My name is Matteo e vengo da Italy... L’inglese del premier «spacca» in rete
Il presidente del Consiglio bersaglio dei social network per il suo inglese così’ così.
Il presidente del Consiglio bersaglio dei social network per il suo inglese così’ così.
È «L’ora del Rosario» anche per Bergamo. Fiorello è in città con il suo staff di autori. A tardo pomeriggio va in prova per i due spettacoli, fissati sabato e domenica sera al Creberg Teatro (inizio ore 21; biglietti esauriti).
Domani è il giorno della presentazione del Def. Facile che il pubblico lo scambi per una nuova tassa. No, è semplicemente il documento preliminare per le modifiche triennali di bilancio, un tormentone che durerà da Pasqua a Natale. Renzi, che ama stupire, ha già detto che il documento non conterrà né nuove tasse né nuovi tagli.
«Non credo che Expo sia terribilmente indietro». Lo ha affermato in un’intervista al Messaggero, il premier Matteo Renzi secondo cui «le infrastrutture pubbliche e private sono il nodo della ripartenza del Paese, Delrio farà benissimo».
Non si potrà entrare nei pc privati allo scopo di ottenere informazioni: il passaggio è stato stralciato dal decreto
Sarà o no un caso che l’ascesa di Matteo Renzi ha coinciso con la moda del selfie? Così si chiede Claudio Giunta nel suo breve saggio «Essere #matteorenzi» (il Mulino).
La vicenda legata a Maurizio Lupi, stando a quanto egli stesso ha dichiarato ieri sera in televisione, troverà una conclusione questa mattina alle 11 quando il fin qui responsabile del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture di fronte ai parlamentari spiegherà le sue ragioni, protesterà la sua innocenza, ricorderà che non è indagato dalla magistratura, probabilmente si riconoscerà solo qua…
Oggi il ministro Lupi si dimette. Impossibile sopportare la pressione crescente dell’opinione pubblica di fronte allo scandalo che Incalza.
Alla conclusione imminente dell’iter parlamentare della riforma costituzionale e elettorale, un grido di dolore si sta levando dalle cattedre di alcuni costituzionalisti, politologi, opinionisti: stiamo arrivando alle soglie di una democrazia cesarista. A questa ci sta portando il dittatorello di Firenze, con la sua riforma della Costituzione e del sistema elettorale. Il fine di questa bieca mano…
«Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita ai cantieri dell’Expo, ne approfitti per annunciare la costruzione di una grande moschea sul sito che ospiterà l’evento».
Ancora un voto positivo per la riforma costituzionale avviata dal governo di Matteo Renzi. Non è finita, naturalmente, è lunga la strada - tracciata dalla stessa Costituzione nel caso di sua modifica - e si concluderà con un referendum popolare per cui l’ultima parola spetterà agli italiani.
Il Jobs Act è legge. L’ultima battaglia ideologica del Novecento (come Kursk o El Alamein) si conclude a terzo millennio inoltrato lasciando alcuni ricordi indelebili come l’orchestra dell’Opera di Roma in concerto sul palco della protesta sindacale, gli ultimatum da generale Patton di Susanna Camusso e le fibrillazioni della sinistra Pd.
Matteo Renzi è il politico più chiacchierato in rete. È presente tipicamente nel 30% dei messaggi indirizzati ai politici, rilevati dal Social Listening di Blogmeter.
«Tutto pronto per domani, spero solo che a Roma ci sia il sole. Mi aspetto una piazza piena, tranquilla e gioiosa». Sono le parole del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Ascolta il siparietto nell’audio.
Bisogna ammetterlo, con la comunicazione Matteo Renzi ci sa fare. All’annuncio della nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, il tweet con la foto di Enzo Tortora è molto di più d’una manifestazione di giubilo.
Buone notizie dal fronte dei titoli, e il presidente del Consiglio non nasconde la propria soddisfazione in rete.
Al Consiglio regionale della Lombardia i consiglieri della Lega Nord hanno indossato le magliette della manifestazione di sabato a Roma con la scritta «Renzi a casa». Espulso il vicepresidente Cecchetti. Ncd all’attacco: spettacolo vergognoso.
Quando il presidente della Repubblica firmerà i primi due decreti legislativi del Jobs act «chi è licenziato avrà tutele in più e sarà più facile assumere» Lo ha detto il premier, Matteo Renzi aggiungendo che «ne valeva la pena. È la strada per rimettere in moto il Paese»
Benvenuti al Grand Hotel Pd a porte girevoli: c’è posto per tutti in un partito ormai extra large. Ultimi arrivati otto parlamentari di Scelta civica, che non hanno neppure aspettato il congresso (il primo) di oggi per trasferirsi armi e bagagli nell’accampamento di Renzi.
L’elezione del presidente della Repubblica, per unanime commento, è un successo di Matteo Renzi e una brutta sconfitta per Silvio Berlusconi. Il primo si è confermato un giocatore molto abile: ha certo letto e riletto «Il Principe» di Nicolò Machiavelli.