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Venerdì
24
Settembre

Penelope non aspetta più

Immersi nel Parco Oglio Nord, una serata in compagnia dei racconti di e con Enzo G. Cecchi.

EVENTO CONCLUSO

Per questo 40esimo anniversario di Piccolo Parallelo Enzo Cecchi ci regala un nuovo spettacolo, il 50° da lui scritto e/o diretto. Testi teatrali originali o riscritture che spaziano fra ricostruzioni storiche (Martèn, Monomaniacaltango, Contadini Servi Famèi) vite d'artisti (Caravaggio, Mishina, Jean Genet), indagini sui Mito (Il mio Prometeo, Gilgamesh), corrosivi testi sul presente (Gerundia Felix, Sindrome Misericordia, Folk ti trai), esperimenti fra la Natura che hanno precorso i tempi ( Meditazioni verso Eva nascente, Il Respiro del Fiume). E tanti altri. Fino agli ultimi spettacoli più intimi e "fintamente" autobiografici come La condizione di Pietro e quest'ultimo Penelope non aspetta più. Spettacoli rappresentati in tutta Italia e a San Pietroburgo, Londra, Montreal, Stoccolma, Amburgo, Malta, Lubiana, Monaco, Amsterdam, Salonicco, Bruxelles, Vienna... Un mosaico di scritture immenso, unico per varietà e tematiche trattate che non ha eguali in Italia.

"Penelope non aspetta più" parla di donne che non sono eroine, ma le cui storie diventano assolute e distolte dal dolore personale, raggiungono una grandiosità addirittura epica. C'è la donna che come una grande madre raccoglie il marito devastato dalla guerra. Quella che invece, il marito appena ritornato, lo ammazza. C'è “la Gagia” dai tanti mariti e dei tanti figli che regolarmente lascia in giro. Ci sono le spose bambine obbligate a sposarsi ai “grandi invalidi di guerra” che riescono a riprendersi la vita. Ci sono le botte, le ribellioni, la pazzia. Si piange per ciò che accade in una notte di tempesta ululando al vento la propria disperazione. O per un parto in mezzo alla neve. Si ride con la donna che di mariti ne ha avuto quattro e li ha seppelliti uno di fianco all'altro. E ancora altre, belle, affascinanti storie. Donne, non eroine. Donne che hanno la necessità di ribellarsi e di vivere una vita decorosa con la miseria sempre alle porte.

Storie che appartengono a qualsiasi parte dell'Italia. Guerra, dopoguerra, anni cinquanta, in tutta Italia c'è miseria e dai piccoli paesi persi nelle campagne, nelle colline, nelle montagne inizia il grande esodo verso le città. Verso la speranza. "Penelope non aspetta più" è una moltitudine di vite di piccole/grandi donne, raccontate con un poco di ironia e di leggerezza, ma sempre con pudore e con rispetto. E con tanto affetto verso queste donne che hanno avuto il coraggio di strappare le loro vite ad un destino già deciso da altri.

“Da anni raccolgo storie di donne, raccontate spesso dalle dirette interessate oppure da parenti molto vicini. Storie che vanno dal periodo della guerra al primo dopoguerra fino agli anni cinquanta. Un affresco anche del cambiamento della società, una frattura a volte fortissima soprattutto in quei luoghi più chiusi quali erano le campagne o le montagne. Alcune di queste storie, tutte vere, sono epiche, grandiose, altre drammatiche, altre ti prendono il cuore, altre struggenti per la loro banale “normalità”, storie di donne che non hanno più voglia di aspettare e di essere nascoste dalla vita. Non è uno spettacolo in senso tradizionale, sono appunto racconti per poche persone in alcuni pomeriggi al tramonto e in riva al fiume” Enzo G. Cecchi”.

Durata circa due ore, compresa camminata nel bosco per raggiunger il luogo del racconto.
Quota: € 10 persona, € 8 dai 14 ai 18 anni.
Prenotazione obbligatoria per un massimo di 20 persone ogni pomeriggio.

Informazioni

Prezzo: 10 euro

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: venerdì 24 settembre 2021 20:30

Fine: venerdì 24 settembre 2021 21:30

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Luogo
Ostello Molino di Basso

Torre Pallavicina, Via Madonna di Loreto, 1