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Alla scoperta dell’Isola Bergamasca, tra storia e natura

Articolo. Per quattro fine settimana, gli appassionati potranno addentrarsi nelle chiese di Santa Giulia e di San Giorgio a Bonate Sotto, nel Santuario di Prada a Mapello, nell’Abbazia di Fontanella a Sotto il Monte e nella Chiesa di San Geminiano a Bonate Sopra. Per ascoltarne (con una guida) i racconti e i segreti

Lettura 4 min.

Una basilica inaspettata in un cimitero, un santuario che custodisce un miracolo, un’area archeologica con una storia inedita e un’abbazia incastonata nel verde. Sono questi i quattro luoghi che l’associazione PromoIsola propone al pubblico – bergamasco e non solo – attraverso una serie di visite guidate prenotabili a questo link.

«Per noi è importante il lavoro che facciamo, la nostra associazione crea interesse intorno a luoghi che, senza il racconto delle guide, rimarrebbero quasi sconosciuti» ha raccontato Elena Esposito, direttrice di PromoIsola. «Saranno visite guidate in quattro mete che abbiamo scelto. Sono le mete più richieste dai nostri visitatori, bergamaschi e non».

L’incanto di Santa Giulia

«È ciò che non ti aspetti, in un luogo che non ti aspetti». Nella quiete di un paesaggio naturale, immersa tra antichi epitaffi, sorge una chiesa del 1100. «Intorno non c’è alcun centro abitato, sembra che la chiesa si materializzi all’improvviso» rivela Claudio Cecchinelli, Capo Delegazione FAI di Bergamo, in un video prodotto recentemente da Fabio Fassini – Studio MAG23.

Tre navate incomplete, tre absidi, molti capitelli romanici, un affresco centrale dei fratelli Orelli di fine ‘700. Il fascino della Chiesa di Santa Giulia è questo: un monile di storia nel verde del comune di Bonate Sotto.

La Basilica fu costruita al centro del borgo di Lesina. Nel corso del tempo, i cambiamenti urbanistici hanno reso la zona attorno alla chiesa disabitata, fino a diventare un’area cimiteriale. Per gli abitanti del posto, la Basilica di Santa Giulia è semplicemente «la chiesa del cimitero», di cui ne godono quotidianamente l’arte romanica, mentre chi viene da più lontano resta meravigliato.

La visita sarà domenica 4 settembre alle ore 15. «Sarà una bella opportunità per conoscere due monumenti del nostro paese che raccontano periodi diversi della storia. Santa Giulia, una chiesa romanica, e San Giorgio, appartenente al periodo della peste manzoniana» spiega Elena Esposito. Quest’ultima chiesa, in particolare, cattura l’interesse dei visitatori per il suo stile barocco: «entrare è un bel colpo d’occhio».

Il borgo di Mapello e il santuario dei miracoli

Nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 settembre, alle ore 15.30, PromoIsola propone un viaggio attraverso la storia e i sapori. «La visita guidata partirà dal centro di Mapello. Le guide racconteranno la storia antica del paese fortificato e dei suoi palazzi per poi incamminarsi lungo il Viale di Prada, fino a raggiungere il Santuario».

Sul percorso, delineato dai caratteristici tigli, sarà possibile assaggiare i prodotti locali. A partire da sabato alle 19 e per tutta la domenica, Mapello ospiterà infatti la manifestazione enogastronomica «Lungo il viale. Profumi e sapori della terra bergamasca» che quest’anno per la prima volta comprenderà anche lo street food. «Saranno due giorni ricchi di appuntamenti – continua Esposito –. Non mancheranno degustazioni di vino e birra, e in molti si sono organizzati per preparare salamelle, polenta e piatti tipici».

L’anno scorso, l’evento aveva registrato ben 20mila persone, con visitatori provenienti dalla provincia e dintorni, incuriositi dalle bellezze del territorio. Quest’anno, l’offerta comprenderà nuovi produttori. «Uno di loro viene da Brescia e, per la prima volta, abbiamo invitato anche i produttori del vino e dei sapori mantovani».

Il cammino lungo il Viale si concluderà nel Santuario della Madonna di Prada. In questo luogo, una fanciulla ebbe una visione della Vergine e, attraverso una sorgente miracolosa, poté curare numerosi ammalati. La leggenda narra che una popolana profanò l’acqua immergendovi il suo cane e da quel momento la preziosa sorgente sparì. Il racconto è affiancato dall’affresco del Miracolo, che nel corso del tempo ha richiamato molti fedeli. La chiesa acquisisce maggior valore grazie agli affreschi del pittore bergamasco Natale Bertuletti.

L’area archeologica di San Geminiano

Una camminata di un paio di chilometri conduce ai resti della chiesa antica di San Geminiano, a Bonate Sopra. Il percorso è completamente immerso nella natura, si sviluppa lungo la sponda destra del fiume Brembo, fino a raggiungere la fontana di San Quirico. La zona archeologica è costituita da una sagoma di un oratorio, strutturato da un’unica navata di forma rettangolare. La costruzione risalente all’Alto Medioevo ha una storia inedita, che verrà raccontata nella visita di domenica 18 settembre alle ore 15.30.

Grazie agli studi effettuati dagli storici locali e dall’amministrazione di Bonate Sopra, la quale ha «creduto fortemente in questa riscoperta», è stato possibile ricostruirne la storia. La chiesa di San Geminiano fu un luogo introvabile per quasi due secoli, dimenticato dal paesaggio, ma non dalla memoria collettiva. La chiesa scomparsa attirò l’interesse di un giovane laureando, che nel 1954 ne riportò alla luce alcune parti. Solo alla fine degli anni ’80 i resti della chiesa furono salvati dalla sterpaglia e resi un’area archeologica.

«Questa tappa è una novità di quest’anno, pensi che l’abbiamo fatta solo tre volte» mi spiega Elena Esposito, «è un posto sconosciuto, complicato da comprendere appieno in autonomia. Le nostre guide hanno ricostruito la storia attraverso i secoli e ce la racconteranno».

Il verde dell’Abbazia di Fontanella

«Sicuramente uno degli elementi romanici più interessanti e completi dell’Isola Bergamasca». Con l’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella a Sotto il Monte si concluderà un viaggio attraverso l’arte bergamasca. La scelta dell’abbazia è dettata dallo stile romanico che la accomuna alla Chiesa di Santa Giulia, ma a differenza di quest’ultima è più completa. Infatti, una delle caratteristiche che la rende nota nell’Isola Bergamasca è la sua integrità. Il monumento si presenta completamente intatto, mantenuto nel corso dei secoli.

«All’interno dell’Abbazia di Fontanella si respira un’atmosfera quasi magica – rivela Esposito –. È una meta che viene sempre richiesta da parte del pubblico perché esercita un grande fascino. Con i suoi dettagli scultorei è uno dei monumenti più apprezzati del nostro territorio».

Come una perla incastonata nella sua ostrica, l’abbazia avvolta nei rigogliosi boschi del Monte Canto ha custodito la sua storia attraverso il tempo. Il risultato è un panorama suggestivo e un’importante testimonianza artistica. La visita guidata sarà domenica 25 settembre, organizzata in due turni alle ore 15 e 16.15.

Un legame tra il pubblico e il territorio

Le visite turistiche organizzate da PromoIsola creano un legame con il territorio. «L’interesse traspare dagli sguardi. Il pubblico vuole approfondire i racconti, fa domande, vuole conoscere il contesto storico bergamasco oltre al singolo monumento. Questo interesse sfocia nella richiesta di essere informati sulle proposte del territorio e della nostra associazione. Tutto questo è molto gratificante».

Elena Esposito conclude raccontando come l’entusiasmo del pubblico sia sempre notevole. «Chi partecipa a una visita, torna. Si crea un rapporto con il territorio. Le persone, con sorpresa, ci dicono “che zona ricca di natura e cultura, non me l’aspettavo!”».

Le prenotazioni alle visite guidate sono tutte a questo link.

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