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Chiesa Parrocchiale di San Zenone Vescovo

L'antica chiesa risulta citata sul territorio di Ambivere nel XV secolo quando ne fu concessa la costruzione. Il decreto del 25 gennaio 1473 fu autorizzato dal cardinale Pietro Riario che si trovava a coprire l'incarico di commendatario dell'Abbazia di Pontida. La nuova chiesa fu dedicata a san Zenone. La chiesa faceva parte degli edifici assoggettati al monastero di Pontida in spiritualibus, con quelle di Endenna, Burligo, Palazzago, e Somendenna, anche se facevano comunque parte della diocesi della città orobica. Questa situazione che vedeva la presenza constante dei priori di Pontida e quindi di sottomissione, creò con pochi dissidi tra le diverse autorità religiose e cittadine fino al 1798, quando il monastero di San Giacomo dell'abbazia di Pontida fu soppresso con la repubblica Cisalpina. Il 7 ottobre 1575 la chiesa fu visitata dal cardinale san Carlo Borromeo. Negli atti la chiesa è indicata come cappella curata e affidata ai monaci di Pontida, mentre le funzioni religiose erano celebrate da un curato mercenario scelto e pagato dagli ambiveresi. Gli atti testimoniano la presenza delle confraternite del Santissimo Sacramento, di Sant'Alessandro, e di Santa Maria del Castello. La chiesa fu ricostruita nel terzo decennio del XX secolo e consacrata il 30 agosto 1930 dal vescovo Luigi Maria Marelli mantenendone la dedicazione al santo vescovo e martire.
Luogo

Ambivere

Via Papa Giovanni XXIII, 7/13

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