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“Il Cantiere del 900”: scoprire Bergamo con gli strumenti degli storici

Articolo. Comincia sabato 29 gennaio un ciclo di incontri gratuiti presso il Museo delle Storie di Città Alta attraverso i fatti, i luoghi, le voci, la vita del XX secolo, a partire dal territorio bergamasco

Lettura 3 min.
Pagina del taccuino realizzato dalle detenute italiane nel carcere di Aichach (1944-1945)

Tutto parte da un taccuino manoscritto e illustrato, che il Museo ha riscoperto nelle proprie collezioni. Si continua poi con libri, filmati amatoriali d’epoca, fotografie in bianco e nero. Raccontare la storia – locale ma non solo – non è mai stato così appassionante: il Museo delle storie di Bergamo, in collaborazione con Comune di Bergamo e Associazione Amici del Museo storico di Bergamo lancia “Il Cantiere del 900”, un calendario di incontri e iniziative a cura di Roberta Frigeni e Lia Corna che, lungo tutto il 2022, offrirà al pubblico diversi punti di vista sul secolo scorso, intrecciando temi e motivi della storia di Bergamo nel ‘900 con il panorama nazionale.

Ad accompagnare il Museo delle storie in questo nuovo progetto è di nuovo Fondazione Banca Popolare di Bergamo, che dopo aver reso possibile la creazione del nuovo museo, prosegue con il sostegno a una narrazione che continua.

“Vogliamo valorizzare il percorso museale inaugurato il 6 novembre, articolato in quattro sezioni. Ogni appuntamento muove da una delle sezioni del museo: una volta al mese, di sabato pomeriggio, indagheremo un tema alla volta, per ascoltare le voci, attraversare i luoghi, rivivere i fatti, ritornare alla vita del XX secolo”, spiega Lia Corna.

LE VOCI – Vera, Enrica e Betty: fare memoria della deportazione. Nuove piste di indagine intorno a Betty Ambiveri

29 Gennaio | h 17.00
Presentazione del volume “Vera. Resistenza, deportazione e impegno di Vera Michelin Salomon”

Il primo incontro prende le mosse da un taccuino manoscritto, con filastrocche e disegni, donato a Betty Ambiveri, che fra le pagine viene affettuosamente chiamata “zietta”. “Tramite controlli con il fondo archivistico ANED di Milano abbiamo scoperto che l’album venne scritto da due giovani antifasciste romane, Vera Michelin Salomon ed Enrica Filippini Lera, rinchiuse con lei nel carcere di massima disciplina di Aichach”, racconta Lia Corna.

Il taccuino illustrato è una raccolta di filastrocche sulla vita quotidiana in carcere, scandita dal lavoro forzato, dalla fame e della ferrea disciplina cui erano sottoposte le detenute. Nel corso dell’incontro interverranno Marina Zanga, Vicepresidente ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti, Sezione di Bergamo e le autrici del volume “Vera. Resistenza, deportazione e impegno di Vera Michelin Salomon” Greta Fedele e Sara Troglio, un omaggio a questa coraggiosa figura di antifascista e militante, scomparsa nel 2019.

I LUOGHI – Dal centro della città al centro della nazione Marcello Piacentini

19 febbraio | h 17.00
Presentazione del volume “Piacentini a Bergamo. 1906-1953”

Nel secondo incontro si parte da un luogo: il centro piacentiniano di Bergamo, attraverso la presentazione del libro “Piacentini a Bergamo. 1906-1953” (Gaspari edizioni), presentato dagli autori e professori universitari Paolo Nicoloso e Monica Resmini.

Spiega Lia Corna: “Si tratterà dell’occasione per raccontare le trasformazioni urbanistiche della nostra città realizzate da Marcello Piacentini che, poco più che ventenne, vinse un concorso nazionale a Bergamo per ridisegnare l’area della ex Fiera caduta in disuso. Lui, figlio di un famoso architetto romano, ridisegnò il centro di Bergamo. Pur dovendosi interrompere a causa della guerra, il progetto bergamasco fu il volano della sua carriera che lo portò a Genova, Brescia, Roma”.

I FATTI – I filmati amatoriali e le ‘piccole’ storie

12 marzo | h 17.00
Con questo incontro, dedicato ai filmati amatoriali e alle ‘piccole’ storie, si cambia registro e si cambia tipologia di fonti. Grazie alla collaborazione con l’Archivio Cinescatti di Lab 80 film (link) viene proposta un’immersione nella vita vera del ‘900, attraverso la proiezione di materiali audiovisivi amatoriali inediti.

Le clip video accolgono il visitatore nella prima sezione del museo Bergamo 900: “Fanno parte di un racconto multimediale, servono a calare il visitatore dentro le principali dinamiche sociali e i processi di mutamento economico, politico e culturale del Novecento”, sottolinea Lia Corna.

Nel corso dell’incontro con Giulia Castelletti, responsabile Archivio Cinescatti di Lab 80 film, verranno utilizzati e spiegati dei frame per mostrare i contributi più interessanti. “C’è molto degli anni ‘50, ‘60 e ‘70, probabilmente anche qualcosa di più datato. Mostriamo come i filmati amatoriali, spesso veri e propri filmini di famiglia realizzati dai bergamaschi con le prime cineprese, possono essere usati come fonte storiche per mostrare l’evoluzione del territorio”.

LA VITA – La società in posa

9 aprile | h 17.00
Come si viveva a Bergamo e provincia nel ’900? Ce lo racconta la fotografia. Un viaggio dentro le immagini di volti e costumi di donne e uomini, tra vita privata e collettiva, con la proposta di numerose fotografie inedite provenienti dall’Archivio Fotografico Sestini.

“Nel Museo abbiamo una lunga parete di 20 metri con foto di volti della società bergamasca, suddivisi per decenni, fra dimensione pubblica e privata. Insieme a Monica Di Barbora, responsabile della didattica di Fondazione ISEC, dialogheremo su come le fotografie possono raccontare una società e la sua evoluzione socioculturale. Un’operazione da fare sempre con cautela, perché le fotografie ci danno l’impressione di essere oggettive, mentre sono sempre una selezione parziale della realtà”, spiega Lia Corna.

L’incontro mostra il “dietro le quinte” del lavoro di preparazione del Museo. L’archivio Sestini è anche online, con oltre 65mila scatti catalogati.

Info

Tutti gli appuntamenti – presso il Convento di San Francesco, Piazza Mercato del Fieno 6/a, Bergamo – sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su ticketlandia.com.

Alla conferenza vera e propria seguirà, per chi vorrà proseguire, una visita tematica a cura di Giada Borlotti, collaboratrice del Museo delle storie, che prenderà il via dalla sezione del Museo, dall’oggetto, luogo o fonte che è stato input dell’incontro di approfondimento. Orari di apertura di Bergamo 900 sono da giovedì a domenica, ore 10-18.

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