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Rivivi qui l’omaggio musicale all’Italia (e a Bergamo) dell’Asian Youth Orchestra

Articolo. Venerdì 5 agosto, la Basilica di Santa Maria Maggiore ha accolto le note di 43 giovani talenti di sette paesi dell’Asia, insieme a quelle di sei studenti del Conservatorio Donizetti di Bergamo. Ecco il video integrale del concerto

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L’emozione sale ancora prima che l’orchestra cominci a suonare. Davanti all’altare della Basilica di Santa Maria Maggiore, ci sono violoncelli, contrabbassi, percussioni. I leggii su cui spicca già qualche partitura, troppo lontana allo sguardo per essere letta e compresa, ma abbastanza vicina da incuriosire i turisti entrati per caso. Venerdì 5 agosto alle 18.30, sono stati molti quelli che, entrando in Chiesa, hanno avuto la sensazione che stesse per accadere qualcosa di magico.

Per un’ora e mezza, in effetti, la Basilica si è trasformata. Si è riempita di luci, tonalità azzurre alternate al giallo più caldo, applausi, e soprattutto musica, quella che i 49 membri dell’Orchestra (43 provenienti da sette paesi asiatici, 6 dal Conservatorio Donizetti di Bergamo) hanno saputo regalato al pubblico.

La città di Bergamo, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, nei giorni scorsi è stata sede del Campus di prove estivo dell’Asian Youth Orchestra – considerata tra le migliori orchestre giovanili al mondo – e punto di partenza di un tour internazionale che, dopo aver toccato diverse città italiane, si concluderà in Germania.

Muovendosi dentro e fuori dalle aule del Conservatorio Donizetti, i musicisti hanno avuto modo di seguire i corsi di perfezionamento organizzati dalla scuola, ma anche di vivere in prima persona la cultura italiana e quella orobica. Venerdì sera, i 43 membri appartenenti all’AYO, a cui si sono aggiunti sei talenti musicali italiani, hanno reso omaggio al nostro paese eseguendo la Sinfonia «Classica» di Prokof’ev, la «Suite Pulcinella» di Stravinskij e l’«Italiana» di Mendelssohn. Diretta dal Maestro franco-svizzero Joseph Bastian, la formazione non ha dimenticato Bergamo, con un’incursione a sorpresa nell’opera di Donizetti, accolta dal pubblico con uno scroscio di applausi.

Una ventata di freschezza – questo ho percepito sedendomi in prima fila e osservando ad uno ad uno i componenti dell’orchestra. Concentratissimi, con qualche goccia di sudore ad imperlare la fronte, ma chiaramente divertiti. È l’impressione che ho avuto scorgendo il sorriso di un paio di violinisti, e il movimento entusiasta delle mani del Maestro Joseph Bastian. Non mi è servito – ci tengo a sottolinearlo –particolare competenza in materia di musica classica per rendermene conto.

Il successo del concerto, e dell’esperienza vissuta a Bergamo dai ragazzi e dai loro docenti, è stato confermato dal commento che l’Orchestra ha voluto lasciare sul proprio profilo Facebook: «Ci sono state delle perplessità, durante la progettazione, sul fatto di tenere un concerto in estate alle 18.30 a Bergamo Alta. Chi sarebbe venuto? Ma la gente aspettava fuori dalla Basilica già alle 18! Il nostro ensemble di ottoni AYO ha suonato tre brevi brani per calmare l’appetito. Ben presto, la Basilica si è riempita di persone, tra cui 20 suore che erano venute in precedenza, ad un nostro concerto all’ora di pranzo al conservatorio durante il Campus di Prove».

Nel cuore dei musicisti, non c’è solo la soddisfazione di aver suonato davanti a centinaia di persone, in una Chiesa ricca di affreschi che affonda le radici nel XII secolo. C’è anche la promessa di un ritorno. Il prossimo anno – parola del Presidente del Conservatorio Michele Guadalupi, del Direttore Emanuele Beschi e di Keith Lau, General Manager dell’AYO – l’orchestra giovanile asiatica farà di nuovo tappa nella nostra città, in occasione di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023.

L’augurio, espresso da Keith Lau alla fine della serata, è che l’Orchestra possa tornare in Italia al completo. Da tradizione, infatti, l’AYO si compone di circa cento elementi provenienti da diversi paesi d’Oriente (da Hong Kong al Giappone, da Macao all’Indonesia, dalla Malesia alla Corea del Sud), selezionati annualmente attraverso un rigoroso processo di audizioni. Quest’anno, la formazione è stata praticamente dimezzata per via delle restrizioni Covid-19 ancora in corso.

Il concerto dell’Asian Youth Orchestra in Santa Maria Maggiore è stato trasmesso integralmente su Bergamo TV ieri sera alle 21, dopo una breve introduzione a cura di Keith Lau e Giorgio Versiglia, docente di fagotto del Conservatorio Donizetti e dal 2012 tutor dei fagottisti dell’AYO.

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