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«Mezza Quaresima», la sfilata dello storico Carnevale tra attualità e voglia di partecipazione

Articolo. Il Carnevale di Bergamo sta per tornare, pronto a divertire e far riflettere una provincia che non deve dimenticare le proprie tradizioni. Dal 16 al 26 marzo, tra le vie della città e il rinnovato Piazzale degli Alpini

Lettura 4 min.

Torna la «Sfilata di Mezza Quaresima» (domenica 26 marzo) e pure il «Rasgamènt de la Ègia» (sabato 25 marzo), ma soprattutto torna la magia del Carnevale, festa che non nasce mai solo per divertire, ma per mostrare il volto delle storture, di ciò che non va e deve essere migliorato, una festa in cui la gente comune può tirare le orecchie ai potenti e chiedere di essere ascoltata.

Non solo. L’edizione di quest’anno sarà la numero 99 organizzata dal Ducato di Piazza Pontida, come racconta Giusy Bonacina, Cavaliere Jure Pleno del Ducato: «Storicamente il Ducato nasce il 31 dicembre 1923 quando, un po’ per caso, una compagnia di capi scarichi, di mattacchioni, che comprendeva i redattori del giornale Il Giopì, mentre stavano festeggiando il Capodanno, decide di fare quello che le autorità di Bergamo ancora non si erano decise a fare, ovvero inaugurare la Torre dei Caduti e onorare la memoria dei soldati morti durante la guerra. La compagnia parte dall’Osteria Tre Gobbi e durante il tragitto raccoglie altra folla che dà vita a questa inaugurazione “popolare” della torre durante la quale qualcuno grida “Viva il Duca di Piazza Pontida!”». Ufficialmente, però, l’incoronazione del primo duca avviene solo nel febbraio 1924 ed ecco perché questa edizione speciale del Carnevale si colloca a cavallo fra l’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura e il prossimo centenario di una tradizione così tipicamente cittadina.

Il «Carnevale di Mezza Quaresima», invece, è molto più antico, come sottolinea ancora Bonacina: «Risale al tempo degli antichi romani, quando Bergamo era divisa fra est e ovest, territori devoti alcuni alle divinità femminili, altri a quelle maschili, con in mezzo la Ègia, il cui fantoccio veniva bruciato in primavera per festeggiare l’arrivo del nuovo anno».

Eccoli tutti i simboli che i bergamaschi ritroveranno ancora una volta durante il loro Carnevale storico: il fantoccio della vecchia che impersona ciò che non va e deve essere sistemato, il palo della cuccagna che vuole essere di buon auspicio per la rinascita delle stagioni, la concessione a interrompere il digiuno e la penitenza quaresimale per pochi giorni in cui tutto è permesso, compreso mascherarsi e comportarsi fuori dagli schemi. Una tradizione che si rinnova appunto, pronta ad affascinare grandi e bambini… Ma i ragazzi?

«I ragazzi ci sono ancora, ma non appartengono più alla città – racconta Giusy Bonacina – È colpa della “globalizzazione” che Bergamo ha vissuto negli anni e che l’ha allontanata dalle sue tradizioni, ma i carri sono pieni di adolescenti che vengono dalla provincia. Abbiamo famiglie intere che partecipano alla loro costruzione, gente che per sei mesi si occupa di allestire tutto nei dettagli, utilizzando il proprio tempo libero e riflettendo sull’attualità». Attualità che quest’anno – piccolo spoiler – avrà molto a che fare con i poli industriali e le logistiche che si sono impadronite dei campi e del territorio della Bassa bergamasca.

Il programma

Si inizia oggi, giovedì 16 marzo, presso il centro commerciale Oriocenter, con l’inaugurazione della mostra di abiti ispirati alla tradizione italiana realizzati dagli allievi dell’Istituto SILV, scuola di moda e design. Abiti che resteranno esposti fino a mercoledì 22 e poi sfileranno in corteo domenica 26.

Giovedì 23 marzo, alle 17, giovani studenti e senior, ospiti di Domitys Quarto Verde, dialogheranno insieme nell’allestire la mostra dei bozzetti «ÈGIA 2023» realizzati dagli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni. Si prosegue venerdì 24 marzo alle 16 al Domitys Quarto Verde, con la «Torta insieme» e l’inaugurazione della mostra dei bozzetti «ÈGIA 2023», mentre alle ore 18, presso la Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo si terrà l’incontro aperto a tutti «Cultura Popolare attraverso il folk. Il Carnevale» durante il quale interverranno la professoressa Fulvia Caruso dell’Università di Pavia e il professor Lorenzo Migliorati dell’Università di Bergamo, oltre alla professoressa Giusy Bonacina, Cavaliere Jure Pleno del Ducato di Piazza Pontida; coordinerà l’incontro Francesco Brighenti, Cavaliere Jure Pleno del Ducato di Piazza Pontida. Presenti il presidente provinciale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari Francesco Gatto, il presidente di IOV Italia Fabrizio Catteneo e l’Assessore alle Politiche Sociali Marcella Messina.

Sabato 25 marzo sarà il giorno della manifestazione organizzata in collaborazione con il comitato bergamasco della Federazione Italiana Tradizioni Popolari che pone al centro dell’attenzione l’eredità culturale del nostro territorio. Si comincia alle ore 14.45 in Piazza Pontida con il ritrovo dei Gruppi Folcloristici Bergamaschi partecipanti alla Rassegna «Bèrghem Folk». Alle ore 15 partirà la «Parata della Gioia» da Piazza Pontida a Piazzale Alpini: i Gruppi Folcloristici Bergamaschi sfileranno accompagnati da rappresentanti del Gruppo Tradizioni e Riti - Associazione pastoralismo alpino con i loro animali. Alla stessa ora, in Piazzale Alpini inizierà l’esibizione dei gruppi folk.

Sempre in Piazzale Alpini ci saranno momenti di animazione e giochi per bambini: si potrà danzare con i balli popolari – alla portata di tutti – e ci si potrà divertire con giochi di una volta. Si andrà alla scoperta del mondo del pastoralismo tra vacche, cavalli, gerle, mais e fieno. Nel pomeriggio saranno presenti i gruppi folclorici che rappresenteranno il patrimonio culturale bergamasco: Ducato di Piazza Pontida, I Sifoi, Arlecchino Bergamasco, Caporales San Simon Cochabamba, Berghèm Baghèt, Taissine, Gruppo Folklorico Orobico, Caporales San Simon Sucre, Arlecchino 1949, La Compagnia del Re Gnocco. Ospiti da Brescia Ritminfolk, Salterio, Girovagando e Tsambal. Da Milano il gruppo Sicilia Nostra.

Appuntamento alle 18 in Piazzale Alpini per il grande Palo della Cuccagna e alle 20 musica dal vivo con la Bandalpina, presentazione dei carri che parteciperanno alla sfilata della domenica ed elezione de «La Ègia pio’ bela – Miss Oriocenter 2023», recita del «Testamento de la Ègia» e premiazione degli autori dei bozzetti «ÈGIA 2023». Infine, non perdetevi il «Rasgamènt de la Ègia».

Domenica 26 marzo sarà il momento della sfilata. Dalle 10 alle 18 in Piazzale Alpini verrà allestita la città dei bambini con giochi antichi, giocoleria, ludobus e tante altre attrazioni per i più piccini. Dalle 10 alle 14 ammassamento dei carri e dei gruppi in Piazza Marconi (piazzale FF. SS. Autolinee) e nelle Vie Bonomelli e Bono. La sfilata comincerà alle 15: si parte dall’inizio di Viale Papa Giovanni XXIII con lo scioglimento in Via Zendrini, Quartiere San Paolo. Durante la sfilata in Piazzale Alpini esibizione del gruppo Cuori ben nati di Rivoltella del Garda (BS).

Appuntamento alle 18 in Piazzale Alpini per l’estrazione della lotteria e la premiazione dei carri e dei gruppi da parte del Duca Smiciatöt del Ducato di Piazza Pontida e della rappresentanza comunale. Alle 19, grande spettacolo conclusivo della manifestazione riservato ai bambini. La manifestazione si chiuderà alle 20.

Oltre il Carnevale per diffondere la tradizione

In collaborazione con Brescia e in occasione dell’anno della Capitale della Cultura, il Ducato di Piazza Pontida sta coinvolgendo più di 150 compagnie amatoriali che si sparpaglieranno per i teatri di tutta la provincia, con 15 compagnie bresciane ospiti e altrettante compagnie bergamasche in tournée a Brescia. Inoltre, ci sarà un concorso di poesia legato al tema dell’acqua e l’avvio di una collaborazione fra cantautori e poeti bergamaschi e bresciani nel segno della cultura popolare.

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