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Bergamo Next Level, la parola chiave è «rigenerazione»

Articolo. Dal 12 al 20 maggio, l’Università degli studi di Bergamo e l’associazione Pro Universitate Bergomensi propongono una settimana di appuntamenti gratuiti per riflettere sul futuro della nostra città. Gettando un ponte verso l’Ucraina

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Rigenerazione. In biologia, il «ristabilirsi di un’integrità strutturale o fisiologica». In senso sociale o religioso, «rinascita, rinnovamento radicale, redenzione che si attua in una collettività». Parafrasando il Dizionario Treccani, rigenerazione è ridare la vita dove la vita è venuta a mancare, rimettere insieme ciò che è andato a pezzi.

Dopo due anni di pandemia e lo scoppio del conflitto in Ucraina, non poteva che essere «rigenerazione» la parola d’ordine della seconda edizione di Bergamo Next Level – Le persone e il territorio di domani. Dal 12 al 20 maggio 2022, una settimana di appuntamenti per riflettere sul futuro della nostra città e di chi la abita, con il coordinamento dell’Università degli studi di Bergamo e di Pro Universitate Bergomensi (associazione senza scopo di lucro che sostiene le attività extracurriculari dell’Università a servizio del territorio), il patrocinio di Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo.

Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso libero e gratuito, con mascherina FFP2. La prenotazione è consigliata sul sito bergamonextlevel.it.

Un esempio di public engagement

Un sapere che resta chiuso tra le mura di un edificio è un sapere che muore. Per questo, in occasione della manifestazione, l’Ateneo bergamasco è pronto ad aprire le porte a tutti, accademici e non. «Bergamo Next Level rientra in quella che si definisce “Terza Missione” dell’Università, ovvero quell’insieme di attività che attraverso processi di interazione diretta dell’Università con la società civile, le amministrazioni pubbliche e il tessuto imprenditoriale, promuovono la crescita economica e sociale del territorio», spiega la professoressa Elisabetta Bani, Prorettrice alla Terza missione e rapporti con il territorio dell’Università.

«È un ambito importante perché orienta le altre due missioni dell’Università (la Didattica e la Ricerca), affinché la conoscenza diventi strumentale per l’ottenimento di benefici di natura sociale, culturale ed economica. Bergamo Next Level in particolare è un tipico esempio di Public engagement, di impegno dell’Università a diffondere all’esterno i frutti delle proprie ricerche, non attraverso un flusso a senso unico (riversando sul territorio la propria attività di didattica e di ricerca), bensì attraverso un “ingaggio” con il territorio, con il quale si confronta e dal quale trae spunti di futura riflessione».

L’evento inaugurale

Proprio con l’obiettivo di “ingaggiare” il territorio e i suoi abitanti nel confronto sulla città del domani e sui suoi scenari, Bergamo Next Level ha coinvolto la Cattedra Unesco di Bergamo . Un “osservatorio” su temi di tutela dei diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile, che mira a generare innovazione attraverso la ricerca.

Giovedì 12 maggio alle 17, la Sala Energia della sede del Kilometro Rosso dell’Università accoglierà Alberto Brugnoli, Presidente della Cattedra Unesco dell’Università degli studi di Bergamo, il Rettore Sergio Cavalieri e la Presidente di Pro Universitate Bergomensi Cristina Bombassei. Commenteranno le testimonianze, trasmesse in video, del vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina (Bergamo fa parte della rete delle città creative dell’UNESCO per la gastronomia, con la sua Cheese Valley, e questo ci porta a sottolineare che quando si pensa alla rigenerazione occorre anche considerare il ruolo dell’agricoltura e dell’alimentare) e di Andrij Sadovyj, sindaco di Leopoli.

Situata a circa 60 chilometri dal confine polacco, la città ucraina di Leopoli sembrerebbe non avere nulla in comune con il capoluogo orobico. Eppure, entrambe le città condividono la presenza sul proprio territorio di siti inclusi nell’elenco del Patrimonio mondiale dell’umanità. Per Bergamo, si tratta delle Mura Venete e del villaggio storico di Crespi d’Adda. Leopoli invece ha il suo centro storico, ricco di edifici barocchi, ad oggi minacciati dal conflitto in corso.

«Oltre a questo, vi è l’importante funzione di polo industriale e di centro logistico che accomuna le due città, a cui si affianca l’importanza dell’Università», spiega il professor Alberto Brugnoli. «Pensiamo che il sindaco di Leopoli, Andrij Sedovy, possa offrire, nel quadro di un’esperienza di dolore e resistenza umana, un esempio di resilienza sociale, culturale, economica e urbana che possa porre in luce l’importanza di costruire un sistema territoriale che punti – nonostante la difficile situazione attuale – alla rigenerazione».

La rigenerazione, secondo Brugnoli, non é solo un concetto relativo alla dimensione dell’ambiente fisico, all’ambiente costruito e all’uso del suolo, ma ha una componente relativa al patrimonio immateriale che riguarda il capitale istituzionale, umano e sociale. « Quando noi parliamo di rigenerazione mediante “loop di circolarità sociale” consideriamo città che “non lasciano indietro nessuno”, promessa centrale e trasformativa dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Con azioni volte a sradicare la povertà in tutte le sue forme, è possibile porre fine alla discriminazione e all’esclusione e ridurre le disuguaglianze e le vulnerabilità che minano il potenziale degli individui e dell’umanità intera; questo succede ad esempio nel caso di iniziative di integrazione nel mercato del lavoro dei soggetti fragili, e di tutti quei progetti che sviluppano imprenditoria e economia sociale, di cui la realtà di Bergamo è ricca».

Gli altri appuntamenti

A partire da venerdì 13 maggio 2022 la manifestazione si articola in quattro aree tematiche. L’area dedicata al «Patrimonio culturale – Generazioni e territori: un cambiamento possibile» comprenderà, tra gli altri, il talk di venerdì 13 maggio alle 21 presso la Sala Curò («Nature Urbane: sfide e benefici di rigenerazione per le città del presente»), con Renato Guatterini, vicepresidente di ANCE Bergamo, Ilaria Zilioli di ESA-Agenzia Spaziale Europea, Stefano Zenoni, Assessore ad Ambiente e Mobilità del Comune di Bergamo, Gabriele Rinaldi, Direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, Emanuele Garda e Alessio Cardaci, Università degli studi di Bergamo.

Ospite il 16 maggio alle 18 presso l’Auditorium di Piazza Libertà, Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che lascerà per un attimo la medicina e affronterà, da bergamasco DOC, il tema della valorizzazione del territorio a partire dalle persone e dai saperi locali («Sulle Terre Alte del Sebino bergamasco: tra eccellenze naturalistiche, paesaggio e saperi territoriali»). Introduce Elisabetta Bani, Prorettrice alla Terza missione e rapporti con il territorio dell’Università. Modera Sara Belotti, Università degli studi di Bergamo.

L’area «Società aperta – Persone e comunità: un dialogo necessario» si concentra invece sulla società intesa come comunità aperta di individui e sulla necessità di educare al dialogo e all’inclusione per il benessere collettivo. Appuntamento mercoledì 18 maggio 2022 alle 10 presso l’Auditorium di Piazza Libertà, con la rappresentazione teatrale «Fine pena ora» di Elvio Fassone con la regia di Michele Marinini (voce recitante) e l’introduzione di Daniela D’Adamo. Allo spettacolo seguirà un dibattito dal titolo «Dal carcere al territorio. Dal carcere con il territorio: per una comunità inclusiva della pena». Martedì 17 maggio 2022 alle ore 16 è in programma un cineforum dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita e un dibattito a cui parteciperà lo scrittore e curatore dei Meridiani dell’opera pasoliniana Walter Siti (Sede Unibg di via Pignolo, Aula 1 e Terrazza).

L’area «Innovazione sostenibile – Città e capitale umano: una rete di scambi» sarà dedicata invece alla sostenibilità come motore trainante. Include, tra gli altri, il talk di sabato 14 maggio alle 17 presso il Point di Dalmine a cui parteciperanno Alessandro Danovi, Università degli studi di Bergamo, Francesco Percassi, presidente di Costim, Roberto Valentin della Camera di Commercio di Bergamo e, con un contributo video, l’architetto ed urbanista Stefano Boeri. Modera Enrico Pagliarini, Radio24.

Il 19 maggio 2022 Bergamo Next Level ospita il Bergamo Digital Day: presso il nuovo polo della cultura di Daste e Spalenga, verranno illustrati progetti sociali, imprenditoriali, scientifici, laboratoriali e tecnologici di eccellenza che stanno rigenerando il contesto sociale, imprenditoriale e scientifico bergamasco.

Infine, l’area tematica dello «Sviluppo energetico – Ambiente e produttività: una sfida in corso» mette al centro il tema energetico. Ne fanno parte il talk di venerdì 13 maggio alle 18 presso l’Auditorium di Confartigianato dal titolo «Energie rinnovabili e sostenibili: a che punto siamo?» – con gli interventi del Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Energia ENEA Gian Piero Celata, di Marzio della Giovanna (ANCE Bergamo), di Giacinto Giambellini, Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, di Massimo de Petro (Radici Group) e di Gregory Airapetyan (Ascom Bergamo), con la moderazione di Giuseppe Franchini, Università degli studi di Bergamo, la giornata di laboratori aperti, riservata agli studenti bergamaschi delle scuole superiori, di lunedì 16 maggio alle 10, in cui sarà possibile visitare spazi, strumenti e attrezzature di alcuni laboratori del Campus di Ingegneria di Dalmine.

Dalle riflessioni emerse prenderà il via il confronto che si terrà nel corso dell’evento di chiusura di Bergamo Next Level, venerdì 20 maggio alle ore 15.30 presso la Sala conferenze dell’Università degli studi di Bergamo di Sant’Agostino: una vera e propria «Fucina delle idee». A guidare il pomeriggio alcune domande: da dove comincia la rigenerazione del territorio per Bergamo e la sua provincia? Come affrontare i cambiamenti del sistema culturale, sociale, economico e ambientale? Ma soprattutto: di che rigenerazione stiamo parlando?

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