Mio padre
Per la Stagione di Storia, Teatro e Società, "mio padre, nome di battaglia Bepi, mio zio Vladimiro e il tenente degli alpini Stelio Luconi – medaglia d’oro al valor militare in Russia – scoprono di aver vinto la Seconda Guerra Mondiale" (Andrea Pennacchi).

Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno.
È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, è c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più.
Così sono finiti i miei favolosi anni’90.
La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza.
Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose.
di e con Andrea Pennacchi
musiche – Giorgio Gobbo, Graziano Colella (batteria) e Gianluca Segato (lap steel guitar)
produzione – Teatro Boxer