Bergamo non tace

Nel mondo il millenario legame tra patriarcato, potere economico e politico causa forme di violenza in tutte le strutture sociali: giudiziarie, lavorative, sanitarie… fino ad arrivare a ciascuna e ciascuno di noi. 

Per queste ragioni insieme diciamo basta alla brutale violenza e ai femminicidi; basta alle molestie sessuali, verbali, a ogni sopruso nei luoghi di lavoro; basta alle narrazione sessiste e paternalistiche dei media; basta alla vittimizzazione secondaria, portata avanti nelle istituzioni politiche, giuridiche e sociali; basta all’utilizzo del corpo delle donne come strumento di battaglia. 

Invece diciamo sì alla cultura del rispetto e dell’autodeterminazione delle donne; sì alle forme di tutela e di controllo sulla violenza che viola la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori; sì a un linguaggio responsabile, consapevole e inclusivo; sì a una magistratura, alle forze dell’ordine, alle istituzioni formate consapevoli e attente al fenomeno della violenza di genere; sì all’acceso all’aborto sicuro in tempi rapidi; sì ai legami orizzontali delle organizzazioni sociali, unica garanzia di controllo e di crescita di una vera cultura di uguaglianza ed emancipazione umana e sociale. 

Il presidio si muoverà per la città toccando luoghi significativi per tutte le associazioni e le persone che si battono sul nostro territorio contro la violenza di genere: in ogni luogo è previsto un intervento di testimonianza da parte delle associazioni aderenti e da parte di coloro che hanno deciso di prendere parola per condividere la loro storia, anche se a volte dolorosa, con tutte e tutti noi. Un dono che viene fatto alla città sperando in quella rivoluzione culturale necessaria per sconfiggere, una volta per tutte, la violenza di genere.