «Serve nuova cultura del lavoro. Da tempo chiediamo l’introduzione della “patente a punti” da collegare all’applicazione reale dei contratti e ai criteri di accesso alla provvidenze pubbliche ed alle gare d’appalto».
Lunedì 1 ottobre sono 37 anni. Di solito non si dovrebbe scrivere in prima persona, ma permettete un’eccezione perché ci sono cose che con il passare del tempo non passano mai, anzi se possibile peggiorano pure. Mio padre è una delle migliaia di vittime sul lavoro, è morto cadendo da un’impalcatura in un cantiere il 1° ottobre del 1984: è vissuto lavorando ed è morto così. Si chiamava Bruno, avev…
Si trova ricoverato in gravi condizioni al Papa Giovanni di Bergamo il muratore di 52 anni della Valle Brembana che si è sentito male mentre lavorava in una località a 1.400 metri.
Lavorava per una ditta di rimozione amianto. Una rete di sicurezza non ha attutito la caduta.
Solo due ore dopo l’incidente mortale avvenuto a San Paolo d’Argon in cui ha perso la vita un operaio di 36 anni, un altro infortunio sul lavoro si è verificato a Casnigo martedì 10 agosto. Trasportato in elicottero al Papa Giovanni.
Confermato il collegamento giornaliero con la Riviera romagnola.
In contemporanea in sei città italiane, i sindacati degli edili sono scesi in piazza oggi per rivendicare, ancora una volta, più sicurezza nei luoghi di lavoro, dopo la serie di infortuni mortali che si è registrata in diversi territori.
Un altro infortunio sul lavoro in Bergamasca: un uomo di 43 anni, è rimasto ferito nella mattinata di mercoledì 26 maggio ad Albano Sant’Alessandro.
A tre giorni dalla tragedia del Mottarone, il crollo della cabina della funivia in cui sono morte quattordici persone, tra cui due bimbi, ci sono tre fermati. «Hanno ammesso».
Da inizio pandemia la Bergamasca è quella con più deceduti in Italia. Le denunce all’Inail sono state 3.172 (+2,2% ad aprile). In Lombardia 44.241.
Ancora un incidente mortale sul lavoro. A Tradate, nel Varesotto, ha perso la vita un operaio di 52 anni della provincia di Bergamo. L’uomo è morto dopo essere precipitato da un ponteggio. Inutile il tentativo di salvataggio dei soccorritori.