La Partida
All'interno del progetto "Il Mantello di Arlecchino", uno spettacolo che prende come spunto il campanilismo e lo spirito di rivalitĂ storico tra Bergamo e Brescia, che ha avuto il suo apice sugli spalti durante i derby calcistici tra Atalanta e Brescia.
Lo spettacolo partecipato coinvolge cinque danzatrici e cinque veri calciatori per disputare, in un campo da calcio, una performance ad alto tasso di humour e divertimento che mescola il calcio, la musica e la danza.
Per l’occasione sarà allenata una “tifoseria artistica” composta da cittadini, artisti e sportivi dei quartieri.
Inserito tra le iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nel mese di giugno entrerà nel vivo della sua progettualità la seconda edizione de “Il Mantello di Arlecchino” un progetto di teatro e arte visuale che si sviluppa grazie ad un processo di partecipazione che coinvolge attivamente la cittadinanza.
Saranno infatti gli abitanti di Bergamo e di Brescia, donando le loro camicie o le loro magliette, a contribuire alla realizzazione dell’opera Waves in Bergamo – Brescia dell’artista finlandese Kaarina Kaikkonen e ancora diventando parte della “tifoseria artistica” nello spettacolo “La Partida” della coreografa catalana Vero Cendoya, che vedrà in campo la storica rivalità tra Bergamo e Brescia.
Il Mantello di Arlecchino è un progetto ideato dal TTB Teatro tascabile di Bergamo - Accademia delle Forme Sceniche, realizzato con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, in collaborazione con le Reti di Quartiere, condiviso con HG80 impresa sociale, finanziato dal Bando Capitale della Cultura 2023 di Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle comunità Bergamasca e Bresciana.
Prevede, per la sua seconda edizione, l’allargamento del programma alla città di Brescia in collaborazione con Circuito CLAPS, in qualità di partner bresciano.
La Cultura come cura è l’ambito tematico in cui si inserisce il progetto: un processo artistico partecipato che ha lo scopo di creare situazioni d’interazione e scambio tra gli abitanti di alcuni quartieri delle due città, attraverso l’opera degli artisti internazionali coinvolti. Il titolo del progetto fa riferimento al costume di Arlecchino, che mischia, annoda, intreccia e ricuce brandelli di stoffa vecchi e nuovi. Una confusione di stoffe e di colori che eĚ€ frutto di incroci di storie, di lingue, culture e saperi ma che eĚ€ anche frutto di strappi dolorosi e di nuove cuciture. Dunque una maniera, attraverso l’arte, di riallacciare relazioni, di rammendare il tessuto sociale delle due comunità.