93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Trump sconfigge il male e Hillary Clinton guida una setta occulta. Le credenze assurde contro cui combatte Massimo Polidoro

Intervista. Il giornalista e divulgatore scientifico, fondatore del Cicap – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze – sarà protagonista con Piero Angela di una serie di appuntamenti a BergamoScienza a partire dal 4 ottobre

Lettura 3 min.
Donald Trump e Hillary Clinton nel secondo confronto per le Presidenziali 2016 (Jim Lo Scalzo)

Non è il primo anno che BergamoScienza e il Cicap Fest collaborano. Come per due buoni amici appassionati della stessa materia, infatti, la cosa è abbastanza naturale. Ma quest’anno, complice anche la possibilità delle dirette streaming che facilitano la compresenza degli ospiti, sono ben quattro gli interventi nel calendario del festival bergamasco presenziati da Massimo Polidoro, scrittore, giornalista, divulgatore scientifico e direttore generale del Cicap Fest, il festival della scienza e della curiosità attualmente in corso.

Accanto a lui ci sarà sempre anche Piero Angela, storico giornalista scientifico italiano che ha bisogno di ben poche presentazioni. Alla loro capacità di parlare di scienza in maniera diretta, ma mai superficiale, sarà affidato uno dei primi incontri dell’edizione 2020 di BergamoScienza, capace di incuriosire già dal titolo: “Dimmi a cosa credi… e ti dirò chi sei!”. Non solo, la coppia Polidoro-Angela tornerà domenica 11 ottobre con “La scienza si impara meglio dagli errori”; mercoledì 14, saranno invece in compagnia di Bruno Bozzetto, Ralph Eggleston e Alessandro Bettonagli per “La scienza ha bisogno dei cartoni animati?”. E poi ancora un ultimo appuntamento, domenica 18 ottobre con “Raccontare la scienza è una cosa bellissima”.

Abbiamo chiesto a Massimo Polidoro di raccontarci qualcosa di più su questi interventi, iniziando proprio dal primo.

AS: “Dimmi a cosa credi e ti dirò chi sei”… Si può fare davvero?

MP: Beh, il titolo è un po’ provocatorio, ma la chiacchierata che faremo con Piero Angela riguarderà proprio questo, ovvero il fatto che tutte le persone possono nutrire credenze irrazionali di qualche tipo. Si va dalle convinzioni più banali come la scaramanzia, a quelli che leggono l’oroscopo tutti i giorni, fino alle idiosincrasie più banali. Quando però queste credenze passano il livello e iniziano a condizionare la vita delle persone con atti come “L’oroscopo è brutto quindi non esco” o “Il Covid non esiste per cui non metto la mascherina”, allora è diverso, perché queste convinzioni mettono in pericolo gli altri. Oggi ci sono persone che arrivano a credere alle cose più assurde e pericolose; ci sono complottisti che si affidano alle ipotesi più strampalate. Una delle più recenti vedrebbe il presidente americano Trump addirittura a capo di una sorta di squadra volta a sgominare il male nel mondo a sua volta governato da una setta occulta guidata da Hilary Clinton. Solo per fare un esempio…

AS: In questo periodo non sembra che si stia un po’ esagerando con l’idea che ognuno può credere giusto a ciò che gli pare?

MP: Il problema oggi è che le persone si illudono che sia sufficiente navigare su internet per poter diventare pensatori indipendenti, ma questo non avviene, soprattutto se ciò che si cerca navigando nella rete è la notizia che ci piace di più, a cui “fa comodo credere”, senza avere idea di come si realizzi effettivamente una ricerca in rete.

AS: Qualche rimedio?

MP: Come si fa a rimediare a questo è una grande domanda e non possiamo nemmeno pensare che sia la scienza a doversene far carico, perché gli scienziati spesso non sanno fare comunicazione. Lo abbiamo visto molto bene durante la fase più acuta dell’emergenza Covid, quando le voci dei diversi esperti intervistati risultavano dissonanti fra di loro, alimentando il fatto che potesse valere tutto e il contrario di tutto.

AS: Internet qualche danno lo ha fatto…

MP: Sicuramente internet ha favorito la diffusione di queste cose, ma non è la rete che genera il problema e non dobbiamo pensare che sia solo una questione di mancanza di istruzione. Le persone più istruite, spesso, sono anche quelle più arroganti.

AS: Per questo è giusto dire che la scienza si impara meglio dagli errori?

MP: Piero Angela l’ha sempre ripetuto. Capire come la scienza non funziona è un ottimo modo per capire come funziona la buona scienza. Studiare le truffe, chi sostiene di avere poteri straordinari o gente che promette soluzioni miracolose senza avere alcun fondamento, aiuta a capire l’errore che genera questo tipo di credenze. Indagando questi “misteri” si capisce qual è il fallo del ragionamento e ci si rende conto del valore delle prove.

AS: Se è tutto così provato e rigoroso, cosa c’entrano i cartoni animati e la fantasia con la scienza?

MP: Quella è stata una grande idea di Piero Angela e Bruno Bozzetto, un’intuizione che si è rivelata geniale anni fa e che vale tutt’ora. Attraverso una cosa divertente e buffa, si riesce a parlare di concetti complessi come l’entropia, per esempio, riuscendo ad arrivare realmente a un pubblico più ampio. Il cartone animato, in questo caso, ha il grande potere di trasformare in una metafora che fa sorridere un pensiero complesso.

AS: Questa edizione di BergamoScienza, alla pari del Cicap Fest, sarà tutta in streaming. Come cambia il rapporto con il pubblico in questi appuntamenti?

MP: Il Cicap Fest è iniziato venerdì scorso e vedo che, anche se gli incontri sono virtuali, sono molto seguiti. Le persone vogliono vedere, ascoltare e intervenire. Fanno anche domande, forse perché il format virtuale toglie l’imbarazzo di parlare davanti a tutti. Quello che non si può avere è il contatto diretto, ovviamente, vedere le persone in viso e improvvisare qualche battuta. Questo manca molto, viene meno quell’atmosfera particolare che non si può ricreare in streaming.

Sito BergamoScienza

Approfondimenti