Gran finale in musica per Molte Fedi sotto lo stesso cielo

Un musicista, polistrumentista, etnomusicologo tra i più conosciuti e importanti d’Italia per chiudere la 15° edizione di Molte Fedi sotto lo stesso cielo. 

Un concerto costruito su un repertorio di canti popolari di ispirazione cristiana composti alla metà del Settecento da Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo cattolico e compositore, fondatore dell’Ordine dei Padri Redentoristi. 

«Attraverso le canzoni Alfonso Maria de’ Liguori insegnava alla gente comune i fondamenti del cristianesimo prendendo spunto dai temi popolari – esordisce Daniele Rocchetti, ideatore della rassegna -. Il lavoro di Sparagna e Servillo è un tentativo fondamentale per sottolineare in maniera teatrale la ricchezza di un patrimonio che contribuisce al bagaglio identitario e culturale del nostro Paese: da un lato l’opera dei redentoristi, dall’altro le grandi transumanze. Canzoni e melodie che si intrecciano a poesie e detti popolari. Credo possa essere una bella serata finale di conclusione con uno sguardo al Natale e al tempo che ci attende». 

Sono ancora disponibili biglietti al prezzo di 10€ sul sito di Molte Fedi.  

Si chiude anche il quarto ciclo di Dialoghi Sinodali proposto da Molte Fedi sotto lo stesso cielo e da Acli Lombardia per aprire finestre di dialogo sul Sinodo in atto. Dopo aver ospitato il card. Grech e il teologo Marco Ronconi, sarà la volta di Rosanna Virgili, teologa e scrittrice italiana, giovedì 1° dicembre alle 20.45 sui canali Youtube e Facebook della rassegna. 

«La Chiesa con il processo sinodale si è data come obiettivo un ascolto effettivo e non retorico dei credenti e dei non credenti – afferma Martino Rovetta delle Acli provinciali di Bergamo -. Interpellare vescovi, laici e laiche vorrebbe essere un tentativo per dare voce a tutti, rimanendo consapevoli che tutto ciò non basta: occorre incontrare le persone e interpellarle nei loro luoghi di vita. Rosanna Virgili è biblista e docente di Esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto Teologico Marchigiano e crediamo possa essere un’interlocutrice interessante per parlare del cammino sinodale e della questione femminile. Il suo sguardo offre prospettive divergenti e mai scontate sui processi in atto».