In 350 a Cologno per Joy: «È il momento di dire basta»
Un momento di raccoglimento e di riflessione a Cologno per dire no alla violenza di genere e ricordare Joy Omoragbon, brutalmente assassinata dal compagno.
Un momento di raccoglimento e di riflessione a Cologno per dire no alla violenza di genere e ricordare Joy Omoragbon, brutalmente assassinata dal compagno.
Il 13 maggio davanti alla Corte d’assise di Bergamo i difensori di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, potranno vedere i reperti del procedimento, ma non fare nuove analisi come deciso dalla Cassazione.
I FUNERALI. Piena la chiesa a Cologno per l’ultimo saluto a Joy Omoragbon, la donna di origine nigeriana uccisa a 48 anni giovedì scorso dal compagno Aimiose Osarumwense, connazionale di 44 anni, nella loro casa di via Donizetti. Sono presenti parenti, conoscenti e membri della comunità nigeriana e rappresentanti del Comune con il sindaco Chiara Drago che ha proclamato il lutto cittadino.
FOPPOLO. Un turista milanese di 39 anni aveva denunciato un 77enne del paese della Valle Brembana per aver investito e ucciso il suo cucciolo e aver tentato di travolgere anche lui con l’auto.
IL DELITTO. Saranno celebrati sabato 6 aprile a Cologno al Serio i funerali di Joy Omoragbon, 48 anni.
L’EVENTO. La Rete bergamasca contro la violenza di genere, in accordo con le istituzioni locali, sposta eccezionalmente il presidio mensile nel paese in cui è accaduto il femminicidio. Appuntamento lunedì 8 aprile, alle 18.30, alla fontana di via Rocca a Cologno al Serio.
COLOGNO AL SERIO. La tragedia nel monolocale di una coppia di origine nigeriana. Vittima una badante di 49 anni, l’uomo arrestato per omicidio volontario.
LA TRAGEDIA. È successo a Cologno al Serio, l’omicidio nel primo pomeriggio di giovedì 28 marzo, intorno alle 14.30. In manette il compagno di 45 anni. L’arma del delitto un coltello da cucina. La sindaca su Fb: «Ogni giorno deve continuare a essere il tempo della reazione, il tempo di parole nuove, di rapporti diversi».
Lo ha deciso la Corte d’Assise che sta valutando la posizione del 62enne, ex agente di commercio, a processo con l‘accusa di aver ucciso la cugina Stefania Rota.
LA SENTENZA. Montello, le motivazioni della Corte d’Assise per la condanna a 14 anni per omicidio. «L’imputato accettò il decesso del motociclista come prezzo da pagare per liberarsene».