Le brucianti parole di Alda Merini raccolte nel libretto Magnificat suscitano una vibrante interpretazione da parte di Arianna Scommegna che sa restituire tutta la carnalità, tutta l’intimità e tutta la sorprendente immedesimazione della poetessa milanese nei panni della Vergine Maria. Nel Magnificat di Alda Merini, l’umanità di Maria fa emergere una potente contraddizione: la vastità del divino sa trovare spazio in un corpo, e per giunta nel corpo di una ragazzina. Così incontriamo lo spavento e la speranza, lo sgomento e lo stupore, il dubbio e la certezza di quella che sarà la madre di Dio. Questo contrasto trova il suo compimento nell’accettazione del Mistero.
La poesia di Alda Merini, nelle parole di Maria, riesce infatti a far coesistere lo smarrimento presente, il ricordo dell’innocenza passata e la dolorosa consapevolezza dell’avvenire.Maria è, nel medesimo tempo, se stessa, la ragazzina che era e la madre di Dio che sarà. Un cortocircuito vertiginoso e inafferrabile. Ed è proprio della grande poesia consentirci di scorgere questo incomprensibile.
Adattamento di Gabriele Allevi
con Arianna Scommegna
alla fisarmonica Giulia Bertasi
regia Paolo Bignamini
scene e aiuto regia Francesca Barattini
disegno luci Fabrizio Visconti
produzione Teatro de Gli Incamminati – deSidera Teatro
in collaborazione con ScenAperta Altomilanese Teatri e ATIR Teatro Ringhiera
Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming su Youtube e sarà visibile previa iscrizione gratuita su Eventbrite.