93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
Sabato
13
Giugno

Dell'eroina e dell'incenso

Traffic Gallery riapre al pubblico e presenta il solo show di Filippo Riniolo.

EVENTO CONCLUSO

Traffic Gallery è felice di presentare la prima novità della stagione 2020 con la mostra personale del giovane artista meneghino, ma romano d’adozione, Filippo Riniolo (classe 1986). 

Gli spazi di Traffic Gallery saranno il palcoscenico per una decina di opere-icone raffiguranti alcune delle più note stars della scena musicale trap italiana. 

L’intento dell’artista è quello di sottolineare la connessione tra ciò che è avvenuto a Nicea nell’800 d.C. e ciò che ai giorni nostri contraddistingue l’uso dell’immagine nella cultura occidentale. Il dominio dell'immagine sulla parola e la rappresentazione del divino attraverso l'oro affondano le loro radici nel concilio di Nicea.

A Nicea vinsero gli Iconoduli sugli Iconoclasti. Quest'ultimi riferendosi al comandamento che vieta di farsi immagine di Dio proibirono la rappresentazione di Dio e di Cristo. Ma furono due le questioni che fecero vincere gli Iconoduli : il fatto che Cristo si fosse mostrato e il fatto che Dio avesse disegnato la propria immagine (ad esempio la Sindone). Se Dio ha disegnato la propria immagine, essa non può essere sbagliata, e copiare tale immagine diviene cosa buona e giusta. 

In un certo senso questa vittoria può essere vista come l’origine della storia dell'arte occidentale dove l'immagine diventa suprema rispetto alla parola. Tale posizione di supremazia dell’immagine è uno dei punti cardine della cultura Trap e in generale della cultura dei social network con Instagram capofila. Si ostentano divinità quali, denaro, armi, sesso, droga, automobili, pellicce, attraverso vari simboli come i marchi di lusso. 

Questo approccio visivo alla narrazione è profondamente radicato nella cultura occidentale e nasce precisamente nel 786 d.C, quando, nel secondo concilio di Nicea, si afferma la possibilità di rappresentare Dio attraverso le immagini. Elemento che definisce una delle sostanziali differenze fra Cristianesimo ed Ebraismo. A differenza delle altre religioni monoteistiche, il Dio occidentale si è mostrato. 

Immergersi nel passato per fornire delle chiavi di lettura che interessino il presente è il metodo di ricerca con il quale Filippo Riniolo racconta la contemporaneità. In questo caso specifico, si tratta di individuare le radici iconiche della cultura Trap, al fine di comprendere gli elementi “culturali” del fenomeno, senza cadere in facili pregiudizi denigratori. 

La Trap come metafora dello spettacolare politeismo contemporaneo; sesso, successo, denaro, droga, sono le divinità del nostro tempo. I sacerdoti di queste divinità utilizzano questi strumenti rendendoli eterni iconizzandoli, e nell’altare/palcoscenico mandano in estasi i fedeli. 

Le opere-icone realizzate dall’artista stesso, sono tavole trattate con l’antica tecnica bizantina della tempera all’uovo con foglie d’oro. Tecnica che l’artista ha appreso ad Istanbul durante una residenza artistica di quattro mesi.

Filippo Riniolo nasce a Milano nel 1986. Vive e lavora a Roma. La sua ricerca spazia tra temi poetici, politici, sociali, storici e d'attualità. Tra i campi di interesse ci sono il rapporto fra corpo e potere, queer studies, gender studies e post-colonial studies. Fra i suoi strumenti di ricerca troviamo la fotografia, l'installazione, la performance, il suono e il video. 

 

 

 

Contatti

Telefono: 035 0602882
Email: [email protected]

VISITA IL SITO

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: sabato 13 giugno 2020 11:00

Fine: venerdì 10 luglio 2020 19:00

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Luogo
Traffic Gallery

Bergamo, Via San Tomaso 92