«Bisogna chiudere le Poste» Ne va della salute del personale
Poste Italiane sta modificando gli orari di apertura degli sportelli e introduce delle variazioni a partire da martedì 17 marzo nella provincia di Bergamo.
Poste Italiane sta modificando gli orari di apertura degli sportelli e introduce delle variazioni a partire da martedì 17 marzo nella provincia di Bergamo.
Anche Poste Italiane si sta attrezzando al fine di limitare il più possibile lo spostamento dei lavoratori nel mezzo dell’emergenza sanitaria da Covid-19. È di martedì mattina la notizia che molti uffici postali chiuderanno con diverse modalità.
Arriva marzo, e con lui il pagamento delle pensioni, situazione che in tempi di coronavirus mette gli operatori di Poste Italiane in apprensione.
L’attività cesserà da febbraio. Una decina i lavoratori coinvolti. L’azienda: «Presenza capillare con 14 presidi in città». I sindacati: «Penalizzati gli anziani».
Il malvivente è entrato in azione verso le 11.15 di venerdì 25 ottobre nelle ex scuole De Amicis che provvisoriamente ospitano gli uffici postali del paese.
L’arretrato più consistente a Sarnico, ma anche Ponte San Pietro e Treviglio. La Cgil conferma: «Situazione preoccupante». Ma l’azienda rassicura: «Si torna alla normalità».
Sportelli digitali nei centri sotto i 5 mila abitanti che non hanno l’Ufficio postale, dalle valli alla Bassa. Serviranno per prelievi di contanti, bollette e altri servizi.
Mercoledì mattina in azione due uomini con la pistola. Sabato stesso autore che ha agito in sette discount. Alla Galbusera i malviventi hanno fatto esplodere la cassaforte. Il boato ha fatto tremare il palazzo nella notte.
Una vera e propria rivoluzione digitale per le Poste italiane. Molte le sedi abilitate nella Bergamasca: dal proprio telefono si può prenotare l’orario allo sportello e fare operazioni finanziarie. Negli uffici anche wi-fi gratuito.
Al rientro dalle vacanze estive si ritrovano, tali e quali, disagi, code e disservizi negli uffici postali: riparte da giovedì 11 settembre, e continuerà fino al 4 ottobre, lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive fra portalettere e operatori delle poste.
Il recapito della corrispondenza delle Poste ha una logica che nella zona di Covo, Romano di Lombardia, Antegnate, Fara Olivana ed Isso è difficilmente comprensibile. Tocca al piccolo ufficio di Barbata distribuire la corrispondenza a 10 mila abitanti sparsi nelle campagne.
Comincia giovedì 24 luglio, e si concluderà il 23 agosto, lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive fra portalettere e operatori degli uffici postali, indetto dalla Slc Cgil a causa della forte carenza di personale ma anche per problemi di gestione dei servizi al pubblico.
Poste Italiane amplia la gamma di carte di credito e di debito accettate dagli uffici postali. In provincia di Bergamo sono infatti 194 gli uffici postali che mettono a disposizione della clientela la nuova piattaforma di pagamento con il circuito nazionale Pago Bancomat e con i circuiti internazionali Mastercard e Visa.
Due strisce di nastro adesivo sigillano la cassetta delle lettere di via Campofiori e sull’inferriata dell’ufficio postale un cartello annuncia i nuovi orari estivi, con due giornate di chiusura. Ma il Comune di Almè non ci sta e scrive a Poste Italiane.
Poste Italiane, che notoriamente si occupa di tutto tranne che del suo mestiere principe, aveva appena annunciato una pausa di riflessione per lo sbarco a Piazza Affari, decidendo pure di congelare l’aumento di capitale in Alitalia. Volano basso, le nostre Poste.
Tra chiusure degli uffici postali e avvicendamenti dei portalettere e degli sportellisti, le Poste si preparano a fronteggiare una stagione difficile. E i segnali non mancano: i lettori segnalano lunghe code agli sportelli e episodi di mancata corrispondenza.
Dal 24 luglio al 23 agosto scatterà lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive fra portalettere e operatori degli uffici postali, a causa della forte carenza di personale ma anche per problemi di gestione dei servizi al pubblico.
Forte carenza di personale nei centri di recapito e negli uffici postali, ma anche problemi di gestione dei servizi al pubblico. La Slc-Cgil regionale ha avviato la procedura prevista dalla legge per giungere ad stato di agitazione dei lavoratori di Poste Italiane in Lombardia. Probabile anche uno sciopero.
Poste a rischio collasso in Lombardia. Per garantire il servizio mancano oltre 1000 portalettere (attualmente sostituiti con solo 500 stagionali) e circa 400 addetti nel settore finanziario. Lo denuncia la Cisl. A rischio anche la consegna delle cartelle Equitalia.
Tutto in una manciata di secondi. Un uomo di bassa statura ha fatto irruzione nella mattina di mercoledì 4 giugno negli uffici postali di Gandino. Una rapina con tanto di inseguimento a piedi di un cliente che ha rincorso il malvivente.