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Alla (ri)scoperta di Clusone e dei suoi gioielli: il festival «Musica Mirabilis»

Articolo. Una fitta programmazione pluriennale dedicata a una delle figure più importanti del panorama musicale internazionale del XVII secolo: il compositore clusonese Giovanni Legrenzi. Intorno alla sua figura, una serie di iniziative volte a promuovere la «Città Dipinta» della Valle Seriana

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La Chiesa del Paradiso (Foto Roberto Magli)

Una grande ventata di novità, in quel di Clusone: inaugura l’8 ottobre la prima edizione del festival musicale internazionale «Musica Mirabilis», dedicato al compositore clusonese Giovanni Legrenzi, voluto e supportato dall’Amministrazione Comunale e ideato dai Maestri Giovanni Acciai e Ivana Valotti. Il festival proseguirà di anno in anno fino al 2026, anno in cui si celebrerà il quarto centenario della nascita di Legrenzi, culmine delle celebrazioni.

La città di Clusone si ritroverà al centro di una fervente vita artistica nel territorio della Val Seriana: oltre al concerto, infatti, saranno molte le iniziative volte a valorizzare il patrimonio culturale della cittadina.

Un festival per Giovanni Legrenzi

La riscoperta di autori nascosti è una prerogativa ormai costante nell’ampio panorama internazionale: diverse sono le realtà che, puntualmente, propongono autori lontani dai palcoscenici o dai programmi concertistici tradizionali, con l’obiettivo di ripristinare una centralità passata in secondo piano. Giovanni Legrenzi (Clusone 1626 – Venezia, 1690), figura centrale e astro del Barocco europeo, negli ultimi anni ha subito la stessa sorte da parte di studiosi ed esecutori, che lo hanno spesso identificato come compositore marginale del suo tempo.

Nulla di più errato, data la vaghezza espressiva dei suoi contenuti e lo spiccato carattere ritmico, adoperato nei temi che il compositore ha sempre plasmato con assoluta plasticità. La sua ampia produzione, dai drammi musicali agli oratori, passando per la musica sacra e quella strumentale, è divenuta un punto di riferimento per tutta l’esperienza musicale del melodramma che, a partire dalla città di Venezia, si è mossa attraversando tutta l’Europa rendendo la penisola italica la culla della nascente opera.

La città di Clusone, patria natale del compositore, diverrà luogo della rinascita della musica di Giovanni Legrenzi: previsto per il prossimo 8 ottobre il concerto che darà il via al Festival «Musica Mirabilis» presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso alle ore 20.30. A cura dell’ensemble Nova Ars Cantandi sotto la direzione del Maestro Giovanni Acciai e con il Maestro Ivana Valotti, verrà proposta l’esecuzione – la prima in epoca contemporanea – delle «Compiete» a cinque voci e basso continuo, opera settima (Venezia, 1662) di Giovanni Legrenzi.

Una centralità che non si dovrà mai perdere. Ecco l’obiettivo che «Musica Mirabilis» si pone: quello di avvicinare il pubblico all’ascolto di un repertorio meraviglioso e guidarlo attraverso l’emozione della scoperta e nella comprensione delle musiche di Legrenzi, che con la sua arte ha fatto la storia della musica europea del Seicento. Per cominciare a conoscerne l’opera, venerdì 30 settembre alle ore 20.30 presso Sala Legrenzi è in programma la conferenza di approfondimento a cura del Maestro Acciai: «Giovanni Legrenzi. Un ingegno musicale senza confini ». L’ingresso è gratuito.

Clusone, città d’arte: un itinerario tra Barocco e Neoclassicismo

La città di Clusone, palcoscenico del Festival «Musica Mirabilis», è una delle più belle città d’arte dell’intera Lombardia, conosciuta come la «Città Dipinta» per i numerosi affreschi che abbelliscono i palazzi nobiliari del suo centro storico. È uno dei punti chiave dell’intera provincia di Bergamo, al centro della Val Seriana, e nel corso dei secoli è stato luogo nativo o di riferimento per molte personalità artistiche.

Oltre al già citato Legrenzi, infatti, numerose sono le figure che hanno segnato, in un modo o nell’altro, il panorama culturale a livello internazionale. Alcune sono nate a Clusone, altre vi hanno trascorso alcuni periodi: gli artisti Cifrondi, Manzù e Trussardi Volpi, insieme alla mecenate Clara Maffei, nativa di Bergamo Alta ma originaria della città seriana. Nel suo salotto a Milano entreranno a far parte musicisti come Franz Liszt o Giuseppe Verdi o politici e letterati come Tommaso Grossi e Massimo d’Azeglio.

Ricchissimo è anche il patrimonio storico-artistico e architettonico che porta l’eccellenza della città di Clusone a livello regionale, eccellenza a cui anche i clusonesi stessi sono legati da generazioni. Spesso, infatti, ripropongono le loro tradizioni attraverso eventi, e mantengono vive botteghe d’arte e musei, anche attraverso l’organizzazione di mirate visite guidate.

Tante sono le testimonianze artistico-culturali: l’Orologio planetario Fanzago, capolavoro del 1583 tutt’oggi funzionante, la celebre «Danza Macabra», affresco posto all’esterno dell’Oratorio dei Disciplini, la Basilica di Santa Maria Assunta con il relativo Museo, ed infine il MAT, il Museo Arte Tempo, ospitato nella splendida cornice di Palazzo Marinoni Barca.

Ed è proprio a partire da questi gioielli custoditi nel centro storico, insieme alla figura di Legrenzi, che prenderà il via una serie di visite guidate. Saranno visite legate al Festival «Musica Mirabilis», volte a valorizzare pregevoli opere nell’ambito del Barocco e del Neoclassicismo clusonese.

Tappa irrinunciabile di queste visite sono il Palazzo Marinoni Barca, attuale sede del MAT - Museo Arte Tempo e scrigno di capolavori affrescati e opere d’arte, e la meravigliosa Basilica di Santa Maria Assunta, nella quale si potranno ammirare capolavori di artisti come Cifrondi, Fantoni, Ricci e Carpinoni, esponenti del grande Barocco Alpino e del Tardo Barocco con un accesso esclusivo alla sagrestia solitamente non visitabile.

Le visite sono in programma sabato 1 e sabato 8 ottobre, con ritrovo alle ore 15 presso Piazza Orologio. Prenotazione obbligatoria (0346.21113).

Tutte le informazioni sul Festival sono sul sito.

Contenuto realizzato con il contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del Bando «OgniGiorno inLombardia» per il progetto «Il Barocco tra Bergamo-Clusone-Brescia».

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